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Scena terza





Alcuni soldati trascinano sul proscenio Guglielmo ed il figlio, che hanno osservati tra la folla, e detti.

RODOLFO
(a Guglielmo)
Inchinati, superbo.

GUGLIELMO
Nella fiacchezza sua se puoi tu, armato,
Un popolo avvilir, me no, che sprezzo
Qualunque legge che a viltà mi spinge.

RODOLFO
Miserabile!

SVIZZERI
(Oh qual funesto ardire!
Per lui temer dobbiamo!)

RODOLFO
(a Gessler)
Avvi chi tenta
Infranger le tue leggi.

GESSLER
Qual è,
qual è l'audace?

RODOLFO
È al tuo cospetto.

GUGLIELMO
Il tuo poter rispetto,
Venero le tue leggi... e non pertanto
Il capo io piego innanzi a Dio soltanto...

GESSLER
Cedi, obbedisci, o trema.
La mia voce, i tuoi rischi
Ti minacciano insiem. Mira quest'armi,
Osserva que' soldati.

GUGLIELMO
Io t'odo, io vedo,
E non t'intendo ancora.

GESSLER
Lo schiavo ch'è ribelle al suo signore,
Non freme in preveder la propria sorte?

GUGLIELMO
E qui sarei, ov'io temessi morte?

RODOLFO
Quest'ardire, signor, me lo palesa:
Egli è Guglielmo Tell, è quell'iniquo
Che Leutoldo sottrasse all'ira tua.

GESSLER
S'arresti, olà!

SOLDATI
Gli è quello
L'arcier temuto tanto,
L'ardito remator.

GESSLER
Per lui non v'ha pietade;
Ei cadde in poter mio.

GUGLIELMO
L'ultimo almen foss'io
Scherno del tuo furor.

GESSLER
Quel fasto m'offende,
Furente mi rende.
Dal fulmin colpito
Piegar ti vedrò.

RODOLFO
Dal fulmin colpito
Domato il vedrò.
Andiam, si disarmi,
Fuggire non può.

GUGLIELMO
(Oh perfida sorte!
Diletto mio figlio,
T'invola al periglio,
E lieto morrò.)

JEMMY
(Quel fulmin che pende
Felice mi rende
Se teco colpito
Morire potrò.)

Vien tolta la balestra e la faretra a Guglielmo.

GUGLIELMO
(a Jemmy di nascosto)
(Corri alla madre, e fa' che tosto incenda
De' nostri monti sull'estrema cima
La fiamma che segnale a' tre Cantoni
Sia di battaglia.)

GESSLER
(a Jemmy che s'allontana)
Arresta!
(La loro tenerezza
La mia vendetta infiamma.)
(a Guglielmo)
A me rispondi.
E questo il figlio tuo?

GUGLIELMO
Il solo.

GESSLER
(scendendo dal palco)
Ebben, salvarlo vuoi?

GUGLIELMO
Salvarlo!
Qual è il suo fallo mai?

GESSLER
L'esserti figlio,
Il tuo parlar, l'incauto orgoglio tuo.

GUGLIELMO
Io solo, io sol t'offesi:
Me solo punir dêi.

GESSLER
(distaccando un pomo da un albero)
Del suo perdono or tu l'arbitro sei.
Siccome abile arciero
Ti tiene ognun de' tuoi,
Sul capo di tuo figlio
Pongasi questo pomo, e tu col dardo
Involarglielo dêi sotto il mio sguardo.

GUGLIELMO
Che chiedi mai!

GESSLER
Lo voglio.

GUGLIELMO
Qual orribile decreto!
Sul figlio mio!.. mi perdo!..
E tu, crudel, puoi comandarlo? Ah! mai...
Troppo grande è il delitto.

GESSLER
Obbedisci!

GUGLIELMO
Ma tu figli non hai?
V'è un Dio, Gessler...

GESSLER
Obbedisci!

GUGLIELMO
Egli n'ascolta...

GESSLER
Assai
Dicesti; cedi alfin.

GUGLIELMO
Non posso.

GESSLER
(ai soldati)
Pera,
Pera il suo figlio.

GUGLIELMO
Ah! no... terribil legge!
Gessler, di me trionfi,
Una viltà m'impone
La vita di mio figlio:
Gessler, innanzi a te mi prostro.

GESSLER
(deridendo Guglielmo con sarcasmo)
Ecco l'arcier temuto,
L'ardito remator. La tema il vince,
Lo abbatte un detto.

GUGLIELMO
Ah! questo avvilimento
È giusto e mi punisci a dritto.

JEMMY
Ah! padre,
Pensa alla tua destrezza!

GUGLIELMO
Temo il troppo amor mio.

JEMMY
Dammi la mano,
Posala sul mio cor,
Senti: di tema no, batte d'amor.

GUGLIELMO
Ti benedico figlio mio, piangendo,
E il prisco ardir sul petto tuo riprendo.
La calma del tuo core
Ritorna a me vigore.
(Affetti miei, tacete.)
A me l'armi porgete.
Io son Guglielmo Tell.

Gli vien restituita la balestra e la faretra che vuota per terra; sceglie uno strale e ne cela un altro sotto la veste.

GESSLER
S'annodi il figlio suo.

JEMMY
Annodarmi! che ingiuria! Ah! no, che almeno
Libero io mora. Espongo
Senza tremare il capo al colpo orrendo,
E senza impallidir fermo l'attendo.

SVIZZERI
(Ah! nemmeno l'innocenza
Può calmar la sua vendetta!)

JEMMY
Coraggio, padre mio!

GUGLIELMO
Alla sua voce, dalla man mi cadono
Quest'armi abbominate,
E le luci ho di pianto ottenebrate.
Mio figlio! ch'io t'abbracci
Un'altra volta ancora.

Al cenno di Gessler, Jemmy ritorna presso Guglielmo.

Resta immobile, e vêr la terra inchina
Un ginocchio a pregar. Invoca Iddio,
Ché, sol per suo favore,
Al sen tornar potrai del genitore.
Così riman col guardo fiso al ciel.
Tu per amore vacillar potresti
Vedendo contro te lanciar l'acuto stral,
Un moto sol potrebbe
La vita a noi costar.
Jemmy, pensa a tua madre.
Ella ci attende insiem.

Vien posto il pomo sul capo di Jemmy ch'è tornato in fretta al suo posto; Guglielmo con torbidi sguardi scorre intorno la piazza; guarda Gessler e porta la mano dove ha celato il secondo strale; prende la mira, scocca e coglie il pomo.

SVIZZERI
Vittoria!

JEMMY
Oh, padre!

SVIZZERI
Sua vita è salva.

GUGLIELMO
Ciel!

GESSLER
Il pomo colse, oh rabbia!

SVIZZERI
Dal capo glielo tolse.
Guglielmo trionfò.

GESSLER
Oh furor!

SVIZZERI
Grazie, o Ciel!

JEMMY
Ei mi salvò la vita,
Un padre potea mai spegnere il figlio?

GUGLIELMO
Io più non reggo... io mi sostengo appena...
Sei tu, mio caro figlio?
Io soccombo alla gioia!
(sviene abbracciando il figlio, e gli cade lo strale che aveva nascosto)

JEMMY
Ah! soccorrete il padre.

GESSLER
(Ei sfugge all'ira mia...)
(osservando il dardo caduto)
Che vedo!

GUGLIELMO
Oh cielo! il sol mio ben salvai.

GESSLER
Quel dardo a che?

GUGLIELMO
Per te, s'egli era estinto.

GESSLER
Trema!

GUGLIELMO
Io tremar?

GESSLER
Sia di catene avvinto.

I soldati eseguiscono.




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Дата добавления: 2015-07-02; Просмотров: 268; Нарушение авторских прав?; Мы поможем в написании вашей работы!


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