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Libro di Mormon 9 страница




 

Alma 24:9 Ed ecco, ringrazio pure il mio Dio, che, avendo avviato queste buone relazioni, noi siamo stati convinti dei nostri peccati e dei molti omicidii che abbiamo commesso.

 

Alma 24:10 E ringrazio pure il mio Dio, sì, il mio grande Dio, che ci ha accordato di poterci pentire di queste cose, e che ci ha anche perdonato i molti peccati e omicidii che abbiamo commesso, e ha tolto la colpa dal nostro cuore tramite i meriti di suo Figlio.

 

Alma 24:11 Ed ora ecco, fratelli miei, giacché tutto quello che potevamo fare (siccome eravamo i più perduti di tutta l'umanità) era di pentirci di tutti i nostri peccati e dei molti omicidii che abbiamo commesso e ottenere che Dio li togliesse dal nostro cuore, poiché era tutto quello che potevamo fare per pentirci sufficientemente dinanzi a Dio, affinché togliesse la nostra macchia --

 

Alma 24:12 Ora, miei dilettissimi fratelli, giacché Iddio ha tolto le nostre macchie e le nostre spade sono diventate splendenti, allora non macchiamo più le nostre spade con il sangue dei nostri fratelli.

 

Alma 24:13 Ecco, io vi dico: No; tratteniamo le nostre spade, affinché non siano macchiate con il sangue dei nostri fratelli; poiché forse, se macchiassimo di nuovo le nostre spade, non potrebbero più essere lavate e rese splendenti tramite il sangue del Figlio del nostro grande Dio, che sarà versato per l'espiazione dei nostri peccati.

 

Alma 24:14 E il grande Dio ha avuto misericordia di noi e ci ha fatto conoscere queste cose affinché non perissimo; sì, e ci ha fatto conoscere queste cose in anticipo perché egli ama le nostre anime così come ama i nostri figli; dunque, nella sua misericordia, egli ci visita mediante i suoi angeli, affinché il piano di salvezza possa essere reso noto a noi così come alle generazioni future.

 

Alma 24:15 Oh, quanto è misericordioso il nostro Dio! Ed ora ecco, giacché questo era tutto quanto potevamo fare per ottenere che le nostre macchie ci fossero tolte, e le nostre spade sono state rese splendenti, nascondiamole per poterle conservare splendenti, come testimonianza al nostro Dio all'ultimo giorno, ossia il giorno in cui saremo portati a stare dinanzi a lui per essere giudicati, perché noi non abbiamo macchiato le nostre spade nel sangue dei nostri fratelli da quando egli ci ha impartito la sua parola e ci ha in tal modo resi puri.

 

Alma 24:16 Ed ora, fratelli miei, se i nostri fratelli cercano di distruggerci, ecco, noi nasconderemo le nostre spade, sì, anzi, le seppelliremo profondamente nella terra, affinché possano mantenersi splendenti, come testimonianza all'ultimo giorno che non le abbiamo mai usate; e se i nostri fratelli ci distruggono, ecco, andremo al nostro Dio e saremo salvati.

 

Alma 24:17 Ed ora avvenne che quando il re ebbe posto fine a queste parole, e tutto il popolo era riunito, essi presero le loro spade e tutte le armi che erano usate per versare sangue umano e le seppellirono profondamente nella terra.

 

Alma 24:18 E fecero questo, essendo ai loro occhi una testimonianza a Dio, ed anche agli uomini, che essi non avrebbero mai più usato delle armi per versare sangue umano; e fecero questo garantendo e facendo alleanza con Dio che piuttosto che versare il sangue dei loro fratelli avrebbero dato la loro propria vita; e piuttosto che togliere alcunché a un fratello, gli avrebbero dato; e piuttosto che passare i loro giorni nell'indolenza, avrebbero lavorato sodo con le loro mani.

 

Alma 24:19 E così vediamo che quando questi Lamaniti furono portati a credere e a conoscere la verità, furono risoluti e avrebbero sofferto finanche la morte piuttosto che commettere peccato; e così vediamo che seppellirono le armi di pace, ossia seppellirono le loro armi da guerra per la pace.

 

Alma 24:20 E avvenne che i loro fratelli, i Lamaniti, fecero preparativi di guerra, e salirono al paese di Nefi allo scopo di annientare il re e di porne un altro al suo posto, e anche di sterminare il popolo di Anti-Nefi-Lehi nel paese.

 

Alma 24:21 Ora, quando il popolo vide che stavano venendo contro di loro, uscì loro incontro e si prosternò a terra dinanzi a loro, e cominciò a invocare il nome del Signore; e così erano in questo atteggiamento quando i Lamaniti cominciarono a piombare su di loro e cominciarono a ucciderli con la spada.

 

Alma 24:22 E così, senza incontrare alcuna resistenza, essi ne uccisero mille e cinque; e sappiamo che essi sono benedetti, poiché sono andati a dimorare con il loro Dio.

 

Alma 24:23 Ora, quando i Lamaniti videro che i loro fratelli non sarebbero fuggiti dalla spada, né si sarebbero scansati a destra o a sinistra, ma che sarebbero rimasti a terra a perire, e che lodavano Dio nell'atto stesso di perire sotto la spada --

 

Alma 24:24 Ora, quando i Lamaniti videro questo, si trattennero dall'ucciderli; e ve ne furono molti il cui cuore si gonfiò in loro per quei loro fratelli che erano caduti sotto la spada, poiché si pentirono delle cose che avevano fatto.

 

Alma 24:25 E avvenne che gettarono giù le loro armi da guerra e non vollero più riprenderle, poiché erano tormentati per gli omicidii che avevano commesso; e caddero a terra proprio come i loro fratelli, confidando nella misericordia di coloro le cui braccia erano alzate per ucciderli.

 

Alma 24:26 E avvenne che in quel giorno si aggiunse al popolo di Dio un numero maggiore di quelli che erano stati uccisi; e coloro che erano stati uccisi erano persone giuste; dunque non abbiamo ragione di dubitare che furono salvati.

 

Alma 24:27 E non fu ucciso fra loro un solo malvagio; ma ve ne furono più di mille che furono portati a conoscere la verità; così vediamo che il Signore opera in molti modi per la salvezza del suo popolo.

 

Alma 24:28 Ora, la maggior parte di quelli fra i Lamaniti che uccisero tanti dei loro fratelli erano Amalechiti e Amuloniti, la maggior parte dei quali erano dell'ordine dei Nehor.

 

Alma 24:29 Ora, fra quelli che si unirono al popolo del Signore non vi fu nessuno che fosse Amalechita o Amulonita o che fosse dell'ordine di Nehor, ma erano veri discendenti di Laman e di Lemuele.

 

Alma 24:30 E così possiamo chiaramente discernere che, dopo che un popolo è stato una volta illuminato dallo Spirito di Dio ed ha avuto grandi conoscenze delle cose pertinenti alla rettitudine, e poi è caduto nel peccato e nella trasgressione, diventa più indurito, e così il suo stato diviene peggiore che se non avesse mai conosciuto queste cose.

 

Alma Capitolo 25

 

Le aggressioni lamanite dilagano -- La posterità dei sacerdoti di Noè perisce mediante il fuoco come profetizzò Abinadi -- Molti Lamaniti si convertono e si uniscono al popolo di Anti-Nefi-Lehi-- Credono in Cristo e rispettano la legge di Mosè. Circa 90-77 a.C.

 

Alma 25:1 ED ecco, ora avvenne che quei Lamaniti furono ancor più adirati perché avevano ucciso i loro fratelli; perciò giurarono vendetta sui Nefiti; e per il momento non tentarono più di uccidere il popolo di Anti-Nefi-Lehi.

 

Alma 25:2 Ma presero i loro eserciti e oltrepassarono i confini del paese di Zarahemla, e piombarono sul popolo che era nel paese di Ammoniha e lo distrussero.

 

Alma 25:3 E, dopo questo, ebbero molte battaglie con i Nefiti, nelle quali furono cacciati e uccisi.

 

Alma 25:4 E fra i Lamaniti che furono uccisi c'era quasi tutta la posterità di Amulon e dei suoi fratelli, che erano i sacerdoti di Noè; e furono uccisi per mano dei Nefiti.

 

Alma 25:5 E i rimanenti, essendo fuggiti nel deserto orientale e avendo usurpato il potere e l'autorità sui Lamaniti, fecero sì che molti Lamaniti perissero con il fuoco a motivo della loro fede.

 

Alma 25:6 Poiché molti di loro, dopo aver sofferto molte perdite e tante afflizioni, cominciarono a essere scossi al ricordo delle parole che Aaronne e i suoi fratelli avevano predicato loro nel loro paese; cominciarono dunque a non credere più alle tradizioni dei loro padri e a credere nel Signore, e che egli aveva dato grande potere ai Nefiti; e così ve ne furono molti di loro che si convertirono nel deserto.

 

Alma 25:7 E avvenne che quei capi che erano il rimanente dei figliuoli di Amulon fecero sì che essi fossero messi a morte, sì, tutti coloro che credevano in queste cose.

 

Alma 25:8 Ora, questo martirio fece sì che molti dei loro fratelli fossero aizzati all'ira; e cominciarono ad esservi delle contese nel deserto; e i Lamaniti cominciarono a dar la caccia alla posterità di Amulon e dei suoi fratelli, e cominciarono a ucciderli; ed essi fuggirono nel deserto orientale.

 

Alma 25:9 Ed ecco, essi sono ancora oggi braccati dai Lamaniti. Così si avverarono le parole che Abinadi disse riguardo alla posterità dei sacerdoti che fecero sì che egli subisse la morte mediante il fuoco.

 

Alma 25:10 Poiché egli disse loro: Ciò che mi farete, sarà simbolo di cose a venire.

 

Alma 25:11 Ed ora, Abinadi fu il primo a subire la morte mediante il fuoco a motivo della sua fede in Dio; ora, questo è ciò che intendeva: che molti avrebbero subito la morte mediante il fuoco, così come l'aveva subita lui.

 

Alma 25:12 Ed egli disse ai sacerdoti di Noè che la loro posterità avrebbe fatto mettere a morte molti in maniera simile alla sua e che sarebbero stati dispersi e uccisi, proprio come una pecora che non ha pastore è incalzata e uccisa dalle bestie selvagge; ed ora ecco, queste parole furono adempiute, poiché essi furono incalzati dai Lamaniti, e furono braccati; e furono battuti.

 

Alma 25:13 E avvenne che i Lamaniti, quando videro che non potevano sopraffare i Nefiti, ritornarono di nuovo nel loro paese; e molti di loro vennero a dimorare nel paese di Ismaele e nel paese di Nefi e si unirono al popolo di Dio, che era il popolo di Anti-Nefi-Lehi.

 

Alma 25:14 E anch'essi seppellirono le loro armi da guerra, così come avevano fatto i loro fratelli, e cominciarono a essere un popolo retto; e camminarono nelle vie del Signore e prestarono attenzione nel rispettare i suoi comandamenti e i suoi statuti.

 

Alma 25:15 Sì, e rispettavano la legge di Mosè; poiché era opportuno che rispettassero la legge di Mosè ancora, poiché non era tutta adempiuta. Ma nonostante la legge di Mosè, essi attendevano con ansia la venuta di Cristo, ritenendo che la legge di Mosè fosse un simbolo della sua venuta, e credendo di dover rispettare quei riti esteriori fino al tempo in cui egli si sarebbe rivelato loro.

 

Alma 25:16 Ora, essi non supponevano che la salvezza venisse mediante la legge di Mosè, ma la legge di Mosè serviva a rafforzare la loro fede in Cristo; e così mantenevano una speranza, tramite la fede, nella salvezza eterna, confidando nello spirito di profezia che parlava di queste cose a venire.

 

Alma 25:17 Ed ora ecco, Ammon, Aaronne, Omner e Himni e i loro fratelli gioirono grandemente per il successo che avevano avuto fra i Lamaniti, vedendo che il Signore aveva accordato loro secondo le loro preghiere e aveva anche confermato loro la sua parola in ogni particolare.

 

Alma Capitolo 26

 

Ammon esulta nel Signore -- I fedeli sono fortificati dal Signore ed è data loro conoscenza -- Mediante la fede gli uomini possono portare migliaia di anime al pentimento -- Dio ha tutto il potere e comprende tutte le cose. Circa 90-77 a.C.

 

Alma 26:1 ED ora queste sono le parole di Ammon ai suoi fratelli, che dicono così: Fratelli miei e miei confratelli, ecco, io vi dico, qual gran motivo abbiamo di gioire; poiché avremmo noi immaginato, quando partimmo dal paese di Zarahemla, che Dio ci avrebbe accordato benedizioni tanto grandi?

 

Alma 26:2 Ed ora vi domando, quali grandi benedizioni egli ha riversato su di noi? Sapete dirlo?

 

Alma 26:3 Ecco, risponderò per voi; poiché i nostri fratelli, i Lamaniti, erano nelle tenebre, sì, anzi nel più profondo abisso, ma ecco, quanti di loro sono portati a contemplare la meravigliosa luce di Dio! E questa è la benedizione che è stata riversata su di noi: che siamo stati fatti strumenti nelle mani di Dio per realizzare questa grande opera.

 

Alma 26:4 Ecco, migliaia di loro gioiscono e sono stati portati nel gregge di Dio.

 

Alma 26:5 Ecco, il campo era maturo e voi siete benedetti, poiché avete messo mano alla falce e avete mietuto con forza, sì, avete lavorato tutto il giorno; e guardate il numero dei vostri covoni! E saranno riuniti nei granai, affinché non vadano sprecati.

 

Alma 26:6 Sì, non saranno abbattuti dalla tempesta all'ultimo giorno; sì, né saranno dispersi dai turbini; ma, quando verrà la tempesta, saranno raccolti insieme al loro posto, affinché la tempesta non possa raggiungerli; sì, e neppure saranno spinti da fieri venti ovunque il nemico abbia in cuore di portarli.

 

Alma 26:7 Ma ecco, essi sono nelle mani del Signore della mietitura, e sono suoi, ed egli li eleverà all’ultimo giorno.

 

Alma 26:8 Benedetto sia il nome del nostro Dio; cantiamo in sua lode, sì, rendiamo grazie al suo santo nome, poiché egli opera con giustizia in eterno.

 

Alma 26:9 Poiché se non fossimo saliti fuori dal paese di Zarahemla, questi nostri fratelli caramente amati, che ci hanno amato così caramente, sarebbero stati ancora tormentati dall'odio contro di noi, sì, e sarebbero stati anche stranieri davanti a Dio.

 

Alma 26:10 E avvenne che quando Ammon ebbe detto queste parole, suo fratello Aaronne lo rimproverò dicendo: Ammon, io temo che la tua gioia ti trascini alla vanteria.

 

Alma 26:11 Ma Ammon gli disse: Io non mi vanto della mia forza, né della mia propria saggezza; ma ecco, la mia gioia è completa, sì, il mio cuore è colmo di gioia, e gioirò nel mio Dio.

 

Alma 26:12 Sì, io so che non sono nulla; quanto alla mia forza, sono debole; dunque non mi vanterò di me stesso, ma mi vanterò del mio Dio, poiché nella sua forza io posso fare ogni cosa; sì, ecco, abbiamo operato in questo paese molti grandi miracoli, per i quali loderemo il suo nome per sempre.

 

Alma 26:13 Ecco, quante migliaia dei nostri fratelli egli ha sciolto dalle pene dell'inferno; ed essi sono portati a cantare l'amore che redime, e questo a motivo del potere della sua parola che è in noi; dunque, non abbiamo grande ragione di gioire?

 

Alma 26:14 Sì, abbiamo ragione di lodarlo per sempre, poiché egli è l'Altissimo Dio, ed ha sciolto i nostri fratelli dalle catene dell'inferno.

 

Alma 26:15 Sì, essi erano circondati da eterna tenebra e da distruzione; ma ecco, egli li ha portati alla sua luce eterna, sì, all'eterna salvezza; ed essi sono circondati dall'incomparabile abbondanza del suo amore; sì, e noi siamo stati strumenti nelle sue mani per compiere quest'opera grande e meravigliosa.

 

Alma 26:16 Esultiamo dunque; sì, ci glorieremo nel Signore; sì, gioiremo, poiché la nostra gioia è completa; sì, loderemo il nostro Dio per sempre. Ecco, chi può gloriarsi troppo nel Signore? Sì, chi può dire troppo del suo grande potere, della sua misericordia e della sua longanimità verso i figlioli degli uomini? Ecco, io vi dico che non posso dire la minima parte di quanto provo.

 

Alma 26:17 Chi avrebbe potuto supporre che il nostro Dio sarebbe stato così misericordioso da sottrarci al nostro stato terribile, peccaminoso e impuro?

 

Alma 26:18 Ecco, noi andavamo con ira, con possenti minacce, per distruggere la sua chiesa.

 

Alma 26:19 Oh allora, perché non ci consegnò a una terribile distruzione, sì, perché non lasciò cadere su di noi la spada della sua giustizia e non ci condannò alla disperazione eterna?

 

Alma 26:20 Oh, la mia anima, per così dire quasi fugge al pensiero. Ecco, egli non esercitò la sua giustizia su di noi, ma nella sua grande misericordia ci ha portati oltre quell'infinito baratro di morte e di infelicità, fino a salvare la nostra anima.

 

Alma 26:21 Ed ora ecco, fratelli miei, qual è l'uomo naturale che conosca queste cose? Io vi dico, non ve n'è alcuno che conosca queste cose, salvo il penitente.

 

Alma 26:22 Sì, colui che si pente ed esercita la fede e produce buone opere, e prega continuamente senza posa: a costui è dato di conoscere i misteri di Dio; sì, a costui sarà dato di rivelare cose che non sono mai state rivelate; sì, e a costui sarà dato di portare migliaia di anime al pentimento, proprio come è stato dato a noi di portare questi nostri fratelli al pentimento.

 

Alma 26:23 Ora, fratelli miei, vi ricordate che dicemmo ai nostri fratelli nel paese di Zarahemla: saliamo al paese di Nefi, per predicare ai nostri fratelli, i Lamaniti; ed essi ci derisero schernendoci?

 

Alma 26:24 Poiché ci dissero: supponete di poter portare i Lamaniti alla conoscenza della verità? supponete di poter convincere i Lamaniti dell'erroneità delle tradizioni dei loro padri, un popolo dal collo così rigido come sono loro, il cui cuore si diletta nel versare il sangue, i cui giorni sono stati spesi nella più efferata iniquità, le cui vie sono state fin dal principio le vie di un trasgressore? Ora, fratelli miei, voi ricordate che questo era il loro linguaggio.

 

Alma 26:25 E dicevano inoltre: Prendiamo le armi contro di loro, per sterminare nel paese loro e la loro iniquità, per timore che ci sopraffacciano e ci distruggano.

 

Alma 26:26 Ma ecco, miei diletti fratelli, noi venimmo nel deserto non con l'intento di distruggere i nostri fratelli, ma con l'intento di poter forse salvare qualcuna delle loro anime.

 

Alma 26:27 Ora, quando il nostro cuore era depresso e stavamo per tornare indietro, ecco, il Signore ci confortò, e disse: Andate fra i vostri fratelli, i Lamaniti, e sopportate con pazienza le vostre afflizioni, e io vi darò il successo.

 

Alma 26:28 Ed ora ecco, siamo venuti e siamo stati fra loro; e siamo stati pazienti nelle nostre sofferenze, e abbiamo sofferto ogni privazione; sì, abbiamo viaggiato di casa in casa, confidando nella misericordia del mondo; non solo nella misericordia del mondo, ma nella misericordia di Dio!

 

Alma 26:29 E siamo entrati nelle loro case e li abbiamo istruiti e li abbiamo istruiti nelle loro strade; sì, e li abbiamo istruiti sulle loro colline; e siamo anche entrati nei loro templi e nelle loro sinagoghe, e li abbiamo istruiti; e siamo stati scacciati, beffati, percossi sulle guance, ricoperti di sputi, e siamo stati lapidati, presi e legati con forti corde e gettati in prigione; e tramite la potenza e la saggezza di Dio siamo stati di nuovo liberati.

 

Alma 26:30 E abbiamo sofferto ogni sorta di afflizioni, e tutto ciò per poter forse essere il mezzo per salvare qualche anima; e noi supponemmo che la nostra gioia sarebbe stata completa se fossimo forse potuti essere il mezzo per salvarne qualcuna.

 

Alma 26:31 Ora ecco, possiamo guardare innanzi e vedere i frutti delle nostre fatiche; e sono essi pochi? Io vi dico: No, sono molti; sì, e possiamo testimoniare della loro sincerità, a motivo del loro amore verso i loro fratelli e anche verso di noi.

 

Alma 26:32 Poiché ecco, hanno preferito sacrificare la loro vita, piuttosto che prendere la vita del loro nemico; e hanno seppellito le loro armi da guerra profondamente nella terra, a motivo del loro amore verso i loro fratelli.

 

Alma 26:33 Ed ora ecco, io vi dico, vi è mai stato un amore così grande in tutto il paese? Ecco, io vi dico: No, non v'è mai stato, neppure fra i Nefiti.

 

Alma 26:34 Poiché ecco, essi avrebbero preso le armi contro i loro fratelli; non si sarebbero fatti uccidere. Ma ecco, quanti di questi hanno deposto la loro vita; e sappiamo che sono andati al loro Dio, per il loro amore e il loro odio per il peccato.

 

Alma 26:35 Ora, non abbiamo ragione di gioire? Sì, vi dico, non vi è mai stato nessuno, fin dall'inizio del mondo, che abbia avuto tanta ragione di gioire quanto noi; sì, e la mia gioia mi porta fino a vantarmi nel mio Dio, poiché egli ha ogni potere, ogni saggezza e ogni intelligenza; egli comprende ogni cosa ed è un Essere misericordioso, fino alla salvezza per tutti coloro che si pentiranno e crederanno nel suo nome.

 

Alma 26:36 Ora, se questo è vantarsi, allora mi vanterò; poiché questa è la mia vita e la mia luce, la mia gioia e la mia salvezza e la mia redenzione da un'eterna sventura. Sì, benedetto è il nome del mio Dio che si è rammentato di questo popolo che è un ramo dell'albero d'Israele e si è perso in una terra straniera lontano dal suo tronco; sì, io dico, benedetto sia il nome del mio Dio che si è rammentato di noi, raminghi in terra straniera.

 

Alma 26:37 Ora, fratelli miei, noi vediamo che Dio si rammenta di ogni popolo, in qualsiasi paese possa trovarsi; sì, egli conta il suo popolo, e le sue viscere di misericordia sono su tutta la terra. Ora, questa è la mia gioia e il mio grande ringraziamento; sì, e renderò grazie al mio Dio per sempre. Amen.

 

Alma Capitolo 27

 

Il Signore comanda ad Ammon di condurre il popolo Anti-Nefi- Lehi al sicuro -- Al suo incontro con Alma, per la grande gioia Ammon perde le forze -- I Nefiti danno loro il paese di Gershon -- Essi sono chiamati popolo di Ammon. Circa 90-77 a.C.

 

Alma 27:1 ORA avvenne che quando quei Lamaniti che erano andati in guerra contro i Nefiti ebbero scoperto che, dopo le loro molte lotte per distruggerli, era vano cercare la loro distruzione, tornarono di nuovo nel paese di Nefi.

 

Alma 27:2 E avvenne che gli Amalechiti erano grandemente adirati a causa delle loro perdite. E quando videro che non potevano vendicarsi sui Nefiti, cominciarono ad aizzare il popolo all'ira contro i loro fratelli, il popolo di Anti-Nefi-Lehi; perciò cominciarono di nuovo a distruggerli.

 

Alma 27:3 Ora, questo popolo rifiutò di nuovo di prendere le armi e si lasciò uccidere secondo i desideri dei suoi nemici.

 

Alma 27:4 Ora quando Ammon e i suoi fratelli videro quest'opera di distruzione tra coloro che essi amavano così teneramente, e tra coloro che li avevano così teneramente amati -- poiché essi erano stati trattati come se fossero angeli mandati da Dio per salvarli dalla distruzione eterna -- perciò, quando Ammon e i suoi fratelli videro questa grande opera di distruzione, furono mossi a compassione e dissero al re:

 

Alma 27:5 Raduniamo questo popolo del Signore e scendiamo nel paese di Zarahemla, dai nostri fratelli, i Nefiti, e fuggiamo dalle mani dei nostri nemici, per non essere distrutti.

 

Alma 27:6 Ma il re disse loro: Ecco i Nefiti ci distruggeranno a causa dei molti omicidii e peccati che abbiamo commesso contro di loro.

 

Alma 27:7 E Ammon disse: Andrò a chiedere al Signore, e se egli ci dice di scendere dai nostri fratelli, voi andrete?

 

Alma 27:8 E il re gli disse: Sì, se il Signore ci dice di scendere, noi scenderemo dai nostri fratelli, e saremo loro schiavi, fino a ripagarli dei molti omicidii e peccati che abbiamo commesso contro di loro.

 

Alma 27:9 Ma Ammon gli disse: è contro la legge dei nostri fratelli, stabilita da mio padre, che vi siano degli schiavi fra loro; scendiamo dunque da loro, e confidiamo nella misericordia dei nostri fratelli.

 

Alma 27:10 Ma il re gli disse: Chiedi al Signore; e se egli ci dice di andare, noi andremo, altrimenti periremo nel paese.

 

Alma 27:11 E avvenne che Ammon andò a chiedere al Signore, e il Signore gli disse:

 

Alma 27:12 Fa' uscire questo popolo fuori da questo paese, affinché non perisca; poiché Satana ha grande presa sul cuore degli Amalechiti, che aizzano i Lamaniti all'ira contro i loro fratelli per ucciderli; uscite dunque da questo paese; e questo popolo in questa generazione è benedetto, poiché io lo preserverò.

 

Alma 27:13 Ed ora avvenne che Ammon andò a dire al re tutte le parole che il Signore gli aveva detto.

 

Alma 27:14 E radunarono tutto il loro popolo, sì, tutto il popolo del Signore, e radunarono i loro greggi e i loro armenti e se ne andarono dal paese, ed entrarono nel deserto che divideva il paese di Nefi dal paese di Zarahemla; e vennero vicino ai confini del paese.

 

Alma 27:15 E avvenne che Ammon disse loro: Ecco, io e i miei fratelli entreremo nel paese di Zarahemla, e voi resterete qui finché torneremo; e noi saggeremo il cuore dei nostri fratelli, per vedere se vogliono che entriate nel loro paese.

 

Alma 27:16 E avvenne, mentre Ammon si inoltrava nel paese, che egli e i suoi fratelli incontrarono Alma nel luogo di cui si è parlato; ed ecco, quello fu un gioioso incontro.

 

Alma 27:17 Ora, la gioia di Ammon fu così grande da esserne colmo; sì, fu sommerso dalla gioia del suo Dio al punto di perdere le forze; e cadde di nuovo a terra.

 

Alma 27:18 Ora, non fu quella una immensa gioia? Ecco, questa è la gioia che nessuno riceve, salvo il vero penitente e l'umile ricercatore della felicità.

 

Alma 27:19 Ora, la gioia di Alma nell'incontrare i suoi fratelli fu veramente grande, e anche la gioia di Aaronne, di Omner e di Himni; ma ecco, la loro gioia non fu tale da sopraffare le loro forze.

 

Alma 27:20 Ed ora avvenne che Alma ricondusse i suoi fratelli nel paese di Zarahemla, proprio a casa sua. Ed essi andarono a dire al giudice supremo tutte le cose che erano accadute loro nel paese di Nefi, fra i loro fratelli, i Lamaniti.

 

Alma 27:21 E avvenne che il giudice supremo mandò un proclama in tutto il paese, chiedendo il parere del popolo riguardo all'ammissione dei loro fratelli, che erano il popolo degli Anti-Nefi-Lehi.

 

Alma 27:22 E avvenne che giunse il parere del popolo, che diceva: Ecco, cederemo il paese di Gershon, che sta a oriente, presso il mare, che è adiacente al paese di Abbondanza, che è a meridione del paese di Abbondanza; e questo paese di Gershon è il paese che noi daremo come eredità ai nostri fratelli.

 

Alma 27:23 Ed ecco, noi disporremo i nostri eserciti fra il paese di Gershon e il paese di Nefi, per poter proteggere i nostri fratelli nel paese di Gershon; e facciamo questo per i nostri fratelli, a causa del loro timore a prendere le armi contro i loro fratelli per tema di commettere peccato; e questo loro grande timore è venuto a causa del doloroso pentimento avuto a motivo dei loro molti omicidii e della loro terribile malvagità.

 

Alma 27:24 Ed ora ecco, noi faremo questo per i nostri fratelli, affinché possano ereditare il paese di Gershon; e li proteggeremo dai loro nemici con i nostri eserciti a condizione che ci diano una parte delle loro sostanze per aiutarci, cosicché possiamo mantenere i nostri eserciti.

 

Alma 27:25 Ora avvenne che quando Ammon ebbe udito questo, ritornò dal popolo di Anti-Nefi-Lehi, e con lui anche Alma, nel deserto, dove essi avevano piantato le loro tende, e fecero loro sapere tutte queste cose. E inoltre Alma riferì loro la sua conversione, con Ammon, Aaronne e i suoi fratelli.




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