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Mosia Capitolo 1 2 страница




 

Mosia 4:7 Io dico che questo è l'uomo che riceve la salvezza, tramite l'espiazione che fu preparata fin dalla fondazione del mondo per tutta l'umanità che è esistita fin dalla caduta d'Adamo, che esiste ora, o che sempre esisterà sino alla fine del mondo.

 

Mosia 4:8 E questo è il mezzo per il quale viene la salvezza. E non vi è nessun'altra salvezza, salvo questa di cui si è parlato; né esistono altre condizioni per le quali l'uomo possa essere salvato, eccetto le condizioni che vi ho detto.

 

Mosia 4:9 Credete in Dio; credete che egli esiste, e che ha creato tutte le cose, sia in cielo che in terra; credete che egli ha tutta la saggezza e tutto il potere, sia in cielo che in terra; credete che l'uomo non comprende tutte le cose che il Signore può comprendere.

 

Mosia 4:10 E di nuovo credete che dovete pentirvi dei vostri peccati e abbandonarli, e umiliarvi dinanzi a Dio; e chiedere con sincerità di cuore che vi perdoni; ed ora, se voi credete a tutte queste cose, badate di farle.

 

Mosia 4:11 E di nuovo, vi ripeto, come ho già detto, che, così come siete giunti alla conoscenza della gloria di Dio, ovvero se avete conosciuto la sua bontà e avete gustato il suo amore, e avete ricevuto la remissione dei vostri peccati, il che produce una così immensa gioia nella vostra anima, così pure vorrei che ricordaste, e che conservaste sempre nella memoria, la grandezza di Dio e la vostra nullità, la sua bontà e longanimità verso di voi, creature indegne, e che vi umiliaste sino all’umiltà più profonda invocando quotidianamente il nome del Signore e rimanendo costantemente nella fede di Colui che verrà, come fu detto per bocca dell'angelo.

 

Mosia 4:12 Ed ecco, io vi dico che se fate questo, gioirete sempre e sarete riempiti dell'amore di Dio, e manterrete sempre la remissione dei vostri peccati; e crescerete nella conoscenza della gloria di Colui che vi ha creato, ossia nella conoscenza di ciò che è giusto e vero.

 

Mosia 4:13 E non avrete in mente di farvi del male l'un l'altro, bensì di vivere in pace e di rendere ad ognuno secondo quel che gli è dovuto.

 

Mosia 4:14 E non permetterete che i vostri figlioli vadano affamati o nudi; né permetterete che trasgrediscano le leggi di Dio, che lottino e litighino l'uno con l'altro, e servano il diavolo, che è il maestro del peccato, e che è lo spirito maligno di cui hanno parlato i nostri padri, che è nemico di ogni giustizia.

 

Mosia 4:15 Ma insegnerete loro a camminare nelle vie della verità e della sobrietà; insegnerete loro ad amarsi l'un l'altro e a servirsi l'un l'altro.

 

Mosia 4:16 E inoltre voi stessi soccorrerete quelli che hanno bisogno del vostro soccorso; darete delle vostre sostanze a colui che si trova nel bisogno; e non permetterete che il mendicante vi rivolga la sua supplica invano, scacciandolo cosicché perisca.

 

Mosia 4:17 Forse tu dirai: Quest'uomo si è procurato da sé la sua infelicità; perciò tratterrò la mia mano e non gli darò del mio cibo, né gli impartirò delle mie sostanze perché non soffra, poiché la sua punizione è giusta --

 

Mosia 4:18 Ma io ti dico, o uomo, chiunque fa questo ha grande motivo di pentirsi; e a meno che si penta di ciò che ha fatto, perirà per sempre, e non ha parte nel regno di Dio.

 

Mosia 4:19 Poiché, ecco, non siamo tutti mendicanti? Non dipendiamo tutti dallo stesso Essere, sì, Dio, per tutte le sostanze che abbiamo, sia per il cibo che per le vesti, per l'oro e per l'argento, e per tutte le ricchezze che abbiamo di ogni specie?

 

Mosia 4:20 Ed ecco, proprio in questo momento stavate invocando il suo nome e stavate implorando la remissione dei vostri peccati. Ha egli permesso che supplicaste invano? No, egli ha riversato su di voi il suo Spirito e ha fatto sì che il vostro cuore fosse riempito di gioia, e ha fatto sì che la vostra bocca si bloccasse, così da non poter trovare parola, tanto immensa era la vostra gioia.

 

Mosia 4:21 Ed ora, se Dio, che vi ha creato, dal quale dipendete per la vostra vita e per tutto ciò che avete e che siete, vi accorda qualsiasi cosa chiediate che sia giusta, con fede e credendo che riceverete, oh, quanto più dovreste voi impartire gli uni agli altri le sostanze che avete!

 

Mosia 4:22 E se voi giudicate l'uomo che vi rivolge la sua supplica, chiedendo delle vostre sostanze per non perire, e lo condannate, quanto più giusta sarà la vostra condanna per aver trattenuto le vostre sostanze, che non appartengono a voi ma a Dio, a Cui appartiene anche la vostra vita; e tuttavia voi non gli rivolgete alcuna supplica, né vi pentite di quel che avete fatto.

 

Mosia 4:23 Io vi dico: Guai a quell'uomo, poiché le sue sostanze periranno con lui; ed ora io dico queste cose a coloro che sono ricchi per quanto riguarda le cose di questo mondo.

 

Mosia 4:24 E di nuovo io dico ai poveri, a voi che non avete, e tuttavia avete il necessario per sopravvivere di giorno in giorno; intendo voi tutti che rifiutate ai mendicanti perché non avete; vorrei che diceste in cuor vostro: Non do perché non ho, ma se avessi darei.

 

Mosia 4:25 Ed ora, se in cuor vostro dite questo, rimanete senza colpa; altrimenti siete condannati; e la vostra condanna è giusta, poiché concupite ciò che non avete ricevuto.

 

Mosia 4:26 Ed ora, per ottenere queste cose che vi ho detto -- cioè al fine di mantenere la remissione dei vostri peccati di giorno in giorno, per poter camminare senza colpa dinanzi a Dio -- vorrei che impartiste ai poveri delle vostre sostanze, ognuno secondo ciò che ha, come nutrire gli affamati, rivestire gli ignudi, visitare gli infermi e provvedere a soccorrerli, sia spiritualmente che temporalmente, secondo i loro bisogni.

 

Mosia 4:27 E badate che tutte queste cose siano fatte con saggezza e ordine; poiché non è necessario che uno corra più veloce di quanto ne abbia la forza. E di nuovo, è opportuno che egli sia diligente, affinché possa in tal modo vincere il premio; perciò tutte le cose devono essere fatte con ordine.

 

Mosia 4:28 E vorrei che vi ricordaste che chiunque tra voi prende in prestito dal suo vicino restituisca ciò che ha preso in prestito, secondo come si accorda, altrimenti commetterà peccato; e forse farà sì che anche il suo vicino commetta peccato.

 

Mosia 4:29 E infine io non posso dirvi tutte le cose per le quali potete commettere peccato; poiché vi sono diversi modi e mezzi, anzi, così tanti che non posso contarli.

 

Mosia 4:30 Ma questo è quanto posso dirvi: Che se non controllate voi stessi, i vostri pensieri, le vostre parole e le vostre azioni, e non osservate i comandamenti di Dio e non continuate nella fede in ciò che avete udito riguardo alla venuta del nostro Signore, sì, sino alla fine della vostra vita, voi dovrete perire. Ed ora, o uomo, ricorda, e non perire.

 

Mosia Capitolo 5

 

I santi diventano figli e figlie di Cristo tramite la fede -- Essi sono allora chiamati con il nome di Cristo -- Re Beniamino li esorta ad essere costanti e fermi nelle buone opere. Circa 124 a.C.

 

Mosia 5:1 ED ora avvenne che, quando re Beniamino ebbe così parlato al suo popolo, mandò dei messi fra loro, desiderando sapere dal suo popolo se credeva alle parole che egli aveva loro detto.

 

Mosia 5:2 Ed essi tutti gridarono con voce unanime dicendo: Sì, noi crediamo a tutte le parole che tu ci hai detto; e per di più sappiamo che sono sicure e vere, a motivo dello Spirito del Signore Onnipotente che ha operato in noi, ossia nel nostro cuore, un potente cambiamento, cosicché non abbiamo più alcuna disposizione a fare il male, ma a fare continuamente il bene.

 

Mosia 5:3 E anche noi, noi stessi, tramite l'infinita bontà di Dio e le manifestazioni del suo Spirito, abbiamo grandi visioni di ciò che è a venire; e se fosse opportuno, potremmo profetizzare su ogni cosa.

 

Mosia 5:4 Ed è la fede che abbiamo avuto nelle cose che il nostro re ci ha detto che ci ha portato a questa grande conoscenza, per cui noi gioiamo di tale immensa gioia.

 

Mosia 5:5 E siamo disposti ad entrare in alleanza con il nostro Dio di fare la sua volontà e di essere obbedienti ai suoi comandamenti in tutte le cose che egli ci comanderà, per tutto il resto dei nostri giorni, per non arrecare su di noi un tormento senza fine, come è stato detto dall'angelo, per non bere alla coppa dell’ira di Dio.

 

Mosia 5:6 Ed ora queste sono le parole che re Beniamino desiderava da loro; e perciò disse loro: Avete detto le parole che io desideravo, e l'alleanza che avete fatto è un'alleanza giusta.

 

Mosia 5:7 Ed ora, a motivo dell'alleanza che avete fatto, sarete chiamati figlioli di Cristo, suoi figli e sue figlie; poiché ecco, in questo giorno egli vi ha spiritualmente generati, poiché dite che il vostro cuore è cambiato, tramite la fede nel suo nome; perciò siete nati da lui e siete diventati suoi figli e sue figlie.

 

Mosia 5:8 E sotto a questo Capo siete resi liberi, e non vi è nessun altro capo dal quale possiate essere resi liberi. Non è dato nessun altro nome per mezzo del quale venga la salvezza; dunque vorrei che prendeste su di voi il nome di Cristo, voi tutti che siete entrati in alleanza con Dio di essere obbedienti fino alla fine della vostra vita.

 

Mosia 5:9 E avverrà che chiunque fa questo sarà trovato alla destra di Dio, poiché conoscerà il nome con il quale sarà chiamato; poiché sarà chiamato con il nome di Cristo.

 

Mosia 5:10 Ed ora avverrà che chiunque non prenderà su di sé il nome di Cristo dovrà essere chiamato con qualche altro nome; perciò si troverà alla sinistra di Dio.

 

Mosia 5:11 E vorrei che ricordaste anche che è questo il nome che dissi che vi avrei dato, che non sarebbe mai stato cancellato, eccetto che tramite la trasgressione; dunque fate bene attenzione a non trasgredire, affinché il nome non sia cancellato dal vostro cuore.

 

Mosia 5:12 Io vi dico, vorrei che vi ricordaste di conservare sempre il nome scritto nel vostro cuore, per non essere trovati alla sinistra di Dio, ma che udiate e conosciate la voce dalla quale sarete chiamati, ed anche il nome con il quale egli vi chiamerà.

 

Mosia 5:13 Poiché, come conosce un uomo il padrone che non ha servito, e che gli è estraneo e che è lungi dai pensieri e dagli intenti del suo cuore?

 

Mosia 5:14 E inoltre, un uomo prende un asino che appartiene al vicino e ne ha cura? Io vi dico: No egli non permetterà neppure che pascoli tra le sue greggi, ma lo spingerà via e lo scaccerà. Io vi dico che proprio così sarà tra voi, se non conoscete il nome con il quale siete chiamati.

 

Mosia 5:15 Vorrei dunque che foste costanti e fermi, abbondando sempre in buone opere, affinché Cristo, il Signore Iddio Onnipotente, possa suggellarvi come suoi; affinché possiate essere portati in cielo, affinché possiate avere la salvezza eterna e la vita eterna, tramite la saggezza, il potere, la giustizia e la misericordia di Colui che creò tutte le cose in cielo e in terra, che è Dio sopra tutti. Amen.

 

Mosia Capitolo 6

 

Re Beniamino registra i nomi delle persone e nomina dei sacerdoti che li istruiscano -- Mosia regna come un giusto re. Circa 124 - 121 a.C.

 

Mosia 6:1 ED ora, dopo aver finito di parlare al popolo, re Beniamino pensò che fosse opportuno ch'egli prendesse i nomi di tutti coloro che erano entrati in alleanza con Dio per obbedire ai suoi comandamenti.

 

Mosia 6:2 E avvenne che non ci fu una sola anima, eccetto i bambini, che non fosse entrata in alleanza e non avesse preso su di sé il nome di Cristo.

 

Mosia 6:3 E in più avvenne che quando re Beniamino ebbe terminato tutte queste cose ed ebbe consacrato suo figlio Mosia per essere governatore e re sul suo popolo, e gli ebbe dato tutti gli incarichi riguardanti il regno, ed ebbe anche nominato dei sacerdoti per istruire il popolo, affinché potesse ascoltare e conoscere i comandamenti di Dio, e per stimolarlo al ricordo del giuramento che avevano fatto, egli congedò la moltitudine; ed essi ritornarono alle proprie case, ognuno secondo la sua famiglia.

 

Mosia 6:4 E Mosia cominciò a regnare al posto di suo padre. E cominciò a regnare nel suo trentesimo anno di età, il che faceva in tutto circa quattrocento e settantasei anni dal tempo in cui Lehi lasciò Gerusalemme.

 

Mosia 6:5 E re Beniamino visse tre anni e morì.

 

Mosia 6:6 E avvenne che re Mosia camminò nelle vie del Signore ed osservò i suoi giudizi e i suoi statuti, e obbedì ai suoi comandamenti in tutte e qualsivoglia le cose che egli gli comandava.

 

Mosia 6:7 E re Mosia fece sì che il suo popolo coltivasse la terra. Ed anche egli stesso coltivava la terra, affinché di conseguenza non potesse diventare un peso per il suo popolo, per poter fare in ogni cosa tutto quanto suo padre aveva fatto. E non vi fu alcuna contesa fra tutto il suo popolo per lo spazio di tre anni.

 

Mosia Capitolo 7

 

Ammon trova il paese di Lehi-Nefi dove Limhi è re -- Il popolo di Limhi è in schiavitù dei Lamaniti -- Limhi racconta la loro storia -- Un profeta (Abinadi) aveva testimoniato che Cristo è il Dio e il Padre di tutte le cose -- Coloro che seminano cose immonde raccolgono tempesta, e coloro che ripongono la loro fiducia nel Signore saranno liberati. Circa 121 a.C.

 

Mosia 7:1 ED ora avvenne che re Mosia, dopo aver goduto di una pace continua per lo spazio di tre anni, desiderò aver notizie riguardo al popolo che era salito a dimorare nel paese di Lehi-Nefi, ossia nella città di Lehi-Nefi; poiché il suo popolo non aveva udito nulla da loro dal tempo in cui avevano lasciato il paese di Zarahemla; perciò essi lo stancavano con le loro tediose richieste.

 

Mosia 7:2 E avvenne che re Mosia accordò che sedici dei loro uomini più forti salissero al paese di Lehi-Nefi per indagare riguardo ai loro fratelli.

 

Mosia 7:3 E avvenne che l'indomani essi iniziarono a salire, avendo con loro un certo Ammon, che era un uomo forte e possente e discendente di Zarahemla; ed egli era anche il loro capo.

 

Mosia 7:4 Ed ora essi non sapevano in che direzione viaggiare nel deserto per salire al paese di Lehi-Nefi; perciò vagarono per molti giorni nel deserto, sì, vagarono per quaranta giorni.

 

Mosia 7:5 E dopo aver vagato per quaranta giorni, arrivarono a una collina che si trova a settentrione del paese di Shilom, e là piantarono le loro tende.

 

Mosia 7:6 E Ammon prese tre dei suoi fratelli, e i loro nomi erano Amalechi, Helem e Hem, e scesero nel paese di Nefi.

 

Mosia 7:7 Ed ecco, essi incontrarono il re del popolo che era nel paese di Nefi e nel paese di Shilom, e furono circondati dalle guardie del re, e furono presi, legati e chiusi in prigione.

 

Mosia 7:8 E avvenne che dopo essere stati in prigione due giorni, furono di nuovo portati al cospetto del re e i loro lacci furono sciolti; ed essi stettero dinanzi al re e fu loro permesso, o piuttosto comandato, di rispondere alle domande che egli avrebbe posto loro.

 

Mosia 7:9 Ed egli disse loro: Ecco, io sono Limhi, figlio di Noè, che era figlio di Zeniff, che uscì dal paese di Zarahemla per ereditare questo paese, che era la terra dei loro padri, e che fu eletto re dalla voce del popolo.

 

Mosia 7:10 Ed ora desidero conoscere il motivo per cui voi foste così coraggiosi da avvicinarvi alle mura della città, quando io stesso, con le mie guardie, stavo fuori dalla porta.

 

Mosia 7:11 Ed ora, per questo motivo ho permesso che foste risparmiati, per potervi interrogare, altrimenti avrei fatto sì che le mie guardie vi mettessero a morte. Vi è permesso di parlare.

 

Mosia 7:12 Ed ora, quando Ammon vide che gli era permesso di parlare, si fece avanti e si inchinò dinanzi al re; e rialzatosi disse: O re, sono molto grato dinanzi a Dio quest'oggi di essere ancora in vita e che mi sia permesso di parlare; e mi sforzerò di parlare con coraggio;

 

Mosia 7:13 Poiché sono sicuro che se mi aveste conosciuto, non avreste permesso che dovessi portare questi lacci. Poiché io sono Ammon, e sono un discendente di Zarahemla, e sono uscito dal paese di Zarahemla per indagare riguardo ai nostri fratelli che Zeniff portò fuori da quel paese.

 

Mosia 7:14 Ed ora avvenne che dopo che Limhi ebbe udito le parole di Ammon, fu felicissimo, e disse: Ora so con certezza che i miei fratelli che si trovavano nel paese di Zarahemla sono ancora vivi. Ed ora gioirò, e domani farò sì che anche il mio popolo gioisca.

 

Mosia 7:15 Poiché ecco, noi siamo in schiavitù dei Lamaniti e siamo gravati da una tassa che è pesante da sopportare. Ed ora, ecco, i nostri fratelli ci libereranno dalla nostra schiavitù, ossia dalle mani dei Lamaniti, e noi saremo loro schiavi; poiché è meglio essere schiavi dei Nefiti che pagare tributo al re dei Lamaniti.

 

Mosia 7:16 Ed ora, re Limhi comandò alle sue guardie di non legare più Ammon né i suoi fratelli, ma li fece andare alla collina che era a settentrione di Shilom e portare i loro fratelli in città, cosicché di conseguenza potessero mangiare, bere e riposarsi dalle fatiche del loro viaggio; poiché avevano sopportato molte cose: avevano sofferto la fame, la sete e la fatica.

 

Mosia 7:17 Ed ora avvenne che l'indomani re Limhi inviò un proclama fra tutto il suo popolo, affinché potesse radunarsi al tempio per udire le parole che egli avrebbe detto loro.

 

Mosia 7:18 E avvenne che quando si furono radunati, egli parlò loro in questa maniera, dicendo: O popolo mio, alzate il capo e siate consolati; poiché ecco è vicino, o non è molto lontano, il tempo in cui non saremo più sottomessi ai nostri nemici, nonostante le nostre molte lotte che sono state vane; confido tuttavia che rimanga da compiere una lotta decisiva.

 

Mosia 7:19 Alzate dunque il capo e gioite, e riponete la vostra fiducia in Dio; in quel Dio che fu il Dio di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe ed anche il Dio che portò i figlioli di Israele fuori del paese d'Egitto e fece sì che essi attraversassero il Mar Rosso su terra asciutta, li nutrì con la manna affinché non perissero nel deserto e fece per loro molte altre cose.

 

Mosia 7:20 E ancora, quello stesso Dio ha portato i nostri padri fuori dal paese di Gerusalemme e ha custodito e preservato il suo popolo fino ad ora; ed ecco, è a causa delle nostre iniquità ed abominazioni che egli ci ha portato in schiavitù.

 

Mosia 7:21 E voi oggi siete tutti testimoni che Zeniff, che fu fatto re su questo popolo, essendo troppo desideroso di ereditare la terra dei suoi padri, fu perciò ingannato dall'astuzia e dalla scaltrezza di re Laman, il quale, avendo stipulato un trattato con re Zeniff ed avendo ceduto nelle sue mani i possedimenti di una parte del paese, ossia proprio la città di Lehi-Nefi e la città di Shilom, e le terre circostanti --

 

Mosia 7:22 Fece tutto ciò al solo scopo di portare questo popolo in soggezione o in schiavitù. Ed ecco, ora paghiamo un tributo al re dei Lamaniti, in ragione di metà del nostro grano, del nostro orzo ed anche di ogni specie di cereali, e di metà dell'accrescimento delle nostre greggi e delle nostre mandrie; e il re dei Lamaniti esige da noi anche la metà di tutto ciò che abbiamo o che possediamo, oppure la nostra vita.

 

Mosia 7:23 Ed ora, non è questo pesante da sopportare? E non è grande questa nostra afflizione? Ora, ecco quale grande motivo abbiamo di lamentarci.

 

Mosia 7:24 Sì, io vi dico, grandi sono i motivi che abbiamo di fare cordoglio; poiché ecco, quanti dei nostri fratelli sono stati uccisi e il loro sangue è stato versato invano, e tutto a causa dell'iniquità.

 

Mosia 7:25 Poiché, se questo popolo non fosse caduto in trasgressione, il Signore non avrebbe permesso che questo grande male cadesse su di lui. Ma ecco, essi non vollero dare ascolto alle sue parole; ma sorsero delle contese fra loro, al punto che sparsero sangue fra di loro.

 

Mosia 7:26 Ed hanno ucciso un profeta del Signore, sì, un uomo scelto da Dio, che denunciò la loro malvagità e le loro abominazioni, e profetizzò molte cose che sono a venire, sì, anche la venuta di Cristo.

 

Mosia 7:27 E poiché disse loro che Cristo era il Dio, il Padre di tutte le cose, e disse che egli avrebbe preso su di sé l'immagine dell'uomo, e sarebbe stata l'immagine secondo la quale l'uomo fu creato nel principio; o, in altre parole, egli disse che l'uomo fu creato a immagine di Dio, e che Dio sarebbe sceso tra i figlioli degli uomini e avrebbe preso su di sé carne e sangue, e sarebbe andato sulla faccia della terra --

 

Mosia 7:28 Ed ora, poiché disse questo, essi lo misero a morte, e molte altre cose essi fecero, che fecero cadere su di loro l'ira di Dio. Perciò perché meravigliarsi che siano in schiavitù, e che siano colpiti da gravi afflizioni?

 

Mosia 7:29 Poiché ecco, il Signore ha detto: Io non soccorrerò il mio popolo nel giorno della trasgressione; ma gli sbarrerò il cammino, affinché non prosperino; e le loro azioni saranno come una pietra d'inciampo dinanzi a loro.

 

Mosia 7:30 E ancora egli dice: Se il mio popolo seminerà cose immonde raccoglierà la pula nell'uragano; e il suo effetto è veleno.

 

Mosia 7:31 E ancora egli dice: Se il mio popolo seminerà cose immonde raccoglierà il vento d'oriente, che porta distruzione immediata.

 

Mosia 7:32 Ed ora, ecco, la promessa del Signore è compiuta, e voi siete castigati e afflitti.

 

Mosia 7:33 Ma se vi volgerete al Signore con pieno intento di cuore, e riporrete in lui la vostra fiducia, e lo servirete con tutta la diligenza della vostra mente, se lo farete egli vi libererà dalla schiavitù, secondo il suo volere e a suo piacimento.

 

Mosia Capitolo 8

 

Ammon istruisce il popolo di Limhi -- Viene a conoscenza delle ventiquattro tavole dei Giarediti -- Gli antichi annali possono essere tradotti dai veggenti -- Il dono della veggenza supera tutti gli altri. Circa 121 a.C.

 

Mosia 8:1 E AVVENNE che dopo che re Limhi ebbe terminato di parlare al suo popolo, poiché disse loro molte cose e poche soltanto ne ho scritte in questo libro, egli raccontò al suo popolo tutte le cose riguardanti i loro fratelli che erano nel paese di Zarahemla.

 

Mosia 8:2 E fece sì che Ammon si alzasse dinanzi alla moltitudine e ripetesse loro tutto ciò che era accaduto ai loro fratelli dal tempo in cui Zeniff era uscito dal paese fino al tempo in cui egli stesso era venuto fuori dal paese.

 

Mosia 8:3 Ed egli ripeté loro anche le ultime parole che re Beniamino aveva loro insegnato, e le spiegò al popolo di re Limhi, così che potessero comprendere tutte le parole che egli aveva detto.

 

Mosia 8:4 E avvenne che dopo che ebbe fatto tutto ciò, re Limhi congedò la moltitudine e fece ritornare ognuno alla sua casa.

 

Mosia 8:5 E avvenne che egli fece portare dinanzi ad Ammon, affinché potesse leggerle, le tavole che contenevano la storia del suo popolo dal tempo in cui avevano lasciato il paese di Zarahemla.

 

Mosia 8:6 Ora, appena Ammon ebbe letto la storia, il re lo interrogò per sapere se poteva interpretare le lingue, ed Ammon gli rispose che non poteva.

 

Mosia 8:7 E il re gli disse: Essendo addolorato per le afflizioni del mio popolo, feci sì che quarantatré uomini del mio popolo si mettessero in viaggio nel deserto per poter in tal modo trovare il paese di Zarahemla, affinché potessimo fare appello ai nostri fratelli di liberarci dalla schiavitù.

 

Mosia 8:8 Ed essi si perdettero nel deserto per lo spazio di molti giorni, benché fossero diligenti, e non trovarono il paese di Zarahemla, ma ritornarono in questo paese, avendo viaggiato in un paese tra molte acque, avendo scoperto un paese che era ricoperto d'ossa di uomini e di bestie, ed era anche coperto di rovine di edifici di ogni sorta, avendo scoperto un paese che era stato abitato da un popolo che fu tanto numeroso quanto le schiere di Israele.

 

Mosia 8:9 E a testimonianza che le cose che avevano detto erano vere, essi hanno portato ventiquattro tavole che sono piene di incisioni, e sono d'oro puro.

 

Mosia 8:10 Ed ecco, hanno anche portato dei pettorali, che sono grandi, e sono di bronzo e di rame, e perfettamente conservati.

 

Mosia 8:11 E inoltre essi hanno portato delle spade, le cui impugnature si erano dissolte e le cui lame erano corrose dalla ruggine; e non c'è nessuno nel paese che sia capace di interpretare la lingua o le incisioni che sono sulle tavole. Perciò ti dissi: Sai tu tradurre?

 

Mosia 8:12 E ti dico di nuovo: Sai tu di qualcuno che possa tradurre? Poiché desidero che questi annali siano tradotti nella nostra lingua; poiché forse ci daranno conoscenza di un residuo del popolo che è stato distrutto, dal quale provengono questi annali; o forse ci faranno conoscere proprio questo popolo che è stato distrutto; e io desidero conoscere la causa della sua distruzione.

 

Mosia 8:13 Or Ammon gli disse: Certamente posso dirti, o re, di un uomo che può tradurre gli annali; poiché egli ha quanto occorre per poter guardare e tradurre tutti gli annali che sono di antica data; ed è un dono di Dio. E tali cose sono chiamate interpreti; e nessuno può guardare in esse, eccetto che gli sia comandato, per timore che vi cerchi ciò che non dovrebbe e perisca. E chiunque ha l'ordine di guardarvi, quello stesso è chiamato veggente.

 

Mosia 8:14 Ed ecco, il re del popolo che è nel paese di Zarahemla è l'uomo al quale è comandato di fare queste cose e che possiede questo eccelso dono di Dio.

 

Mosia 8:15 E il re disse che un veggente è più grande di un profeta.

 

Mosia 8:16 E Ammon disse che un veggente è un rivelatore e anche un profeta; e che nessun uomo può avere un dono più grande, eccetto che possegga il potere di Dio, che nessun uomo può avere; tuttavia ad un uomo può esser dato da Dio un grande potere.

 

Mosia 8:17 Ma un veggente può conoscere cose che sono passate ed anche cose che sono a venire, e tramite loro tutte le cose saranno rivelate, o piuttosto, cose segrete saranno rese manifeste, e cose nascoste verranno alla luce, e cose ignote saranno rese note tramite loro, e tramite loro saranno anche rese note cose che altrimenti non potrebbero essere conosciute.

 

Mosia 8:18 Così Iddio ha fornito i mezzi affinché l'uomo, mediante la fede, possa operare possenti miracoli; perciò egli diventa un grande beneficio per i suoi simili.




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