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Методические указания 19 страница




 

Alma 57:34 Ed ecco, dopo che furono fuggiti senza che potessimo raggiungerli, ci mettemmo rapidamente in marcia verso la città di Cumeni; ed ecco, arrivammo giusto in tempo per aiutare i nostri fratelli a difendere la città.

 

Alma 57:35 Ed ecco, siamo di nuovo liberati dalle mani dei nostri nemici. E benedetto sia il nome del nostro Dio; poiché ecco, è lui che ci ha liberato; sì, che ha compiuto per noi questa grande cosa.

 

Alma 57:36 Ora avvenne che quando io, Helaman, ebbi udite queste parole di Gid, fui riempito di un'immensa gioia a motivo della bontà di Dio nel preservarci, cosicché non avessimo tutti a perire; sì, e io confido che le anime di coloro che sono stati uccisi siano entrate nel riposo del loro Dio.

 

Alma Capitolo 58

 

Helaman, Gid e Teomner prendono la città di Manti mediante uno stratagemma -- I Lamaniti si ritirano -- I figli del popolo di Ammon sono protetti mentre resistono in difesa della loro libertà e della loro fede. Circa 63-62 a.C.

 

Alma 58:1 ED ecco, ora avvenne che il nostro prossimo obiettivo era conquistare la città di Manti; ma ecco, non v'era alcun modo di farli uscire fuori dalla città con le nostre piccole schiere. Poiché ecco, essi si ricordavano di quanto avevamo già fatto; perciò non potevamo attirarli lontano dalle loro piazzeforti.

 

Alma 58:2 Ed erano talmente più numerosi del nostro esercito che non osavamo avanzare e attaccarli nelle loro piazzeforti.

 

Alma 58:3 Sì, e divenne opportuno che impiegassimo i nostri uomini per tenere quelle parti del paese che avevamo riguadagnato come nostro possesso; divenne dunque necessario aspettare per vedere se potevamo ricevere maggiori rinforzi dal paese di Zarahemla, e anche un nuovo rifornimento di provviste.

 

Alma 58:4 E avvenne che mandai così un'ambasciata al governatore del nostro paese, per informarlo della situazione del nostro popolo. E avvenne che aspettammo di ricevere provviste e rinforzi dal paese di Zarahemla.

 

Alma 58:5 Ma ecco, ciò ci fu di ben poco profitto; poiché anche i Lamaniti ricevevano di giorno in giorno grandi rinforzi e anche molte provviste; e tali erano le nostre condizioni in tal periodo.

 

Alma 58:6 E i Lamaniti di tanto in tanto facevano delle sortite contro di noi, col proposito di distruggerci con stratagemmi; nondimeno non potevamo venire a combattimento con loro, a causa dei loro rifugi e delle loro piazzeforti.

 

Alma 58:7 E avvenne che aspettammo in queste difficili condizioni per lo spazio di molti mesi, finché fummo sul punto di morire per mancanza di cibo.

 

Alma 58:8 Ma avvenne che ricevemmo del cibo che era scortato da un esercito di duemila uomini per assisterci. E questa è tutta l'assistenza che ricevemmo, per difendere noi stessi e il nostro paese dal cadere in mano dei nostri nemici, sì, per lottare con un nemico innumerevole.

 

Alma 58:9 Ed ora, il motivo delle nostre difficoltà, ossia il motivo per cui non ci mandavano maggiori rinforzi, non lo sapevamo; perciò eravamo addolorati e anche pieni di timore che i giudizi di Dio stessero senz'altro per cadere sul nostro paese, per la nostra sconfitta e completa distruzione.

 

Alma 58:10 Riversammo dunque la nostra anima in preghiera a Dio, affinché ci rafforzasse e ci liberasse dalle mani dei nostri nemici, sì, e ci desse anche forza per poter conservare le nostre città, le nostre terre e i nostri possedimenti per il sostegno del nostro popolo.

 

Alma 58:11 Sì, e avvenne che il Signore nostro Dio ci visitò con la certezza che ci avrebbe liberati; sì, tanto che comunicò pace alla nostra anima e ci accordò una grande fede, e fece sì che sperassimo nella nostra liberazione in lui.

 

Alma 58:12 E noi prendemmo coraggio, con le piccole forze che avevamo ricevute, ed eravamo fermi nella determinazione di conquistare il nostro nemico e di mantenere le nostre terre, i nostri possedimenti, le nostre mogli, i nostri figli e la causa della nostra libertà.

 

Alma 58:13 E così avanzammo con tutta la nostra forza contro i Lamaniti che erano nella città di Manti; e piantammo le tende dalla parte del deserto che era vicino alla città.

 

Alma 58:14 E avvenne che l'indomani, quando i Lamaniti videro che eravamo sui confini presso il deserto che era vicino alla città, mandarono le loro spie tutt'attorno a noi per scoprire il numero e la forza del nostro esercito.

 

Alma 58:15 E avvenne che quando videro che non eravamo forti, secondo il nostro numero, e temendo che li tagliassimo fuori dai rifornimenti se non fossero usciti a combattere contro di noi e ad ucciderci, e supponendo anche di poterci facilmente distruggere con le loro numerose schiere, iniziarono dunque a far preparativi per uscire a combattere contro di noi.

 

Alma 58:16 E quando vedemmo che stavano facendo preparativi per uscire contro di noi, ecco, feci nascondere Gid con un piccolo numero di uomini nel deserto, e feci pure nascondere nel deserto anche Teomner e un piccolo numero di uomini.

 

Alma 58:17 Ora, Gid e i suoi uomini erano a destra e gli altri a sinistra; e quando si furono così nascosti, ecco, io rimasi con il rimanente del mio esercito nello stesso luogo dove avevamo prima piantato le tende nell'attesa che i Lamaniti uscissero a combattere.

 

Alma 58:18 E avvenne che i Lamaniti uscirono contro di noi con il loro numeroso esercito. E quando furono venuti ed erano sul punto di piombare su di noi con la spada, feci sì che i miei uomini, quelli ch'erano con me, si ritirassero nel deserto.

 

Alma 58:19 E avvenne che i Lamaniti ci inseguirono con grande rapidità, poiché desideravano grandemente raggiungerci per poterci uccidere; essi dunque ci inseguirono nel deserto; e noi passammo proprio in mezzo fra Gid e Teomner, tanto che essi non vennero scoperti dai Lamaniti.

 

Alma 58:20 E avvenne che quando i Lamaniti furono passati oltre, ossia quando l'esercito fu passato oltre, Gid e Teomner sorsero dai loro nascondigli e tagliarono fuori le spie dei Lamaniti, affinché non tornassero alla città.

 

Alma 58:21 E avvenne che quando le ebbero tagliate fuori, corsero alla città e piombarono sulle guardie che erano state lasciate a custodire la città, tanto che le uccisero e presero possesso della città.

 

Alma 58:22 Ora, ciò fu fatto perché i Lamaniti avevano permesso che tutto il loro esercito, salvo poche guardie soltanto, fosse condotto via nel deserto.

 

Alma 58:23 E avvenne che in questo modo Gid e Teomner avevano ottenuto il possesso delle loro piazzeforti. E avvenne che noi, dopo aver molto viaggiato nel deserto, ci dirigemmo verso il paese di Zarahemla.

 

Alma 58:24 E quando i Lamaniti videro che stavano marciando verso il paese di Zarahemla, furono spaventatissimi, temendo che vi fosse un piano progettato per condurli alla distruzione; perciò cominciarono a ritirarsi di nuovo nel deserto, sì, per la stessa via per la quale erano venuti.

 

Alma 58:25 Ed ecco, era notte e piantarono le loro tende, poiché i comandanti in capo dei Lamaniti supponevano che i Nefiti fossero stanchi a causa della marcia; e pensando di aver cacciato tutto il loro esercito, non si dettero pensiero della città di Manti.

 

Alma 58:26 Ora avvenne che, quando fu notte, io non feci dormire i miei uomini e li feci marciare innanzi, per un'altra strada, verso il paese di Manti.

 

Alma 58:27 E a motivo di questa nostra marcia notturna, ecco, all'indomani eravamo oltre i Lamaniti, tanto che arrivammo prima di loro alla città di Manti.

 

Alma 58:28 E così avvenne che mediante questo stratagemma ci impossessammo della città di Manti senza spargimento di sangue.

 

Alma 58:29 E avvenne che quando gli eserciti dei Lamaniti arrivarono presso la città e videro che eravamo pronti ad affrontarli, furono grandemente attoniti e presi da grande timore, tanto che fuggirono nel deserto.

 

Alma 58:30 Sì, e avvenne che gli eserciti dei Lamaniti fuggirono da tutta questa parte del paese. Ma ecco, hanno portato con loro, fuori dal paese, molte donne e bambini.

 

Alma 58:31 E quelle città che erano state prese dai Lamaniti sono oggi tutte in nostro possesso; e i nostri padri, le nostre donne e i nostri figli stanno tornando alle loro case; tutti eccetto quelli che sono stati presi prigionieri e portati via dai Lamaniti.

 

Alma 58:32 Ma, ecco, i nostri eserciti sono insufficienti per tenere un così gran numero di città e così grandi possedimenti.

 

Alma 58:33 Ma ecco, confidiamo nel nostro Dio, che ci ha dato vittoria su quelle terre, tanto che abbiamo potuto rioccupare le città e le terre che erano nostre.

 

Alma 58:34 Ora, noi non conosciamo il motivo per cui il governo non ci accorda maggiori rinforzi; neppure gli uomini che sono saliti a noi sanno perché non abbiamo ricevuto più grandi rinforzi.

 

Alma 58:35 Ecco, non sappiamo nulla tranne che non avete avuto successo e che avete ritirato le vostre forze in quella parte dei paese; se così è, non desideriamo mormorare.

 

Alma 58:36 E se non è così, ecco, temiamo che vi sia qualche fazione in seno al governo, perché non manda un maggior numero di uomini ad aiutarci; poiché sappiamo che sono più numerosi di quelli che ci hanno mandato.

 

Alma 58:37 Ma ecco, non importa confidiamo che Dio ci libererà, nonostante la debolezza dei nostri eserciti; sì, e ci libererà dalle mani dei nostri nemici.

 

Alma 58:38 Ecco, questo è il ventinovesimo anno, verso la fine, e siamo in possesso delle nostre terre; e i Lamaniti sono fuggiti al paese di Nefi.

 

Alma 58:39 E quei figli del popolo di Ammon, di cui ho parlato con tanta lode, sono con me nella città di Manti; e il Signore li ha sostenuti e preservati dal cadere di spada, tanto che non una sola anima è stata uccisa.

 

Alma 58:40 Ma ecco, hanno ricevuto molte ferite; nondimeno persistono in quella libertà con la quale Dio li ha resi liberi; e sono rigorosi nel ricordarsi di giorno in giorno del Signore loro Dio; sì, prestano attenzione a rispettare i suoi statuti, i suoi giudizi e i suoi comandamenti continuamente; e la loro fede nelle profezie riguardo alle cose a venire è forte.

 

Alma 58:41 Ed ora, diletto fratello mio Moroni, possa il Signore nostro Dio, che ci ha redenti e resi liberi, conservarti continuamente in sua presenza; sì, e possa egli favorire questo popolo, cosicché possiate avere successo nell'ottenere il possesso di tutto quello che i Lamaniti ci hanno tolto, che era per nostro sostegno. Ed ora, ecco, chiudo la mia epistola. Sono Helaman, il figlio di Alma.

 

Alma Capitolo 59

 

Moroni chiede a Pahoran di rafforzare l'esercito di Helaman - I Lamaniti prendono la città di Nefiha -- Moroni si adira contro il governo. Circa 62 a.C.

 

Alma 59:1 ORA avvenne, nel trentesimo anno del regno dei giudici sul popolo di Nefi, che Moroni, dopo aver ricevuto e aver letto l’epistola di Helaman, fu immensamente felice per il bene, sì, per l'immenso successo ottenuto da Helaman nel riconquistare le terre ch'erano state perdute.

 

Alma 59:2 Sì, e lo rese noto a tutto il suo popolo, in tutto il paese circostante alla zona in cui si trovava, affinché essi pure potessero gioire.

 

Alma 59:3 E avvenne che mandò immediatamente un'epistola a Pahoran, chiedendogli di far radunare degli uomini per rafforzare Helaman ossia gli eserciti di Helaman, tanto ch'egli potesse con facilità tenere quella parte del paese che così miracolosamente era stata portata alla prosperità con la riconquista.

 

Alma 59:4 E avvenne che quando Moroni ebbe mandato questa epistola al paese di Zarahemla, iniziò di nuovo a fare un piano per poter conquistare il resto dei possedimenti e delle città che i Lamaniti avevano loro tolte.

 

Alma 59:5 E avvenne che mentre Moroni stava così facendo preparativi per andare a combattere contro i Lamaniti, ecco, il popolo di Nefiha, che si era radunato dalla città di Moroni, dalla città di Lehi e dalla città di Morianton, fu attaccato dai Lamaniti.

 

Alma 59:6 Sì, erano giunti anche quelli che erano stati costretti a fuggire dal paese di Manti e dal paese circostante, e si erano uniti ai Lamaniti in quella parte del paese.

 

Alma 59:7 E così, essendo numerosissimi, sì, e ricevendo rinforzi di giorno in giorno, su comando di Ammoron vennero contro il popolo di Nefiha e cominciarono a ucciderli, facendone grandissima strage.

 

Alma 59:8 E i loro eserciti erano così numerosi che il rimanente del popolo di Nefiha fu obbligato a fuggire dinanzi a loro, e venne ad unirsi all'esercito di Moroni.

 

Alma 59:9 Ed ora, siccome Moroni aveva pensato che degli uomini fossero stati inviati alla città di Nefiha per aiutare il popolo a tenere quella città, e sapendo come sia più facile impedire ad una città di cadere nelle mani dei Lamaniti che riprenderla loro; pensò che essi avrebbero potuto facilmente tenere la città.

 

Alma 59:10 Egli perciò trattenne tutte le sue forze per tenere le località che aveva riconquistate.

 

Alma 59:11 Ed ora, quando Moroni vide che la città di Nefiha era stata perduta, fu estremamente addolorato, e cominciò a chiedersi se a causa della malvagità del popolo non sarebbero caduti nelle mani dei loro fratelli.

 

Alma 59:12 Ora, così stavano le cose per tutti i suoi comandanti in capo. Essi dubitavano e si stupivano pure a causa della malvagità del popolo, e ciò a causa del successo dei Lamaniti su di loro.

 

Alma 59:13 E avvenne che Moroni si irritò con il governo, a causa della sua indifferenza riguardo alla libertà del loro paese.

 

Alma Capitolo 60

 

Moroni si lamenta con Pahoran della negligenza del governo nei confronti degli eserciti -- Il Signore permette che i giusti siano uccisi -- I Nefiti devono usare tutto il loro potere e tutti i loro mezzi per liberarsi dai loro nemici -- Moroni minaccia di combattere contro il governo a meno che ai suoi eserciti non venga fornito un aiuto. Circa 62 a.C.

 

Alma 60:1 E AVVENNE che egli scrisse di nuovo al governatore del paese, che era Pahoran, e queste sono le parole che scrisse, dicendo: Ecco, indirizzo la mia epistola a Pahoran, che è il giudice supremo e il governatore del paese, nella città di Zarahemla, ed anche a tutti coloro che sono stati scelti da questo popolo per governare e per dirigere gli affari di questa guerra.

 

Alma 60:2 Poiché ecco, ho qualcosa da dirvi a mo' di condanna; poiché ecco, voi stessi sapete di essere stati nominati per raccogliere uomini, per armarli di spade, di scimitarre e di ogni sorta d'armi da guerra d'ogni specie e per mandarli contro i Lamaniti in qualsiasi parte essi venissero nella nostra terra.

 

Alma 60:3 Ed ora ecco, vi dico che io, e anche i miei uomini ed Helaman pure e i suoi uomini, abbiamo sofferto enormi sofferenze, sì, la fame, la sete, la fatica e afflizioni di ogni specie.

 

Alma 60:4 Ma ecco, se questo fosse tutto ciò che abbiamo sofferto, non mormoreremmo né ci lamenteremmo.

 

Alma 60:5 Ma ecco, grande è stata la strage fra il nostro popolo; sì, migliaia son caduti per la spada, mentre avrebbe potuto essere altrimenti se aveste inviato rinforzi e soccorsi sufficienti ai nostri eserciti. Sì, grande è stata la vostra negligenza verso di noi.

 

Alma 60:6 Ed ora ecco, noi desideriamo sapere il motivo di questa estrema negligenza; sì, desideriamo conoscere il motivo della vostra indifferenza.

 

Alma 60:7 Potete voi pensare di star seduti sul vostro trono in uno stato di indifferente torpore, mentre i vostri nemici spargono opere di morte attorno a voi? Sì, mentre ammazzano migliaia dei vostri fratelli?

 

Alma 60:8 Sì, proprio coloro che guardavano a voi per aver protezione, sì, che vi hanno messo in una posizione in cui li avreste potuti soccorrere; sì, avreste potuto mandar loro degli eserciti per rafforzarli, e avreste salvato migliaia di loro dal cadere di spada.

 

Alma 60:9 Ma ecco, ciò non è tutto: avete rifiutato loro le vostre provviste, tanto che molti hanno combattuto e versato il loro sangue a motivo del grande desiderio che avevano per il benessere di questo popolo; sì, e hanno fatto questo mentre stavano per morire di fame a causa della vostra estrema negligenza verso di loro.

 

Alma 60:10 Ed ora, miei diletti fratelli poiché dovreste essermi diletti; sì, ed avreste dovuto muovervi più diligentemente per il bene e la libertà di questo popolo; ma ecco, lo avete abbandonato, tanto che il sangue di migliaia ricadrà sulle vostre teste per essere vendicato; sì, poiché tutte le loro grida e tutte le loro sofferenze sono note a Dio -

 

Alma 60:11 Ecco, potreste supporre di poter sedere sui vostri troni e a motivo dell'immensa bontà di Dio star senza far nulla, e che egli vi libererà? Ecco, se lo avete supposto, avete supposto invano.

 

Alma 60:12 Poiché così tanti vostri fratelli sono stati uccisi, supponete sia stato a causa della loro malvagità? Io vi dico: se lo avete supposto, avete supposto invano; poiché vi dico che ve ne sono molti che sono caduti per la spada, ed ecco, ciò è a vostra condanna;

 

Alma 60:13 Poiché il Signore permette che i giusti siano uccisi affinché la sua giustizia e i suoi giudizi possano cadere sui malvagi; perciò non dovete supporre che i giusti siano perduti perché sono stati uccisi; ma ecco, essi entrano nel riposo del Signore loro Dio.

 

Alma 60:14 Ed ora ecco, vi dico, io temo grandemente che i giudizi di Dio cadano su questo popolo per la sua estrema indolenza, sì, e per l'indolenza del nostro governo e per la sua estrema negligenza verso i loro fratelli, sì, verso quelli che sono stati uccisi.

 

Alma 60:15 Poiché se non fosse stato per la malvagità, che è cominciata prima ai nostri vertici, avremmo potuto resistere ai nostri nemici, cosicché non avrebbero avuto potere su di noi.

 

Alma 60:16 Sì, se non fosse stato per la guerra che scoppiò tra di noi; sì, se non fosse stato per quegli uomini del re, che hanno causato un così grande spargimento di sangue fra noi; sì, al tempo in cui lottavamo tra di noi, se avessimo unito le nostre forze come abbiamo fatto finora; sì, se non fosse stato per il desiderio di potere e d'autorità che avevano quegli uomini del re su di noi; se fossero stati fedeli alla causa della libertà e si fossero uniti a noi e fossero andati contro i nostri nemici, invece di alzare la spada contro di noi, il che fu causa di un sì grande spargimento di sangue fra noi; sì, se fossimo andati contro di loro nella forza del Signore, avremmo disperso i nostri nemici, poiché ciò sarebbe stato compiuto in adempimento delle sue parole.

 

Alma 60:17 Ma ecco, ora i Lamaniti ci attaccano, prendendo possesso delle nostre terre e ammazzando la nostra gente con la spada, sì, le nostre donne e i nostri figli, e li traggono schiavi facendo loro patire ogni sorta di afflizioni, e ciò a causa della grande malvagità di coloro che cercano potere e autorità, sì, proprio quegli uomini del re!

 

Alma 60:18 Ma perché dovrei dilungarmi su questo argomento? Poiché non sappiamo se anche voi aspirate all'autorità. Non sappiamo se voi pure siete traditori della vostra patria.

 

Alma 60:19 O ci avete abbandonato perché siete nel cuore del paese e siete circondati dalla sicurezza, cosicché non ci avete fatto mandare del cibo e anche degli uomini per rafforzare i nostri eserciti?

 

Alma 60:20 Avete dimenticato i comandamenti del Signore vostro Dio? Sì, avete dimenticato la schiavitù dei nostri padri? Avete dimenticato le molte volte in cui siamo stati liberati dalle mani dei nostri nemici?

 

Alma 60:21 O supponete che il Signore ci libererà ancora, mentre sediamo sul nostro trono e non facciamo uso dei mezzi che il Signore ci ha forniti?

 

Alma 60:22 Sì, siederete voi in ozio, mentre siete circondati da migliaia, sì, e decine di migliaia che pure siedono in ozio, mentre tutt'attorno vi sono migliaia, sui confini del paese, che stanno cadendo per la spada, sì, feriti e sanguinanti?

 

Alma 60:23 Supponete che Dio vi considererà innocenti, mentre sedete tranquilli a guardare queste cose? Ecco, io vi dico: no. Ora vorrei che ricordaste che Dio ha detto che prima dovrà essere nettato l'interno del vaso, e poi del vaso verrà nettato anche l'esterno.

 

Alma 60:24 Ed ora, salvo che vi pentiate di quello che avete fatto e cominciate ad alzarvi e ad agire, e ci mandiate cibo ed uomini, e ad Helaman pure, affinché possa dar soccorso a quelle parti del paese che ha ripreso, e affinché possiamo riconquistare il resto dei nostri possedimenti in queste regioni, ecco, sarà opportuno che non lottiamo più con i Lamaniti finché non abbiamo prima nettato l'interno del nostro vaso, sì, perfino il grande capo del governo.

 

Alma 60:25 E salvo che diate seguito alla mia lettera, vi facciate vivi, e mi dimostriate un vero spirito di libertà, vi sforziate di rafforzare e fortificare i nostri eserciti e accordiate loro del cibo per mantenersi, ecco, io lascerò una parte dei miei uomini liberi per tenere questa parte del nostro paese, e lascerò su di loro la forza e le benedizioni di Dio, affinché nessun altro potere possa operare su di loro -

 

Alma 60:26 E ciò a motivo della loro immensa fede e della loro pazienza nelle tribolazioni -

 

Alma 60:27 E verrò a voi, e se c'è qualcuno fra voi che ha desiderio di libertà, sì, se sarà rimasta anche una sola scintilla di libertà, io provocherò fra voi delle insurrezioni, fino a che coloro che hanno il desiderio di usurpare il potere e l'autorità siano eliminati.

 

Alma 60:28 Sì, ecco, io non temo il vostro potere né la vostra autorità, ma è il mio Dio che temo; ed è conforme ai suoi comandamenti che io impugni la spada per difendere la causa della mia patria; ed è per la vostra iniquità che abbiamo sofferto tante perdite.

 

Alma 60:29 Ecco, è tempo, sì, è alla porta il tempo in cui, salvo che vi muoviate in difesa del vostro paese e dei vostri piccoli, la spada della giustizia sarà sospesa su di voi; sì, e cadrà su di voi e vi colpirà fino alla vostra completa distruzione.

 

Alma 60:30 Ecco, io attendo aiuto da voi; e a meno che non ci forniate soccorso, ecco, verrò da voi, nel paese di Zarahemla e vi colpirò con la spada, tanto che non avrete più il potere di impedire il progresso di questo popolo nella causa della nostra libertà.

 

Alma 60:31 Poiché ecco, il Signore non permetterà che viviate e vi rafforziate nelle vostre iniquità per distruggere il suo popolo giusto.

 

Alma 60:32 Ecco, potete supporre che il Signore risparmierà voi ed uscirà in giudizio contro i Lamaniti, quando il loro odio è causato dalle tradizioni dei loro padri, sì, ed è stato raddoppiato da coloro che erano dissidenti fra noi, mentre la vostra iniquità è causata dal vostro amore per la gloria e per le cose vane del mondo?

 

Alma 60:33 Voi sapete che trasgredite alle leggi di Dio, e sapete che le calpestate sotto i piedi. Ecco, il Signore mi ha detto: Se coloro che avete nominato vostri governatori non si pentono dei loro peccati e delle loro iniquità, voi salirete a combattere contro di loro.

 

Alma 60:34 Ed ora ecco, io, Moroni, sono vincolato, secondo l'alleanza che ho stipulato di obbedire ai comandamenti di Dio. Vorrei dunque che vi atteneste alla parola di Dio e mi mandaste rapidamente dei rifornimenti e degli uomini, ed anche a Helaman.

 

Alma 60:35 Ed ecco, se non lo farete, verrò a voi prontamente; poiché ecco, Dio non permetterà che noi moriamo di fame; perciò ci darà del vostro cibo, anche se ciò si dovrà fare con la spada. Ora, vedete di adempiere alla parola di Dio.

 

Alma 60:36 Ecco, io sono Moroni, vostro comandante in capo. Non cerco il potere, se non per abbatterlo. Non cerco gli onori del mondo, ma la gloria del mio Dio e la libertà e il benessere della mia patria. E così concludo la mia epistola.

 

Alma Capitolo 61

 

Pahoran racconta a Moroni dell'insurrezione e della ribellione contro il governo -- Gli uomini del re prendono Zarahemla e fanno lega con i Lamaniti -- Pahoran chiede aiuto militare contro i ribelli. Circa 62 a.C.

 

Alma 61:1 Ecco, ora avvenne che, poco dopo che ebbe inviato la sua epistola al governatore in capo, Moroni ricevette un'epistola da Pahoran, governatore in capo. E queste sono le parole che ricevette:

 

Alma 61:2 Io, Pahoran, che sono il governatore in capo di questo paese, mando queste parole a Moroni, comandante in capo dell'esercito. Ecco, io ti dico, Moroni, che non gioisco delle vostre grandi afflizioni, sì, esse addolorano la mia anima.

 

Alma 61:3 Ma ecco, vi son di quelli che gioiscono delle vostre afflizioni, sì, tanto che si sono ribellati contro di me e anche contro quelli del mio popolo che sono uomini liberi; sì, e coloro che si sono ribellati sono assai numerosi.

 

Alma 61:4 E son quelli che hanno cercato di togliermi il seggio del giudizio che sono stati causa di questa grande iniquità; poiché hanno usato grandi lusinghe ed hanno distolto i cuori di molte persone, il che sarà causa di gravi afflizioni fra di noi; essi hanno trattenuto i nostri rifornimenti ed hanno spaventato i nostri uomini liberi, cosicché non sono venuti a voi.

 

Alma 61:5 Ed ecco, mi hanno cacciato dinanzi a loro, e sono fuggito nella terra di Gedeone con tutti gli uomini che mi è stato possibile raccogliere.

 

Alma 61:6 Ed ecco, ho inviato un proclama ovunque in questa parte del paese; ed ecco, si stanno aggregando a noi giornalmente, con le loro armi, in difesa del loro paese e della loro libertà e per vendicare i nostri torti.

 

Alma 61:7 E sono venuti da noi, tanto da sfidare quelli che si son ribellati contro di noi, sì, tanto che questi ci temono e non osano uscire a combattere contro di noi.

 

Alma 61:8 Essi si sono impadroniti del paese, ossia della città, di Zarahemla; hanno nominato un re su di loro, ed egli ha scritto al re dei Lamaniti e ha stretto alleanza con lui; in base all'alleanza ha accondisceso a tenere la città di Zarahemla cosa che egli suppone metterà in grado i Lamaniti di conquistare il resto del paese; ed egli sarà insediato re di questo popolo, quando esso sarà sottomesso ai Lamaniti.

 

Alma 61:9 Ed ora, nella tua epistola mi hai censurato, ma non importa; non sono in collera, ma gioisco per la grandezza del tuo cuore. Io, Pahoran, non cerco il potere, salvo soltanto il mantenere il mio seggio del giudizio, per poter preservare i diritti e la libertà del mio popolo. La mia anima persiste in quella libertà nella quale Dio ci ha resi liberi.




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