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Mosia Capitolo 1 3 страница




 

Mosia 8:19 Ed ora, quando Ammon ebbe terminato di dire queste parole, il re gioì grandemente e rese grazie a Dio, dicendo: Senza dubbio un grande mistero è contenuto in queste tavole, e questi interpreti furono senza dubbio preparati allo scopo di svelare tutti questi misteri ai figlioli degli uomini.

 

Mosia 8:20 Oh, quanto sono meravigliose le opere del Signore, e quanto è egli longanime verso il suo popolo; sì, e quanto sono ciechi e impenetrabili gli intendimenti dei figlioli degli uomini; poiché non vogliono cercare la saggezza, né desiderano che essa li governi!

 

Mosia 8:21 Sì, sono come un gregge selvaggio che fugge dal pastore, e si disperde, ed è cacciato, ed è divorato dalle bestie della foresta.

 

STORIA Dl ZENIFF -- Un racconto del suo popolo, dal tempo in cui lasciarono il paese di Zarahemla fino al tempo in cui furono liberati dalle mani dei Lamaniti. Comprende i capitoli dal 9 al 22 incluso.

 

Mosia Capitolo 9

 

Zeniff guida un gruppo da Zarahemla per prendere possesso del paese di Lehi-Nefi -- Il re dei Lamaniti permette loro di ereditare il paese -- C'è guerra tra i Lamaniti e il popolo di Zeniff. Circa 200 - 187 a.C.

 

Mosia 9:1 Io, Zeniff, essendo stato istruito in tutta la lingua dei Nefiti, ed avendo avuto una conoscenza della terra di Nefi, ossia della terra della prima eredità dei nostri padri, ed essendo stato mandato come spia fra i Lamaniti per poter scoprire le loro forze, cosicché il nostro esercito potesse piombare su di loro e distruggerli, quando vidi ciò che c'era di buono tra loro, desiderai che non venissero distrutti.

 

Mosia 9:2 Io venni dunque a contesa con i miei fratelli nel deserto, poiché desideravo che il nostro capo facesse un trattato con loro; ma essendo egli un uomo duro e assetato di sangue, comandò che io fossi ucciso; ma fui salvato mediante il versamento di molto sangue, poiché padre combatté contro padre, fratello contro fratello, finché il più gran numero del nostro esercito fu distrutto nel deserto; e tornammo, quelli che erano stati risparmiati, al paese di Zarahemla per raccontare questa vicenda alle loro mogli e ai loro figlioli.

 

Mosia 9:3 E tuttavia, essendo oltremodo desideroso di ereditare la terra dei nostri padri, raccolsi tutti quelli che desideravano andare a prendere possesso del paese e riprendemmo il nostro viaggio nel deserto per salire al paese; ma fummo colpiti dalla carestia e da dolorose afflizioni; poiché eravamo lenti a ricordare il Signore nostro Dio.

 

Mosia 9:4 Nondimeno, dopo aver vagato per molti giorni nel deserto, piantammo le tende nel luogo in cui i nostri fratelli furono uccisi, che era vicino alla terra dei nostri padri.

 

Mosia 9:5 E avvenne che entrai di nuovo in città con quattro dei miei uomini e mi presentai al re, per poter conoscere la disponibilità del re, e per sapere se potevo entrare con il mio popolo e prendere possesso del paese in pace.

 

Mosia 9:6 E mi presentai al re, ed egli fece alleanza con me che avrei potuto prendere possesso del paese di Lehi-Nefi e del paese di Shilom.

 

Mosia 9:7 E comandò anche che il suo popolo lasciasse il paese, e io e il mio popolo entrassimo nel paese per prenderne possesso.

 

Mosia 9:8 E cominciammo a costruire edifici e a riparare le mura della città, sì, proprio le mura della città di Lehi-Nefi, e della città di Shilom.

 

Mosia 9:9 E cominciammo a coltivare la terra, sì, proprio con ogni sorta di semi, con semi di granturco, di grano, di orzo, e con neas, con sheum e con semi di ogni sorta di frutti; e cominciammo a moltiplicarci e a prosperare nel paese.

 

Mosia 9:10 Ora, fu per l'astuzia e la scaltrezza di re Laman, per ridurre il mio popolo in schiavitù, ch'egli cedette il paese affinché potessimo possederlo.

 

Mosia 9:11 Avvenne dunque che, dopo che avemmo vissuto nel paese per lo spazio di dodici anni, re Laman cominciò a essere inquieto per tema che in qualche modo il mio popolo diventasse forte nel paese e che essi non avrebbero potuto sopraffarlo e ridurlo in schiavitù.

 

Mosia 9:12 Ora essi erano un popolo pigro e idolatra; perciò desideravano ridurci in schiavitù per potersi saziare delle fatiche delle nostre mani; sì, per banchettare con le greggi dei nostri campi.

 

Mosia 9:13 Avvenne dunque che re Laman cominciò ad aizzare il suo popolo a contendere con il mio popolo; cominciarono dunque ad esserci guerre e contese nel paese.

 

Mosia 9:14 Perciò nel tredicesimo anno del mio regno nel paese di Nefi, lontano, a mezzogiorno del paese di Shilom, mentre la mia gente stava abbeverando e pascolando le loro greggi e coltivando le loro terre, una numerosa schiera di Lamaniti piombò su di loro e cominciò ad ucciderli e a portar via le loro greggi e il grano dei loro campi.

 

Mosia 9:15 Sì, e avvenne che tutti coloro che non furono presi fuggirono fino alla città di Nefi, e invocarono la mia protezione.

 

Mosia 9:16 E avvenne che io li armai di archi, di frecce, di spade, di scimitarre, di clave, di fionde e di ogni sorta di armi che potemmo inventare, e io e il mio popolo andammo contro i Lamaniti per combattere.

 

Mosia 9:17 Sì, nella forza del Signore andammo a combattere contro i Lamaniti; poiché io e il mio popolo gridammo forte al Signore affinché ci liberasse dalle mani dei nostri nemici, poiché si era risvegliato in noi il ricordo della liberazione dei nostri padri.

 

Mosia 9:18 E Dio udì le nostre grida e rispose alle nostre preghiere; e noi andammo nella sua forza; sì, andammo contro i Lamaniti e in un giorno e una notte ne uccidemmo tremila e quarantatré; e li uccidemmo fino a che li avemmo cacciati fuori dal nostro paese.

 

Mosia 9:19 E io stesso, con le mie mani, aiutai a seppellire i loro morti. Ed ecco, con nostro gran dolore e lamento, duecento e settantanove dei nostri fratelli erano stati uccisi.

 

Mosia Capitolo 10

 

Re Laman muore -- Il suo popolo è selvaggio e feroce e crede in false tradizioni -- Zeniff e il suo popolo prevalgono contro di loro. Circa 187 - 160 a.C.

 

Mosia 10:1 E AVVENNE che ricominciammo a stabilire il regno e ricominciammo a possedere il paese in pace. E io feci sì che si fabbricassero armi da guerra di ogni specie, affinché io potessi in tal modo avere armi per il mio popolo per quando i Lamaniti sarebbero saliti di nuovo a fare guerra contro il mio popolo.

 

Mosia 10:2 E posi delle guardie tutto attorno al paese, affinché i Lamaniti non piombassero più su di noi inaspettatamente e ci distruggessero; e così protessi il mio popolo e le mie greggi e impedii che cadessero nelle mani dei nostri nemici.

 

Mosia 10:3 E avvenne che ereditammo la terra dei nostri padri per molti anni, sì, per lo spazio di ventidue anni.

 

Mosia 10:4 E feci sì che gli uomini lavorassero la terra e coltivassero ogni sorta di cereali e ogni sorta di frutti di ogni genere.

 

Mosia 10:5 E feci sì che le donne filassero, e faticassero, e lavorassero, e tessessero ogni sorta di stoffe raffinate, sì, e tessuti di ogni specie per poter rivestire la nostra nudità; e così prosperammo nel paese -- così avemmo pace continua nel paese per lo spazio di ventidue anni.

 

Mosia 10:6 E avvenne che re Laman morì, e suo figlio cominciò a regnare al suo posto. Ed egli cominciò ad aizzare il suo popolo alla ribellione contro il mio popolo; perciò cominciarono a prepararsi per la guerra per salire a combattere contro il mio popolo.

 

Mosia 10:7 Ma io avevo mandato le mie spie tutto attorno al paese di Shemlon per poter scoprire i loro preparativi, per potermi proteggere contro di loro, affinché non potessero piombare sul mio popolo e distruggerlo.

 

Mosia 10:8 E avvenne che salirono, a settentrione del paese di Shilom, con le loro numerose schiere, uomini armati di archi e di frecce, di spade e di scimitarre, di pietre e di fionde; ed avevano il capo rasato ed erano nudi; ed erano cinti da una cintura di cuoio attorno ai lombi.

 

Mosia 10:9 E avvenne che feci sì che le donne e i bambini del mio popolo si nascondessero nel deserto; e feci pure in modo che tutti i vecchi che potevano portare le armi, e anche tutti i giovani che erano in grado di portare le armi, si radunassero per andare a combattere contro i Lamaniti; e li disposi in ranghi, ognuno secondo la sua età.

 

Mosia 10:10 E avvenne che salimmo a combattere contro i Lamaniti; e io, anch'io, nella mia vecchiaia, andai a combattere contro i Lamaniti. E avvenne che salimmo a combattere nella forza del Signore.

 

Mosia 10:11 Ora, i Lamaniti non sapevano nulla riguardo al Signore, né alla forza del Signore, perciò contavano sulla loro propria forza. Tuttavia erano un popolo forte, per ciò che concerne la forza degli uomini.

 

Mosia 10:12 Erano un popolo selvaggio, feroce e assetato di sangue, che credeva nella tradizione dei loro padri, che è questa: Credevano di essere stati cacciati dal paese di Gerusalemme a causa delle iniquità dei loro padri, e di essere stati trattati ingiustamente nel deserto dai loro fratelli, e di essere stati trattati ingiustamente anche mentre attraversavano il mare;

 

Mosia 10:13 E inoltre, di essere stati trattati ingiustamente nel paese della loro prima eredità, dopo avere attraversato il mare, e tutto ciò per il fatto che Nefi era stato più fedele nell'obbedire ai comandamenti del Signore -- perciò era stato favorito dal Signore, poiché il Signore aveva udito le sue preghiere e le aveva esaudite, ed egli aveva preso il comando del loro viaggio nel deserto.

 

Mosia 10:14 E i suoi fratelli furono adirati con lui perché non comprendevano il modo di agire del Signore; furono adirati contro di lui anche sulle acque, perché avevano indurito il loro cuore contro il Signore.

 

Mosia 10:15 E ancora, quando arrivarono nella terra promessa, si adirarono contro di lui perché dissero che egli aveva tolto dalle loro mani il governo del popolo; e cercarono di ucciderlo.

 

Mosia 10:16 E ancora, furono adirati contro di lui perché era partito nel deserto, come il Signore gli aveva comandato, e aveva preso gli annali che erano incisi sulle tavole di bronzo, perciò dissero che egli li aveva derubati.

 

Mosia 10:17 E così essi avevano insegnato ai loro figlioli che dovevano odiarli, che dovevano ammazzarli, che dovevano derubarli e spogliarli dei loro averi e fare tutto il possibile per distruggerli; perciò essi avevano un odio eterno verso i figlioli di Nefi.

 

Mosia 10:18 Proprio per questa ragione re Laman mi ha ingannato con la sua astuzia, la sua menzognera scaltrezza e le sue belle promesse, cosicché ho portato questo mio popolo in questo paese perché essi potessero distruggerlo; sì, e per tutti questi anni abbiamo sofferto nel paese.

 

Mosia 10:19 Ed ora io, Zeniff, dopo aver detto tutte queste cose al mio popolo riguardo ai Lamaniti, lo stimolai ad andare a combattere con forza, riponendo la sua fiducia nel Signore; perciò lottammo contro di loro, faccia a faccia.

 

Mosia 10:20 E avvenne che li cacciammo di nuovo fuori dal nostro paese; e li uccidemmo con grande strage, sì, così tanti che non li contammo.

 

Mosia 10:21 E avvenne che tornammo di nuovo nel nostro paese, e il mio popolo cominciò di nuovo a custodire le sue greggi e a coltivare la sua terra.

 

Mosia 10:22 Ed ora io, essendo vecchio, conferii il regno ad uno dei miei figli; perciò non dico altro. E possa il Signore benedire il mio popolo. Amen.

 

Mosia Capitolo 11

 

Re Noè regna con malvagità -- Si diletta di una vita dissoluta con le sue mogli e le sue concubine -- Abinadi profetizza che il popolo sarà portato in schiavitù -- Re Noè cerca di togliergli la vita. Circa 160 - 150 a.C.

 

Mosia 11:1 ED ora avvenne che Zeniff conferì il regno a Noè, uno dei suoi figli; perciò Noè cominciò a regnare al suo posto; ed egli non camminò nelle vie di suo padre.

 

Mosia 11:2 Poiché ecco, non obbedì ai comandamenti di Dio, ma camminò secondo i desideri del suo cuore. Ed ebbe molte mogli e concubine. E fece sì che il suo popolo commettesse peccato e facesse ciò che era abominevole agli occhi del Signore. Sì, ed essi commisero prostituzioni ed ogni sorta di malvagità.

 

Mosia 11:3 Ed egli impose una tassa del quinto di tutto ciò che possedevano, un quinto del loro oro e del loro argento, e un quinto del loro ziff e del loro rame, del loro bronzo e del loro ferro; e un quinto del loro bestiame; ed anche un quinto di tutto il loro grano.

 

Mosia 11:4 E prendeva tutto questo per mantenere sé stesso e le sue mogli e le sue concubine, ed anche i suoi sacerdoti, le loro mogli e le loro concubine; così egli aveva cambiato gli affari del regno.

 

Mosia 11:5 Poiché destituì tutti i sacerdoti che erano stati consacrati da suo padre, e ne consacrò di nuovi al posto loro, quelli che si erano elevati nell'orgoglio del loro cuore.

 

Mosia 11:6 Sì, e così venivano mantenuti nella pigrizia, nella idolatria e nelle prostituzioni dalle tasse che re Noè aveva messo sul suo popolo; così il popolo lavorava duramente per mantenere l'iniquità.

 

Mosia 11:7 Sì, e divennero anche idolatri, perché erano ingannati dalle parole vane e lusinghiere del re e dei sacerdoti; poiché essi dicevano loro cose lusinghiere.

 

Mosia 11:8 E avvenne che re Noè costruì molti edifici eleganti e spaziosi; e li adornò di raffinate opere in legno e di ogni sorta di cose preziose d'oro, d'argento, di ferro, di bronzo, di ziff e di rame.

 

Mosia 11:9 E si costruì anche un palazzo spazioso, con un trono nel mezzo, e il tutto era di legno raffinato e adorno d'oro, d'argento e di cose preziose.

 

Mosia 11:10 E fece anche sì che i suoi operai eseguissero ogni sorta di opere raffinate entro le mura del tempio, di legno raffinato, di rame e di bronzo.

 

Mosia 11:11 E i seggi che erano riservati ai sommi sacerdoti, che erano al di sopra di tutti gli altri seggi, egli li adornò d'oro puro; e vi fece costruire davanti un parapetto affinché potessero appoggiarvi il corpo e le braccia mentre dicevano parole menzognere e vane al suo popolo.

 

Mosia 11:12 E avvenne che costruì una torre vicino al tempio, sì, una torre altissima, così alta che poteva starvi in cima e guardare il paese di Shilom ed anche il paese di Shemlon che era posseduto dai Lamaniti; e poteva guardare anche tutto il paese all'intorno.

 

Mosia 11:13 E avvenne che egli fece costruire molti edifici nel paese di Shilom; e fece costruire una grande torre sulla collina a settentrione del paese di Shilom, che era stato un rifugio per i figlioli di Nefi al tempo in cui fuggirono dal paese; e questo fece con le ricchezze che otteneva tassando il suo popolo.

 

Mosia 11:14 E avvenne che ripose il cuore nelle ricchezze e passava il tempo in vita dissoluta con le sue mogli e le sue concubine; e così anche i suoi sacerdoti trascorrevano il loro tempo con le meretrici.

 

Mosia 11:15 E avvenne che egli piantò delle vigne tutt'attorno nel paese; e costruì dei torchi e fece vino in abbondanza; e perciò divenne un beone, e così anche il suo popolo.

 

Mosia 11:16 E avvenne che i Lamaniti cominciarono a piombare sul popolo, su piccoli gruppi, e ad ucciderli nei campi e mentre custodivano i loro greggi.

 

Mosia 11:17 E re Noè mandò delle guardie tutt'attorno al paese per tenerli lontani; ma non ne mandò un numero sufficiente, e i Lamaniti piombarono su di loro e le uccisero, e sospinsero molti dei loro greggi fuori dal paese; così i Lamaniti cominciarono a distruggerli e ad esercitare il loro odio contro di loro.

 

Mosia 11:18 E avvenne che re Noè mandò i suoi eserciti contro di loro, ed essi furono respinti, ossia li respinsero per un certo tempo; perciò ritornarono gioiosi del loro bottino.

 

Mosia 11:19 Ed ora, a motivo di questa grande vittoria, si erano elevati nell'orgoglio del loro cuore; si vantarono della loro forza, dicendo che cinquanta di loro potevano resistere contro migliaia di Lamaniti; e così si vantavano e si dilettavano nel sangue, e nel versare il sangue dei loro fratelli, e ciò a causa della malvagità del loro re e dei loro sacerdoti.

 

Mosia 11:20 E avvenne che v'era fra loro un uomo il cui nome era Abinadi, ed egli andò tra loro e cominciò a profetizzare, dicendo: Ecco, così dice il Signore, e così mi ha comandato, dicendo: Va' e di' a questo popolo: Così dice il Signore: Guai a questo popolo, poiché io ho veduto le sue abominazioni, la sua malvagità e le sue prostituzioni; e a meno che non si pentano, li punirò nella mia ira.

 

Mosia 11:21 E a meno che non si pentano e si rivolgano al Signore loro Dio, ecco, io li consegnerò nelle mani dei loro nemici; sì, e saranno ridotti in schiavitù, e saranno afflitti per mano dei loro nemici.

 

Mosia 11:22 E avverrà che essi sapranno che io sono il Signore loro Dio, e sono un Dio geloso, e punisco le iniquità del mio popolo.

 

Mosia 11:23 E avverrà che, a meno che questo popolo non si penta e si volga al Signore suo Dio, sarà ridotto in schiavitù; e nessuno lo libererà, eccetto il Signore, l'Iddio Onnipotente.

 

Mosia 11:24 Sì, e avverrà che quando grideranno a me, io sarò lento a udire le loro grida; sì, e io permetterò che siano castigati dai loro nemici.

 

Mosia 11:25 E a meno che non si pentano nel sacco e nella cenere, e gridino possentemente al Signore loro Dio, io non udrò le loro preghiere, e non li libererò dalle loro afflizioni; e così dice il Signore, e così mi ha comandato.

 

Mosia 11:26 Ora avvenne che, quando Abinadi ebbe detto loro queste parole, essi si adirarono contro di lui e cercarono di togliergli la vita; ma il Signore lo liberò dalle loro mani.

 

Mosia 11:27 Ora, quando re Noè ebbe udito le parole che Abinadi aveva detto al popolo, anch'egli si adirò; e disse: Chi è questo Abinadi, che io e il mio popolo dobbiamo essere giudicati da lui, o chi è il Signore, che farà cadere sul mio popolo tale grande afflizione?

 

Mosia 11:28 Io vi comando di portare qui Abinadi, cosicché possa ucciderlo, poiché ha detto queste cose per poter aizzare il mio popolo all'ira gli uni contro gli altri, e per suscitare contese fra il mio popolo; perciò lo ucciderò.

 

Mosia 11:29 Ora, gli occhi del popolo erano accecati; perciò essi indurirono il cuore contro le parole di Abinadi, e da quel tempo in poi cercarono di prenderlo. E re Noè indurì il cuore contro la parola del Signore e non si pentì dei suoi misfatti.

 

Mosia Capitolo 12

 

Abinadi è imprigionato per aver profetizzato la distruzione del popolo e la morte di re Noè -- I falsi sacerdoti citano le Scritture e fingono di obbedire alla legge di Mosè -- Abinadi inizia a insegnare loro i Dieci Comandamenti. Circa 148 a.C.

 

Mosia 12:1 E AVVENNE che, dopo lo spazio di due anni, Abinadi venne in mezzo a loro travestito, cosicché non lo riconobbero, e cominciò a profetizzare tra loro dicendo: Così mi ha comandato il Signore, dicendo -- Abinadi, va' e profetizza a questo mio popolo, poiché ha indurito il suo cuore contro le mie parole; non si è pentito dei suoi misfatti; perciò io lo punirò nella mia collera, sì, nella mia fiera collera io lo punirò per le sue iniquità e le sue abominazioni.

 

Mosia 12:2 Sì, guai a questa generazione! E il Signore mi disse: Stendi la mano e profetizza, dicendo: Così dice il Signore: Avverrà che questa generazione, a causa delle sue iniquità, sarà ridotta in schiavitù e sarà percossa sulle guance; sì, e sarà cacciata dagli uomini, e sarà uccisa; e gli avvoltoi dell'aria, e i cani, sì, e le bestie selvagge, divoreranno la sua carne.

 

Mosia 12:3 E avverrà che la vita di re Noè sarà valutata come una veste in una fornace calda; poiché egli saprà che io sono il Signore.

 

Mosia 12:4 E avverrà che io colpirò questo mio popolo con dolorose afflizioni, sì, con la carestia e con la pestilenza; e farò sì ch'essi urlino per tutto il giorno.

 

Mosia 12:5 Sì, e farò sì ch'essi abbiano dei fardelli legati sulla schiena; e saranno sospinti come asini muti.

 

Mosia 12:6 E avverrà che io manderò su di loro la grandine, ed essa li colpirà, e saranno pure colpiti dal vento dell'oriente; e gli insetti infesteranno pure il loro paese e divoreranno il loro grano.

 

Mosia 12:7 E saranno colpiti da una grande pestilenza -- e tutto ciò io lo farò a causa delle loro iniquità e delle loro abominazioni.

 

Mosia 12:8 E avverrà che, a meno che essi non si pentano, io li distruggerò completamente dalla faccia della terra; tuttavia essi lasceranno dietro di sé una storia, e io la preserverò per altre nazioni che possederanno il paese; sì, anche questo farò, per poter svelare le abominazioni di questo popolo ad altre nazioni. Ed Abinadi profetizzò molte cose contro questo popolo.

 

Mosia 12:9 E avvenne che essi si adirarono contro di lui; e lo presero e lo portarono legato dinanzi al re, e dissero al re: Ecco, abbiamo portato dinanzi a te un uomo che ha profetizzato sventure riguardo al tuo popolo e dice che Dio lo distruggerà.

 

Mosia 12:10 Ed egli profetizza anche sventure riguardo alla tua vita, e dice che la tua vita sarà come una veste in una fornace di fuoco.

 

Mosia 12:11 E ancora egli dice che tu sarai come uno stelo, proprio come uno stelo di campo disseccato, che è travolto dalle bestie e calpestato sotto i piedi.

 

Mosia 12:12 E ancora, egli dice che tu sarai come i fiori del cardo che, quando è pienamente maturo, se soffia il vento, è sospinto sulla faccia della terra. E asserisce che il Signore lo ha detto. E dice che tutto ciò verrà su di te a meno che tu non ti penta, e questo a causa delle tue iniquità.

 

Mosia 12:13 Ed ora, o re, qual gran male hai tu fatto, o quali grandi peccati ha commesso il tuo popolo, che noi dobbiamo essere condannati da Dio o giudicati da quest’uomo?

 

Mosia 12:14 Ed ora, o re, ecco, noi siamo senza colpa, e tu, o re, non hai peccato; perciò quest'uomo ha mentito riguardo a te, ed ha profetizzato in vano.

 

Mosia 12:15 Ed ecco, noi siamo forti, e non andremo in schiavitù, ossia non saremo presi schiavi dai nostri nemici; sì, e tu hai prosperato nel paese, e prospererai ancora.

 

Mosia 12:16 Ecco, l'uomo è qui; lo consegniamo nelle tue mani; puoi fare di lui come ti sembra bene.

 

Mosia 12:17 E avvenne che re Noè fece sì che Abinadi fosse gettato in prigione; e comandò che i sacerdoti si radunassero per poter tenere un consiglio con loro su cosa egli dovesse fare di lui.

 

Mosia 12:18 E avvenne che essi dissero al re: Portalo qui, cosicché possiamo interrogarlo; e il re comandò che fosse portato dinanzi a loro.

 

Mosia 12:19 Ed essi cominciarono a interrogarlo per poterlo contraddire, per poter in tal modo avere di che accusarlo; ma egli rispose loro coraggiosamente, e resistette a tutte le loro domande, sì, con loro stupore; poiché egli resistette loro in tutte le loro domande, e li confuse in tutte le loro parole.

 

Mosia 12:20 E avvenne che uno di loro gli disse: Che cosa significano le parole che sono scritte e che sono state insegnate dai nostri padri, che dicono:

 

Mosia 12:21 Quanto son belli sui monti i piedi di colui che porta buone novelle, che annunzia la pace, che porta buone novelle di bene, che annunzia la salvezza, che dice a Sion: Il tuo Dio regna!

 

Mosia 12:22 La tua sentinella alzerà la voce, canteranno assieme con voce unanime; poiché vedranno coi loro occhi quando l'Eterno ricondurrà Sion.

 

Mosia 12:23 Giubilate, cantate insieme, o rovine di Gerusalemme! Poiché il Signore ha consolato il suo popolo, ha redento Gerusalemme.

 

Mosia 12:24 Il Signore ha denudato il suo braccio santo agli occhi di tutte le nazioni; e tutte le estremità della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

 

Mosia 12:25 Ed ora Abinadi disse loro: Siete sacerdoti, e pretendete di insegnare a questo popolo e di comprendere lo spirito di profezia, e tuttavia desiderate sapere da me cosa significano queste cose?

 

Mosia 12:26 Io vi dico: Guai a voi, perché pervertite le vie del Signore! Poiché, se voi comprendete queste cose, non le avete insegnate; perciò avete pervertito le vie del Signore.

 

Mosia 12:27 Voi non avete applicato il cuore alla comprensione; perciò non siete stati saggi. Cosa insegnate dunque a questo popolo?

 

Mosia 12:28 Ed essi dissero: Noi insegnamo la legge di Mosè.

 

Mosia 12:29 E di nuovo egli disse loro: Se insegnate la legge di Mosè, perché non la obbedite? Perché ponete il cuore nelle ricchezze? Perché commettete prostituzioni e consumate le vostre forze con le cortigiane, e inducete questo popolo a commettere peccato, sicché il Signore ha motivo di mandarmi a profetizzare contro questo popolo, sì, proprio, una grande sventura contro questo popolo?

 

Mosia 12:30 Non sapete che io dico la verità? Sì, voi sapete che io dico la verità; e dovreste tremare dinanzi a Dio.

 

Mosia 12:31 E avverrà che sarete castigati per le vostre iniquità, poiché avete detto che insegnate la legge di Mosè. E cosa sapete voi riguardo alla legge di Mosè? La salvezza viene mediante la legge di Mosè? Che dite voi?

 

Mosia 12:32 Ed essi risposero, e dissero che la salvezza veniva mediante la legge di Mosè.

 

Mosia 12:33 Ma ora Abinadi disse loro: Io so che se obbedite ai comandamenti di Dio, sarete salvati; sì, se obbedite ai comandamenti che il Signore consegnò a Mosè sul monte Sinai, dicendo:

 

Mosia 12:34 Io sono il Signore tuo Dio, che ti ha tratto dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.

 

Mosia 12:35 Non avere altro Dio dinanzi a me.

 

Mosia 12:36 Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose in alto nel cielo, o delle cose che sono in basso sulla terra.

 

Mosia 12:37 Ora Abinadi disse loro: Avete voi fatto tutto questo? Io vi dico: No, non l'avete fatto. E avete insegnato a questo popolo che deve fare tutte queste cose? Io vi dico: No, non l'avete fatto.

 

Mosia Capitolo 13

 

Abinadi è protetto dal potere divino -- Insegna i Dieci Comandamenti -- La salvezza non viene mediante la sola legge di Mosè -- Dio stesso compirà un'espiazione e redimerà il suo popolo. Circa 148 a.C.




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