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Libro di Mormon 15 страница




 

Alma 45:15 Ed ora avvenne che dopo che Alma ebbe detto queste parole ad Helaman, lo benedisse, ed anche i suoi altri figli; e benedisse anche la terra per amore dei giusti.

 

Alma 45:16 E disse: Così dice il Signore Iddio -- Maledetto sarà il paese, sì, questo paese, fino alla distruzione, per tutte le nazioni, tribù, lingue e popoli che compiono il male, quando saranno pienamente maturi; e come ho detto, così sarà; poiché questa è la maledizione e la benedizione di Dio sul paese, poiché il Signore non può considerare il peccato con il minimo grado d'indulgenza.

 

Alma 45:17 Ed ora, quando Alma ebbe detto queste parole, benedisse la chiesa, sì, tutti quelli che da allora in avanti sarebbero rimasti fermi nella fede.

 

Alma 45:18 E quando Alma ebbe fatto questo, partì dal paese di Zarahemla, come per andare nel paese di Melec. E avvenne che non si udì più parlare di lui; e quanto alla sua morte o sepoltura, non ne sappiamo nulla.

 

Alma 45:19 Ecco, sappiamo questo: che era un uomo retto; e si sparse il detto, nella chiesa, che egli fu rapito dallo Spirito, ossia sepolto dalla mano del Signore, così come Mosè. Ma, ecco, le Scritture dicono che il Signore prese a Sé Mosè; e noi supponiamo che egli abbia ricevuto a Sé anche Alma nello spirito; perciò, per questo motivo, non sappiamo nulla riguardo alla sua morte ed alla sua sepoltura.

 

Alma 45:20 Ed ora avvenne, all'inizio del diciannovesimo anno del regno dei giudici sul popolo di Nefi, che Helaman andò fra il popolo per proclamare loro la parola.

 

Alma 45:21 Poiché ecco, si rivelò opportuno, per via delle loro guerre con i Lamaniti e dei molti piccoli dissensi e turbamenti che c'erano stati tra il popolo, che la parola di Dio fosse proclamata tra loro, sì e che fosse data una regola in tutta la chiesa.

 

Alma 45:22 Perciò Helaman e i suoi fratelli partirono per ristabilire la chiesa in tutto il paese, sì, in ogni città da un capo all'altro del paese che era posseduto dal popolo di Nefi. E avvenne che nominarono sacerdoti e insegnanti ovunque nel paese, su tutte le chiese.

 

Alma 45:23 Ed ora avvenne che dopo che Helaman e i suoi fratelli ebbero nominato sacerdoti e insegnanti sulle chiese, sorsero dei dissensi fra loro ed essi non vollero più prestare attenzione alle parole di Helaman e dei suoi fratelli.

 

Alma 45:24 Ma s'inorgoglirono, elevandosi nel cuore, a causa delle loro immense ricchezze; perciò cominciarono a considerarsi ricchi e non vollero più prestare attenzione alle loro parole, per camminare rettamente dinanzi a Dio.

 

Alma Capitolo 46

 

Amalichia cospira per divenire re -- Moroni innalza il motto della libertà -- Egli chiama a raccolta il popolo per difendere la loro religione -- I veri credenti sono chiamati Cristiani -- Un residuo di Giuseppe sarà preservato -- Amalichia e i dissenzienti fuggono nel paese di Nefi -- Coloro che non vogliono sostenere la causa della libertà vengono messi a morte. Circa 73-72 a.C.

 

Alma 46:1 E AVVENNE che tutti coloro che non vollero ascoltare le parole di Helaman e dei suoi fratelli si radunarono contro i loro fratelli.

 

Alma 46:2 Ed ora ecco, erano grandemente adirati, al punto che erano determinati a ucciderli.

 

Alma 46:3 Ora, il capo di coloro che erano adirati contro i loro fratelli era un uomo grande e forte; e il suo nome era Amalichia.

 

Alma 46:4 Ed Amalichia desiderava essere re; e anche coloro che erano adirati desideravano che fosse loro re; ed essi erano per la maggior parte, giudici inferiori del paese, ed aspiravano al potere.

 

Alma 46:5 Ed erano stati convinti dalle lusinghe di Amalichia che se lo avessero sostenuto e stabilito loro re, egli li avrebbe fatti governatori del popolo.

 

Alma 46:6 Così essi furono sviati da Amalichia al dissenso, nonostante la predicazione di Helaman e dei suoi fratelli, sì, nonostante la loro immensa preoccupazione per la chiesa, poiché erano sommi sacerdoti della chiesa.

 

Alma 46:7 E ve ne furono molti nella chiesa che credettero alle parole lusinghiere di Amalichia, perciò dissentirono perfino dalla chiesa; e così gli affari del popolo di Nefi erano molto precari e pericolosi, nonostante la grande vittoria che avevano avuto sui Lamaniti e la grande gioia che avevano avuto per essere stati liberati dalla mano del Signore.

 

Alma 46:8 Così vediamo con quanta rapidità i figlioli degli uomini dimenticano il Signore loro Dio, sì, con quanta rapidità commettono l'iniquità e si lasciano sviare dal maligno.

 

Alma 46:9 Sì, e vediamo pure la grande malvagità che un solo uomo molto malvagio può causare fra i figlioli degli uomini.

 

Alma 46:10 Sì, vediamo che Amalichia, poiché era un uomo pieno di astuzie e un uomo dalle molte parole lusinghiere, indusse il cuore di molte persone ad agire con malvagità; sì, e a cercare di distruggere la chiesa di Dio e di distruggere le fondamenta della libertà che Dio aveva accordato loro, ossia la benedizione che Dio aveva mandato sulla faccia della terra per amore dei giusti.

 

Alma 46:11 Ed ora avvenne che quando Moroni, che era il comandante in capo degli eserciti dei Nefiti, ebbe udito di questi dissensi, si adirò con Amalichia.

 

Alma 46:12 E avvenne che si stracciò il mantello; e ne prese un lembo e vi scrisse sopra -- In ricordo del nostro Dio, della nostra religione, della libertà, della nostra pace, delle nostre mogli e dei nostri figli -- e lo fissò in cima a una pertica.

 

Alma 46:13 E si strinse l'elmo, il pettorale e i suoi scudi, e si cinse l'armatura attorno ai fianchi; e prese la pertica che aveva sulla cima il suo mantello stracciato (e lo chiamò il motto della libertà), si inchinò sino a terra e pregò ardentemente il suo Dio affinché le benedizioni della libertà restassero sui suoi fratelli fintanto che un gruppo di cristiani rimanesse in possesso del paese --

 

Alma 46:14 Era così, infatti, che tutti i veri credenti in Cristo, che appartenevano alla chiesa di Dio, erano chiamati da coloro che non appartenevano alla chiesa.

 

Alma 46:15 E coloro che appartenevano alla chiesa erano fedeli; sì, tutti coloro che erano veri credenti in Cristo prendevano su di sé volentieri il nome di Cristo, ossia Cristiani, come erano chiamati, a motivo della loro fede in Cristo, che doveva venire.

 

Alma 46:16 E perciò Moroni, a quel tempo, pregò affinché la causa dei Cristiani e la libertà del paese potessero essere favorite.

 

Alma 46:17 E avvenne che dopo che ebbe aperto la sua anima a Dio, egli denominò tutta la terra a meridione del paese Desolazione, sì, insomma, tutta la terra, sia a settentrione che a meridione: paese eletto e paese della libertà.

 

Alma 46:18 E disse: Certamente Dio non permetterà che noi, che siamo disprezzati perché abbiamo assunto il nome di Cristo, siamo calpestati e distrutti, finché non attireremo ciò su di noi per le nostre trasgressioni.

 

Alma 46:19 E quando Moroni ebbe detto queste parole, andò fra il popolo sventolando in aria il lembo del suo mantello, affinché tutti potessero vedere la scritta che aveva scritto sul lembo e gridando ad alta voce, dicendo:

 

Alma 46:20 Ecco, tutti coloro che vogliono mantenere questo motto sul paese, vengano avanti nella forza del Signore, e facciano alleanza che manterranno i loro diritti e la loro religione, affinché il Signore Iddio possa benedirli.

 

Alma 46:21 E avvenne che quando Moroni ebbe proclamato queste parole, ecco, il popolo accorse con le armature cinte sui fianchi strappandosi le vesti in segno, ossia come alleanza, che non avrebbero abbandonato il Signore loro Dio; o, in altre parole, se avessero trasgredito ai comandamenti di Dio, o fossero caduti in trasgressione, e si fossero vergognati di prendere su di sé il nome di Cristo, il Signore li avrebbe stracciati, come essi avevano stracciato le loro vesti.

 

Alma 46:22 Ora fu questo il patto che fecero, e gettarono le loro vesti ai piedi di Moroni, dicendo: Facciamo alleanza con il nostro Dio che saremo distrutti, come i nostri fratelli del paese a settentrione, se cadremo in trasgressione; sì, egli può gettarci ai piedi dei nostri nemici, proprio come noi abbiamo gettato le nostre vesti ai tuoi piedi perché siano calpestate sotto i piedi, se cadremo in trasgressione.

 

Alma 46:23 Moroni disse loro: Ecco, noi siamo un residuo della posterità di Giacobbe; sì, siamo un residuo della posterità di Giuseppe, il cui mantello fu strappato dai suoi fratelli in molti pezzi; sì, ed ora ecco, ricordiamo di obbedire ai comandamenti di Dio, o le nostre vesti saranno stracciate dai nostri fratelli e saremo gettati in prigione, o venduti, o uccisi.

 

Alma 46:24 Sì, preserviamo la nostra libertà, come un residuo di Giuseppe; sì, ricordiamo le parole di Giacobbe prima della sua morte, poiché ecco, egli vide che un lembo del mantello di Giuseppe era stato preservato e non si era decomposto. Ed egli disse: Così come questo residuo della veste di mio figlio è stato preservato, così un residuo della posterità di mio figlio sarà preservato dalla mano del Signore, che lo prenderà a Sé, mentre il rimanente della posterità di Giuseppe perirà, proprio come il rimanente della sua veste.

 

Alma 46:25 Ora ecco, questo arreca dolore alla mia anima; nondimeno la mia anima gioisce in mio figlio, a motivo di quella parte della sua posterità che sarà condotta a Dio.

 

Alma 46:26 Ora ecco, queste furono le espressioni di Giacobbe.

 

Alma 46:27 Ed ora, chi sa se il residuo della posterità di Giuseppe che perirà come la sua veste, sono coloro che si sono separati da noi? Sì, e là saremo anche noi, se non rimaniamo fermi nella fede in Cristo.

 

Alma 46:28 Ed ora avvenne che quando Moroni ebbe detto queste parole, avanzò e mandò anche a radunare, in tutte le parti del paese in cui vi erano dei dissensi, tutte le persone che desideravano mantenere la loro libertà, resistere ad Amalichia e a coloro che si erano separati, che venivano chiamati Amalichiaiti.

 

Alma 46:29 E avvenne che quando Amalichia vide che il popolo di Moroni era più numeroso degli Amalichiaiti -- e vide pure che il suo popolo aveva dei dubbi in merito alla giustizia della causa che avevano intrapreso -- perciò, temendo di non poter raggiungere il fine, prese quelli del suo popolo che vollero seguirlo e se ne andò nel paese di Nefi.

 

Alma 46:30 Ora Moroni pensò che non fosse opportuno che i Lamaniti ricevessero ulteriori rinforzi; perciò pensò di recidere il popolo di Amalichia, ossia di prenderli e di portarli indietro e di mettere a morte Amalichia; sì, poiché sapeva che questi avrebbe incitato i Lamaniti all'ira contro di loro e li avrebbe indotti a venire a combattere contro di loro; e sapeva che Amalichia avrebbe fatto ciò per poter ottenere i suoi scopi.

 

Alma 46:31 Perciò Moroni pensò che fosse opportuno prendere i suoi eserciti, che si erano radunati ed armati e avevano stipulato l'alleanza di mantenere la pace -- e avvenne che egli prese il suo esercito e marciò con le sue tende nel deserto per tagliare la strada di Amalichia nel deserto.

 

Alma 46:32 E avvenne che egli fece secondo i suoi desideri, e marciò nel deserto e prevenne gli eserciti di Amalichia.

 

Alma 46:33 E avvenne che Amalichia fuggì con un piccolo numero dei suoi uomini, e i rimanenti furono consegnati nelle mani di Moroni e furono portati indietro nel paese di Zarahemla.

 

Alma 46:34 Ora Moroni, essendo uno che era stato nominato dai giudici supremi e dall'opinione del popolo, pertanto aveva potere, secondo il suo volere, sugli eserciti dei Nefiti, per stabilire ed esercitare autorità su di loro.

 

Alma 46:35 E avvenne che fece sì che fosse messo a morte chiunque, fra gli Amalichiaiti, non volesse entrare in alleanza per sostenere la causa della libertà, affinché potessero mantenere un governo libero; e non ve ne furono che pochi che rifiutarono l'alleanza di libertà.

 

Alma 46:36 E avvenne pure che fece sì che il motto della libertà fosse issato su ogni torre che era in tutto il paese che era posseduto dai Nefiti; e così, Moroni piantò lo stendardo della libertà fra i Nefiti.

 

Alma 46:37 E cominciarono ad avere di nuovo pace nel paese; e così mantennero la pace nel paese fin quasi alla fine del diciannovesimo anno del regno dei giudici.

 

Alma 46:38 Ed Helaman e i sommi sacerdoti mantennero pure l'ordine nella chiesa; sì, per lo spazio di quattro anni ebbero tanta pace e gioia nella chiesa.

 

Alma 46:39 E avvenne che ve ne furono molti che morirono credendo fermamente che la loro anima era stata redenta dal Signore Gesù Cristo; così se ne andarono da questo mondo con allegrezza.

 

Alma 46:40 E ve ne furono alcuni che morirono di febbri che erano assai frequenti nel paese in certe stagioni dell'anno -- ma non tanto per le febbri, a motivo delle eccellenti qualità di molte piante e radici che Dio aveva preparato per rimuovere la causa delle malattie alle quali gli uomini erano soggetti per la natura del clima --

 

Alma 46:41 Ma ve ne furono molti che morirono in tarda età; e coloro che morirono nella fede in Cristo sono felici in lui, come dobbiamo supporre.

 

Alma Capitolo 47

 

Amalichia usa il tradimento, l'omicidio e l'intrigo per diventare re dei Lamaniti -- I Nefiti dissidenti sono più malvagi e feroci dei Lamaniti. Circa 72 a.C.

 

Alma 47:1 TORNEREMO ora nella nostra storia ad Amalichia e a coloro che erano fuggiti con lui nel deserto; poiché, ecco, egli aveva preso quelli che erano andati con lui ed era salito al paese di Nefi, fra i Lamaniti, e aizzò i Lamaniti all'ira contro il popolo di Nefi, al punto che il re dei Lamaniti emanò un proclama in tutto il suo paese, fra tutto il suo popolo, affinché si radunassero di nuovo per andare a combattere contro i Nefiti.

 

Alma 47:2 E avvenne che quando il proclama fu diffuso fra loro, essi furono grandemente impauriti; sì, temevano di dispiacere al re, e temevano pure di andare a combattere contro i Nefiti, per tema di perdere la vita. E avvenne che non vollero, ossia la maggior parte di loro non volle, obbedire ai comandamenti del re.

 

Alma 47:3 Ed ora avvenne che il re si adirò a causa della loro disobbedienza; perciò diede ad Amalichia il comando di quella parte del suo esercito che era stata obbediente ai suoi ordini, e gli comandò di andare a costringerli a prendere le armi.

 

Alma 47:4 Ora ecco, questo era il desiderio di Amalichia, poiché, essendo egli uomo molto subdolo nel fare il male, concepì dunque in cuor suo il piano di detronizzare il re dei Lamaniti.

 

Alma 47:5 Ed ora aveva ottenuto il comando di quelle parti dei Lamaniti che erano in favore del re; e cercò poi di guadagnarsi il favore di coloro che non erano obbedienti; perciò andò nel luogo che era chiamato Onida, poiché là erano fuggiti tutti i Lamaniti; poiché avevano scorto l'esercito che arrivava, e supponendo che stessero venendo per distruggerli, erano dunque fuggiti ad Onida, nel luogo delle armi.

 

Alma 47:6 Ed avevano nominato un uomo che fosse loro re e capo, avendo preso nella loro mente la determinata risoluzione che non si sarebbero assoggettati ad andare contro i Nefiti.

 

Alma 47:7 E avvenne che si erano radunati sulla cima del monte che era chiamato Antipa, per prepararsi a combattere.

 

Alma 47:8 Ora non era intenzione di Amalichia dar loro battaglia secondo i comandamenti del re; ma ecco, era sua intenzione ottenere il favore degli eserciti dei Lamaniti per potersi mettere alla loro testa, detronizzare il re e prendere possesso del regno.

 

Alma 47:9 Ed ecco, avvenne che fece sì che il suo esercito piantasse le tende nella valle che era presso il monte Antipa.

 

Alma 47:10 E avvenne che quando fu notte egli mandò un'ambasciata segreta sul monte Antipa, desiderando che il capo di coloro che stavano sul monte, il cui nome era Lehonti, scendesse ai piedi del monte, poiché desiderava parlargli.

 

Alma 47:11 E avvenne che quando Lehonti ricevette il messaggio, non osò scendere ai piedi del monte. E avvenne che Amalichia mandò di nuovo una seconda volta ad invitarlo a scendere. E avvenne che Lehonti non volle; ed egli mandò di nuovo, per la terza volta.

 

Alma 47:12 E avvenne che quando Amalichia si accorse che non poteva convincere Lehonti a scendere dal monte, salì lui sul monte, quasi sino al campo di Lehonti; e mandò per la quarta volta il suo messaggio a Lehonti, invitandolo a scendere e a portare con sé le sue guardie.

 

Alma 47:13 E avvenne che quando Lehonti fu sceso con le sue guardie fino ad Amalichia, Amalichia lo invitò a scendere con il suo esercito durante la notte e a circondare nel loro accampamento gli uomini sui quali il re gli aveva dato il comando; ed egli li avrebbe consegnati nelle mani di Lehonti, se questi avesse fatto lui (Amalichia) comandante in seconda dell'intero esercito.

 

Alma 47:14 E avvenne che Lehonti scese con i suoi uomini e circondò gli uomini di Amalichia, sicché prima che essi si svegliassero all'alba del giorno, erano circondati dagli eserciti di Lehonti.

 

Alma 47:15 E avvenne che quando videro di essere circondati supplicarono Amalichia di permettere che si unissero ai loro fratelli, per non venire distrutti. Ora, questo era proprio ciò che Amalichia desiderava.

 

Alma 47:16 E avvenne che egli consegnò i suoi uomini, contrariamente agli ordini del re. Ora questo era ciò che Amalichia desiderava, per poter realizzare i suoi disegni di detronizzare il re.

 

Alma 47:17 Ora, era uso fra i Lamaniti, se il loro comandante in capo veniva ucciso, nominare il comandante in seconda comandante supremo.

 

Alma 47:18 E avvenne che Amalichia fece sì che uno dei suoi servi somministrasse del veleno a piccole dosi a Lehonti, sicché egli morì.

 

Alma 47:19 Ora, quando Lehonti fu morto, i Lamaniti nominarono Amalichia loro capo e comandante supremo.

 

Alma 47:20 E avvenne che Amalichia marciò con i suoi eserciti (poiché aveva ottenuto ciò che desiderava) fino al paese di Nefi, alla città di Nefi, che era la città principale.

 

Alma 47:21 E il re uscì ad incontrarlo con le sue guardie, poiché supponeva che Amalichia avesse adempiuto ai suoi ordini e che Amalichia avesse radunato un così grande esercito per andare a combattere contro i Nefiti.

 

Alma 47:22 Ma ecco, quando il re uscì ad incontrarlo, Amalichia fece sì che i suoi servi andassero incontro al re. Ed essi andarono e si inchinarono dinanzi al re, come per fargli omaggio a motivo della sua grandezza.

 

Alma 47:23 E avvenne che il re stese la mano per rialzarli, come era d'uso fra i Lamaniti, in segno di pace, uso che avevano preso dai Nefiti.

 

Alma 47:24 E avvenne che quando ebbe alzato il primo da terra, ecco, questi pugnalò il re al cuore; ed egli cadde a terra.

 

Alma 47:25 Allora i servi del re fuggirono; e i servi di Amalichia levarono un grido, dicendo:

 

Alma 47:26 Ecco, i servi del re lo hanno pugnalato al cuore, ed egli è caduto, ed essi sono fuggiti; ecco, venite a vedere.

 

Alma 47:27 E avvenne che Amalichia comandò ai suoi eserciti di avanzare per vedere che cosa era accaduto al re; e quando furono giunti sul luogo ed ebbero trovato il re che giaceva nel suo sangue, Amalichia finse di essere adirato e disse: Chiunque amava il re vada a inseguire i suoi servi, affinché possano essere uccisi.

 

Alma 47:28 E avvenne che tutti coloro che amavano il re, quando udirono queste parole, andarono a inseguire i servi del re.

 

Alma 47:29 Ora, quando i servi del re videro un esercito che li inseguiva, si spaventarono di nuovo e fuggirono nel deserto; e vennero nel paese di Zarahemla e si unirono al popolo di Ammon.

 

Alma 47:30 E l'esercito che li inseguiva tornò indietro, dopo averli inseguiti invano; e così Amalichia, con la frode, si accattivò il cuore del popolo.

 

Alma 47:31 E avvenne che l'indomani egli entrò nella città di Nefi con i suoi eserciti e prese possesso della città.

 

Alma 47:32 Ed ora avvenne che la regina, quando ebbe udito che il re era stato ucciso -- poiché Amalichia aveva mandato un'ambasciata alla regina per informarla che il re era stato ucciso dai suoi servi, che egli li aveva inseguiti con il suo esercito, ma invano, e che essi erano riusciti a fuggire --

 

Alma 47:33 Perciò, quando la regina ebbe ricevuto questo messaggio, mandò a chiedere ad Amalichia che risparmiasse il popolo della città; e lo invitò anche a entrare da lei; e lo invitò anche a portare con sé dei testimoni per attestare riguardo alla morte del re.

 

Alma 47:34 E avvenne che Amalichia prese lo stesso servo che aveva ucciso il re, e tutti quelli che erano con lui, ed entrò dalla regina, nel luogo dove era seduta; e tutti portarono testimonianza dinanzi a lei che il re era stato ucciso dai suoi servi; e dissero anche: Sono fuggiti; non è questa una testimonianza contro di loro? E così soddisfecero la regina riguardo alla morte del re.

 

Alma 47:35 E avvenne che Amalichia cercò il favore della regina e se la prese in moglie; e così, con la frode e con l'aiuto dei suoi astuti servitori, ottenne il regno; sì, fu riconosciuto re dappertutto nel paese, fra tutto il popolo dei Lamaniti, che era composto dai Lamaniti, dai Lemueliti e dagli Ismaeliti e da tutti i dissidenti dei Nefiti, dal regno di Nefi fino al tempo presente.

 

Alma 47:36 Ora questi dissidenti, avendo la stessa istruzione e la stessa conoscenza dei Nefiti, sì, essendo stati istruiti nella stessa conoscenza del Signore, cionondimeno, è strano a dirsi, non molto dopo essersi separati, divennero più induriti e impenitenti, più selvaggi, malvagi e feroci dei Lamaniti --abbeverandosi delle tradizioni dei Lamaniti, cedendo all'indolenza e ad ogni sorta di lascivia; sì, dimenticando interamente il Signore loro Dio.

 

Alma Capitolo 48

 

Amalichia incita i Lamaniti contro i Nefiti -- Moroni prepara il suo popolo a difendere la causa dei Cristiani -- egli gioiva della libertà e dell'ubbidienza ed era un potente uomo di Dio. Circa 72 a.C.

 

Alma 48:1 ED ora avvenne che non appena Amalichia ebbe ottenuto il regno, cominciò ad aizzare il cuore dei Lamaniti contro il popolo di Nefi; sì, incaricò delle persone di parlare ai Lamaniti dalle loro torri contro i Nefiti.

 

Alma 48:2 E così aizzava il loro cuore contro i Nefiti, tanto che, nell'ultima parte del diciannovesimo anno del regno dei giudici, avendo realizzato sino a questo punto i suoi disegni, sì, essendo stato fatto re dei Lamaniti, cercò anche di regnare su tutto il paese e su tutti i popoli che erano nel paese, sui Nefiti come sui Lamaniti.

 

Alma 48:3 Perciò aveva realizzato i suoi disegni, poiché aveva indurito il cuore dei Lamaniti e accecato la loro mente, e li aveva aizzati all'ira, tanto che aveva radunato una numerosa armata per andare a combattere contro i Nefiti.

 

Alma 48:4 Poiché era deciso, per via della grandezza numerica del suo popolo, a sopraffare i Nefiti e a ridurli in schiavitù.

 

Alma 48:5 E così nominò capitani in capo degli Zoramiti, essendo questi più familiari con le forze dei Nefiti, con i loro rifugi e con i punti deboli delle loro città; perciò li nominò capitani in capo dei suoi eserciti.

 

Alma 48:6 E avvenne che essi levarono il campo e mossero verso il paese di Zarahemla, nel deserto.

 

Alma 48:7 Ora avvenne che, mentre Amalichia stava in tal modo ottenendo il potere mediante la frode e l'inganno, Moroni, d'altra parte, aveva preparato la mente del popolo a rimaner fedele al Signore loro Dio.

 

Alma 48:8 Sì, aveva rafforzato gli eserciti dei Nefiti ed eretto fortini e rifugi; innalzando attorno ad essi dei terrapieni per proteggere i suoi eserciti, ed erigendo pure tutt'attorno delle mura di pietra, attorno alle loro città e sulle frontiere delle loro terre; sì, tutt'attorno al paese.

 

Alma 48:9 E dispose il più gran numero di uomini nelle fortificazioni più deboli; e così egli fortificò e rafforzò il paese che era posseduto dai Nefiti.

 

Alma 48:10 E così egli si preparava a sostenere la loro libertà, le loro terre, le loro mogli, i loro figli e la loro pace, affinché potessero vivere nel Signore loro Dio ed affinché potessero mantenere quella che dai loro nemici era chiamata la causa dei Cristiani.

 

Alma 48:11 E Moroni era un uomo forte e potente; era un uomo di perfetto intendimento; sì, un uomo che non prendeva diletto a versare il sangue; un uomo la cui anima gioiva della libertà e dell'indipendenza del suo paese e dei suoi fratelli, dalla servitù e dalla schiavitù;

 

Alma 48:12 Sì, un uomo il cui cuore era gonfio di gratitudine verso il suo Dio per i molti privilegi e le molte benedizioni che egli aveva riversato sul suo popolo; un uomo che lavorava strenuamente per il bene e la sicurezza del suo popolo.

 

Alma 48:13 Sì, ed era un uomo fermo nella fede in Cristo, e aveva giurato solennemente di difendere il suo popolo, i suoi diritti, il suo paese, la sua religione persino a costo del suo sangue.

 

Alma 48:14 Ora, ai Nefiti era stato insegnato a difendersi contro i loro nemici, fino allo spargimento di sangue, se fosse necessario; sì, ed era stato insegnato loro a non recare mai offesa, sì, e a non levare mai la spada eccetto che contro un nemico, ed eccetto che per difendere la loro vita.

 

Alma 48:15 E questa era la loro fede che, agendo così, Dio li avrebbe fatti prosperare nel paese, o, in altre parole, se fossero stati fedeli nell'obbedire ai comandamenti di Dio, egli li avrebbe fatti prosperare nel paese; sì, li avrebbe avvertiti di fuggire o di prepararsi alla guerra, secondo il pericolo;

 

Alma 48:16 Ed anche che Dio avrebbe reso loro noto dove avrebbero dovuto andare per difendersi contro i loro nemici; e, così facendo, il Signore li avrebbe liberati; e tale era la fede di Moroni, e il suo cuore se ne gloriava; "non nello spargimento di sangue ma nel fare il bene, nel preservare il suo popolo, sì, nell'obbedire ai comandamenti di Dio, sì, e nel resistere all'iniquità.

 

Alma 48:17 Sì, in verità, in verità io vi dico, se tutti gli uomini fossero stati, fossero ora o saranno mai in futuro simili a Moroni, ecco, i poteri stessi dell'inferno sarebbero stati scossi per sempre; sì, il diavolo non avrebbe mai potere sul cuore dei figlioli degli uomini.

 

Alma 48:18 Ecco, egli era un uomo simile ad Ammon, figlio di Mosia, sì, ed anche agli altri figli di Mosia, sì, ed anche come Alma e i suoi figli; poiché erano tutti uomini di Dio.




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