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Racconto scritto su tavole per 14 страница




 

IL LIBRO DI GIACOBBE

IL FRATELLO Dl NEFI

 

Le parole della sua predicazione ai suoi fratelli. Confonde un uomo che cerca di sovvertire la dottrina di Cristo. Alcune parole riguardo alla storia del popolo di Nefi.

 

Giacobbe Capitolo 1

 

Giacobbe e Giuseppe cercano di persuadere gli uomini a credere in Cristo e a obbedire ai suoi comandamenti -- Nefi muore -- La malvagità prevale fra i Nefiti. Circa 544 - 421 a.C.

 

Giacobbe 1:1 POICHE’ ecco, avvenne che cinquantacinque anni erano trascorsi dal tempo in cui Lehi aveva lasciato Gerusalemme; pertanto Nefi diede a me, Giacobbe, un comandamento riguardo alle piccole tavole sulle quali sono incise queste cose.

 

Giacobbe 1:2 E diede a me, Giacobbe, il comandamento di scrivere su queste tavole alcune delle cose che consideravo essere le più preziose; che non trattassi, se non brevemente, la storia di questo popolo che è chiamato popolo di Nefi.

 

Giacobbe 1:3 Poiché disse che la storia del suo popolo doveva essere incisa sulle sue altre tavole, e che io dovevo preservare queste tavole e tramandarle alla mia posterità, di generazione in generazione.

 

Giacobbe 1:4 E se vi fossero predicazioni che fossero sacre, o rivelazioni che fossero grandi, o profezie, che ne incidessi i punti principali su queste tavole, e ne trattassi il più possibile, per amore di Cristo e per il bene del nostro popolo.

 

Giacobbe 1:5 Poiché, a motivo della nostra fede e della grande ansietà, ci era stato veramente manifestato riguardo al nostro popolo quali cose sarebbero accadute loro.

 

Giacobbe 1:6 E avevamo pure molte rivelazioni e molto spirito di profezia; sapevamo pertanto di Cristo e del suo regno, che doveva venire.

 

Giacobbe 1:7 Pertanto lavorammo diligentemente tra il nostro popolo, per poterlo persuadere a venire a Cristo e a essere partecipi della bontà di Dio, affinché potessero entrare nel suo riposo, per timore che in qualche modo egli giurasse, nella sua ira, che non vi sarebbero entrati, come nella provocazione nei giorni della tentazione, mentre i figliuoli di Israele erano nel deserto.

 

Giacobbe 1:8 Pertanto voglia Dio concederci di poter persuadere tutti gli uomini a non ribellarsi contro Dio, a non provocarlo all'ira, ma che tutti gli uomini credano in Cristo e guardino alla sua morte, e portino la sua croce e sopportino la vergogna del mondo; pertanto io, Giacobbe, mi impegno ad adempiere il comandamento di mio fratello Nefi.

 

Giacobbe 1:9 Ora Nefi cominciò ad essere vecchio, e vide che presto avrebbe dovuto morire; pertanto egli unse un uomo perché fosse ora re e governatore sul suo popolo, secondo il regno dei re.

 

Giacobbe 1:10 Avendo il popolo amato Nefi in modo straordinario, essendo egli stato per loro un grande protettore, avendo egli impugnato la spada di Labano in loro difesa, e avendo lavorato durante tutti i suoi giorni per il loro benessere --

 

Giacobbe 1:11 Pertanto il popolo desiderava conservare il suo nome in ricordo. E chiunque avesse regnato al suo posto sarebbe stato chiamato dal popolo Nefi secondo, Nefi terzo, e così via, secondo i regni dei re; e così essi furono chiamati dal popolo, quale che fosse il loro nome.

 

Giacobbe 1:12 E avvenne che Nefi morì.

 

Giacobbe 1:13 Ora, la gente che non era lamanita era nefita; nondimeno si chiamavano Nefiti, Giacobiti, Giuseppiti, Zoramiti, Lamaniti, Lemueliti e Ismaeliti.

 

Giacobbe 1:14 Ma io, Giacobbe, non li distinguerò d'ora innanzi con questi nomi, ma chiamerò Lamaniti coloro che cercano di distruggere il popolo di Nefi, e coloro che sono amici di Nefi io li chiamerò Nefiti, o popolo di Nefi, secondo i regni dei re.

 

Giacobbe 1:15 Ed ora avvenne che il popolo di Nefi, sotto il regno del secondo re, cominciò a diventar duro di cuore e a indulgere alquanto in pratiche malvagie, simili a quelle dell'antico Davide che desiderò molte mogli e concubine, come pure Salomone, suo figlio.

 

Giacobbe 1:16 Sì, e cominciarono pure a cercare molto oro e argento, e cominciarono a elevarsi alquanto nell'orgoglio.

 

Giacobbe 1:17 Pertanto io, Giacobbe, detti loro queste parole mentre li istruivo nel tempio, avendo prima ottenuto il mio incarico dal Signore.

 

Giacobbe 1:18 Poiché io, Giacobbe, e mio fratello Giuseppe eravamo stati consacrati sacerdoti e insegnanti di questo popolo per mano di Nefi.

 

Giacobbe 1:19 E noi facemmo onore al nostro ufficio per il Signore, prendendo su di noi la responsabilità, rispondendo con la nostra propria testa dei peccati del popolo, se non avessimo insegnato loro la parola di Dio con tutta diligenza; pertanto, lavorando con forza, il loro sangue potesse non ricadere sulle nostre vesti; altrimenti il loro sangue sarebbe ricaduto sulle nostre vesti e noi non saremmo trovati senza macchia all'ultimo giorno.

 

Giacobbe Capitolo 2

 

Giacobbe denuncia l'amore per ricchezze, orgoglio e impudicizia -- Gli uomini possono cercare la ricchezza per aiutare i propri simili -- Giacobbe condanna la pratica non autorizzata del matrimonio plurimo -- Il Signore si compiace della castità delle donne. Circa 544 - 421 a.C.

 

Giacobbe 2:1 PAROLE che Giacobbe, fratello di Nefi, disse al popolo di Nefi dopo la morte di Nefi:

 

Giacobbe 2:2 Ora, miei diletti fratelli, io, Giacobbe, secondo la responsabilità alla quale sono sottoposto dinanzi a Dio di fare onore al mio ufficio con sobrietà, e per poter ripulire le mie vesti dai vostri peccati, salgo al tempio in questo giorno per potervi proclamare la parola di Dio.

 

Giacobbe 2:3 E voi stessi sapete che sono stato fino ad ora diligente nell’ufficio della mia chiamata; ma in questo giorno sono oppresso da un ben maggiore desiderio e ansietà per il bene della vostra anima, di quanto non lo sia stato fino ad ora.

 

Giacobbe 2:4 Poiché ecco, finora voi siete stati obbedienti alla parola del Signore, che io vi ho dato.

 

Giacobbe 2:5 Ma ecco, datemi ascolto, e sappiate che con l'aiuto dell'onnipotente Creatore del cielo e della terra io posso parlarvi in merito ai vostri pensieri, di come voi state cominciando a operare nel peccato, peccato che mi appare assai abominevole, sì, e abominevole a Dio.

 

Giacobbe 2:6 Sì, affligge la mia anima e mi fa ritrarre con vergogna alla presenza del mio Creatore, che io debba testimoniarvi riguardo alla malvagità del vostro cuore.

 

Giacobbe 2:7 E mi affligge anche il dover usare un linguaggio tanto ardito a vostro riguardo, dinanzi alle vostre mogli e ai vostri figlioli, i cui sentimenti sono in gran parte tenerissimi, casti e delicati dinanzi a Dio, cosa che è piacevole a Dio;

 

Giacobbe 2:8 E io suppongo ch'essi siano saliti qui per udire la piacevole parola di Dio, sì, la parola che guarisce l'anima ferita.

 

Giacobbe 2:9 Pertanto opprime la mia anima ch'io sia spinto, a causa del preciso comandamento che ho ricevuto da Dio, ad ammonirvi secondo i vostri crimini, ad allargare le ferite di quanti sono già feriti, invece di consolarli e di guarire le loro ferite; e coloro che non sono stati feriti, invece di nutrirsi con gioia della piacevole parola di Dio, trovano dei pugnali che trafiggono la loro anima e feriscono la loro mente delicata.

 

Giacobbe 2:10 Ma, nonostante la grandezza del compito, debbo agire secondo i precisi ordini di Dio, e parlarvi riguardo alla vostra malvagità e alle vostre abominazioni, in presenza dei puri di cuore e dei cuori spezzati, e sotto lo sguardo dell'occhio penetrante di Dio Onnipotente.

 

Giacobbe 2:11 Pertanto debbo dirvi la verità, secondo la semplicità della parola di Dio. Poiché ecco, quando domandai al Signore, così mi pervenne la parola, che diceva: Giacobbe, sali al tempio domani e proclama a questo popolo la parola che io ti darò.

 

Giacobbe 2:12 Ed ora ecco, fratelli miei, questa è la parola ch'io vi proclamo: che molti fra voi hanno cominciato a cercare oro, argento e ogni sorta di metalli preziosi di cui questa terra, che è una terra di promessa per voi e per la vostra posterità, abbonda molto copiosamente.

 

Giacobbe 2:13 E la mano della Provvidenza ha sorriso su di voi molto piacevolmente, cosicché avete ottenuto molte ricchezze; e poiché alcuni fra voi hanno ottenuto più abbondantemente dei vostri fratelli, vi siete elevati nell'orgoglio del vostro cuore e tenete il collo rigido e la testa alta a motivo del lusso delle vostre vesti, e perseguitate i vostri fratelli perché supponete di essere migliori di loro.

 

Giacobbe 2:14 Ed ora, fratelli miei, supponete che Dio vi giustifichi in questo? Ecco, io vi dico: No. Anzi egli vi condanna; e se voi persistete in queste cose, i suoi giudizi devono scendere rapidamente su di voi.

 

Giacobbe 2:15 Oh, se egli vi mostrasse che può trafiggervi, e che con uno sguardo dei suoi occhi può abbattervi nella polvere!

 

Giacobbe 2:16 Oh, se vi ripulisse da questa iniquità e da questa abominazione! Oh, se ascoltaste la parola dei suoi ordini, e non lasciaste che questo orgoglio del vostro cuore distrugga la vostra anima!

 

Giacobbe 2:17 Pensate ai vostri fratelli come a voi stessi, siate affabili con tutti e liberali con le vostre sostanze, affinché essi possano essere ricchi come voi.

 

Giacobbe 2:18 Ma prima di cercare le ricchezze, cercate il regno di Dio.

 

Giacobbe 2:19 E dopo aver ottenuto una speranza in Cristo, voi otterrete le ricchezze, se le cercate; e le cercherete con l'intento di fare il bene -- di rivestire gli ignudi, di nutrire gli affamati, di liberare gli schiavi e di prestare soccorso agli ammalati e agli afflitti.

 

Giacobbe 2:20 Ed ora, fratelli miei, vi ho parlato riguardo all'orgoglio; e quelli di voi che hanno afflitto il loro prossimo e lo hanno perseguitato perché erano orgogliosi nel cuore, per le cose che Dio ha dato loro, che cosa ne dicono?

 

Giacobbe 2:21 Non credete voi che tali cose siano abominevoli per Colui che ha creato ogni carne? Ed ogni essere è tanto prezioso ai suoi occhi quanto ogni altro. E ogni carne proviene dalla polvere; e lui le ha create per lo stesso fine: affinché obbediscano ai suoi comandamenti e lo glorifichino per sempre.

 

Giacobbe 2:22 Ed ora termino di parlarvi riguardo a questo orgoglio. E se non fosse che vi devo parlare di un più grave crimine, il mio cuore gioirebbe immensamente per causa vostra!

 

Giacobbe 2:23 Ma la parola di Dio mi opprime a causa dei vostri più gravi crimini. Poiché ecco, così dice il Signore: Questo popolo comincia a crescere in iniquità; essi non comprendono le Scritture, poiché cercano di giustificare se stessi nel commettere prostituzioni, a causa delle cose che furono scritte riguardo a Davide e a suo figlio Salomone.

 

Giacobbe 2:24 Ecco, Davide e Salomone in verità ebbero molte mogli e concubine, il che era abominevole al mio cospetto, dice il Signore.

 

Giacobbe 2:25 Pertanto così dice il Signore: Io ho condotto questo popolo fuori dalla terra di Gerusalemme, mediante il potere del mio braccio, per potermi suscitare un ramo giusto dal frutto dei lombi di Giuseppe.

 

Giacobbe 2:26 Pertanto io, il Signore Iddio, non permetterò che questo popolo agisca come gli antichi.

 

Giacobbe 2:27 Pertanto, fratelli miei, uditemi, e date ascolto alla parola del Signore: Poiché nessuno fra voi avrà più di una sola moglie; e di concubine non ne avrà nessuna.

 

Giacobbe 2:28 Poiché io, il Signore Iddio, mi compiaccio della castità delle donne. E le prostituzioni sono un'abominazione al mio cospetto; così dice il Signore degli eserciti.

 

Giacobbe 2:29 Pertanto questo popolo obbedirà ai miei comandamenti, dice il Signore degli eserciti, o maledetto sarà il paese per causa loro.

 

Giacobbe 2:30 Poiché se io, dice il Signore degli eserciti, vorrò allevarmi una posterità, lo comanderò al mio popolo; altrimenti essi daranno ascolto a queste cose.

 

Giacobbe 2:31 Poiché ecco, io, il Signore, ho visto il dolore e udito il gemito delle figlie del mio popolo nella terra di Gerusalemme, sì, e in tutte le terre del mio popolo, a causa della malvagità e delle abominazioni dei loro mariti.

 

Giacobbe 2:32 E non permetterò, dice il Signore degli eserciti, che le grida delle belle figlie di questo popolo, che ho condotto fuori dalla terra di Gerusalemme, salgano a me contro gli uomini del mio popolo, dice il Signore degli eserciti.

 

Giacobbe 2:33 Poiché essi non renderanno schiave le figlie del mio popolo, a causa della loro fragilità, senza che io li punisca con una grave maledizione, fin'anche alla distruzione; poiché non commetteranno prostituzioni come gli antichi, dice il Signore degli eserciti.

 

Giacobbe 2:34 Ed ora ecco, fratelli miei, voi sapete che questi comandamenti furono dati a nostro padre Lehi; pertanto li conoscevate da prima; e siete caduti sotto una grande condanna; poiché avete fatto queste cose che non avreste dovuto fare.

 

Giacobbe 2:35 Ecco, avete compiuto iniquità più grandi che i Lamaniti, nostri fratelli. Avete spezzato il cuore delle vostre tenere mogli, e avete perduto la fiducia dei vostri figlioli, a causa del vostro cattivo esempio davanti a loro; e i singhiozzi del loro cuore salgono a Dio contro di voi. E a causa del rigore della parola di Dio, che discende contro di voi, molti cuori morirono, trafitti con profonde ferite.

 

Giacobbe Capitolo 3

 

I puri di cuore ricevono la piacevole parola di Dio -- La rettitudine dei Lamaniti supera quella dei Nefiti -- Giacobbe ammonisce contro la fornicazione, la lascivia e ogni peccato. Circa 544 - 421 a.C.

 

Giacobbe 3:1 MA ecco, io, Giacobbe, vorrei parlare a voi che siete puri di cuore. Guardate a Dio con fermezza di mente e pregatelo con grande fede, ed egli vi consolerà nelle vostre afflizioni e difenderà la vostra causa e farà scendere la giustizia su coloro che cercano la vostra distruzione.

 

Giacobbe 3:2 O voi tutti che siete puri di cuore, alzate il capo e ricevete la piacevole parola di Dio, e nutritevi con gioia del suo amore; poiché lo potete fare per sempre, se la vostra mente è ferma.

 

Giacobbe 3:3 Ma guai, guai a voi che non siete puri di cuore, che in questo giorno siete impuri dinanzi a Dio; poiché a meno che non vi pentiate il paese sarà maledetto per causa vostra; e i Lamaniti che non sono impuri come voi, e nondimeno sono maledetti con una grave maledizione, vi flagelleranno fino alla distruzione.

 

Giacobbe 3:4 E viene rapidamente il tempo in cui, a meno che non vi pentiate, essi possederanno la terra della vostra eredità, e il Signore Iddio condurrà via i giusti di frammezzo a voi.

 

Giacobbe 3:5 Ecco, i Lamaniti, vostri fratelli, che voi odiate per la loro sozzura e per la maledizione che ha colpito la loro pelle, sono più giusti di voi poiché non hanno dimenticato il comandamento del Signore, che fu dato a nostro padre -- che non avessero che una sola moglie e di concubine non ne avessero nessuna, e che non si commettessero prostituzioni in mezzo a loro.

 

Giacobbe 3:6 Ed ora, essi osservano e obbediranno a questo comandamento; pertanto, a motivo di questa osservanza nell'obbedire a questo comandamento, il Signore Iddio non li distruggerà, ma sarà misericordioso con loro; e un giorno essi diventeranno un popolo benedetto.

 

Giacobbe 3:7 Ecco, i mariti amano le loro mogli, e le mogli amano i loro mariti; e mariti e mogli amano i loro figlioli; e la loro incredulità e il loro odio verso di voi sono causati dall'iniquità dei loro padri; pertanto, quanto migliori siete voi di loro agli occhi del vostro grande Creatore?

 

Giacobbe 3:8 O fratelli miei, io temo che, a meno che non vi pentiate dei vostri peccati, la loro pelle sarà più bianca della vostra, quando sarete condotti insieme a loro dinanzi al trono di Dio.

 

Giacobbe 3:9 Pertanto io vi do un comandamento, che è la parola di Dio: che voi non li insultiate più a causa della loro pelle scura; e non insultateli per la loro sozzura; ma ricordate la vostra, e ricordate che la loro sozzura venne a causa dei loro padri.

 

Giacobbe 3:10 Pertanto ricordatevi dei vostri figli, e di come avete afflitto il loro cuore a causa dell'esempio che avete posto dinanzi a loro; e ricordate anche che, a causa della vostra impurità, voi potete portare i vostri figli alla distruzione, e i loro peccati saranno ammassati sul vostro capo all'ultimo giorno.

 

Giacobbe 3:11 O fratelli miei, date ascolto alle mie parole; risvegliate le facoltà della vostra anima; scuotetevi per potervi svegliare dal torpore della morte; e scioglietevi dalle pene dell'inferno affinché non diventiate angeli per il diavolo, per essere gettati in quel lago di fuoco e di zolfo che è la seconda morte.

 

Giacobbe 3:12 Ed ora io, Giacobbe, dissi molte altre cose al popolo di Nefi, ammonendolo contro la fornicazione e la lascivia e ogni specie di peccato, spiegandone loro le orribili conseguenze.

 

Giacobbe 3:13 E non può essere scritta su queste tavole che una centesima parte delle azioni di questo popolo, che ora cominciava ad essere numeroso; ma molte delle loro azioni sono scritte sulle tavole più grandi, e le loro guerre, le loro contese e i regni dei loro re.

 

Giacobbe 3:14 Queste tavole sono chiamate tavole di Giacobbe, e furono fatte dalla mano di Nefi. Ed ora pongo fine alle mie parole.

 

Giacobbe Capitolo 4

 

Tutti i profeti adorarono il Padre nel nome di Cristo -- L'offerta di Isacco da parte di Abrahamo fu a similitudine di Dio e del suo Unigenito -- Gli uomini devono riconciliarsi con Dio tramite l'Espiazione -- I Giudei rigetteranno la pietra angolare. Circa 544 - 421 a.C.

 

Giacobbe 4:1 ORA ecco, avvenne che io, Giacobbe, avendo esercitato a lungo il ministero fra il mio popolo con la parola, (e non posso scrivere che una piccola parte delle mie parole, a causa della difficoltà di incidere le nostre parole su tavole) e noi sappiamo che le cose che scriviamo su tavole devono rimanere;

 

Giacobbe 4:2 Ma tutto quanto scriviamo su qualsiasi cosa salvo che su tavole, deve perire e svanire; ma possiamo scrivere poche parole su tavole, che daranno ai nostri figlioli, e anche ai nostri diletti fratelli, un certo grado di conoscenza riguardo a noi, ovvero riguardo ai loro padri --

 

Giacobbe 4:3 Ora, in questo noi gioiamo; e lavoriamo diligentemente per incidere queste parole su tavole, sperando che i nostri diletti fratelli e i nostri figlioli le riceveranno con cuore grato, e le guarderanno attentamente per poter apprendere con gioia, e non con dolore, né con disprezzo, ciò che riguarda i loro primi genitori.

 

Giacobbe 4:4 Poiché con questo intento abbiamo scritto queste cose, affinché essi possano sapere che noi sapevamo di Cristo, e avevamo una speranza della sua gloria molte centinaia di anni prima della sua venuta; e non solo noi stessi avevamo una speranza della sua gloria, ma anche tutti i santi profeti che furono prima di noi.

 

Giacobbe 4:5 Ecco, essi credevano in Cristo e adoravano il Padre in nome suo, e noi pure adoriamo il Padre in nome suo. E a questo intento obbediamo alla legge di Mosè, che dirige verso di lui la nostra anima; e per questa ragione essa è santificata per noi come opere di giustizia, proprio come fu messo in conto ad Abrahamo nel deserto l'essere ubbidiente agli ordini di Dio nell'offrire il figlio suo Isacco, il che è a similitudine di Dio e del suo Figlio Unigenito.

 

Giacobbe 4:6 Pertanto noi investighiamo i profeti, e abbiamo molte rivelazioni e lo spirito di profezia; e avendo tutte queste testimonianze, otteniamo una speranza, e la nostra fede diviene incrollabile, tanto che possiamo veramente comandare in nome di Gesù e perfino gli alberi ci obbediscono, o i monti, o le onde del mare.

 

Giacobbe 4:7 Nondimeno il Signore Iddio ci mostra la nostra debolezza affinché possiamo sapere che è per la sua grazia e la sua grande condiscendenza verso i figlioli degli uomini che noi abbiamo il potere di fare queste cose.

 

Giacobbe 4:8 Ecco, grandi e meravigliose sono le opere del Signore. Quanto imperscrutabili sono le profondità dei suoi misteri; ed è impossibile che l'uomo scopra tutte le sue vie. E nessuno conosce le sue vie salvo che ciò gli sia rivelato; pertanto, fratelli, non disprezzate le rivelazioni di Dio.

 

Giacobbe 4:9 Poiché ecco, mediante il potere della sua parola l'uomo venne sulla faccia della terra, terra che fu creata mediante il potere della sua parola. Pertanto, se Dio fu in grado di parlare e il mondo fu, di parlare e l'uomo fu creato, oh, allora, perché egli non sarebbe in grado di comandare alla terra, ovvero all'opera delle sue mani sulla faccia d'essa, secondo la sua volontà e a suo piacimento?

 

Giacobbe 4:10 Pertanto, fratelli, non cercate di dar consigli al Signore, ma di prendere consiglio dalla sua mano. Poiché ecco, voi stessi sapete ch'egli consiglia con saggezza e con giustizia e con grande misericordia su tutte le sue opere.

 

Giacobbe 4:11 Pertanto, diletti fratelli, riconciliatevi con lui tramite l'espiazione di Cristo, suo Figlio Unigenito, e potrete ottenere la risurrezione, secondo il potere della risurrezione che è in Cristo, ed essere presentati a Dio come la primizia di Cristo, avendo fede, e avendo ottenuto una buona speranza di gloria in lui, prima che egli si manifesti nella carne.

 

Giacobbe 4:12 Ed ora, diletti, non vi stupite ch'io vi dica queste cose; perché infatti non parlare dell'espiazione di Cristo, e tendere a una conoscenza perfetta di lui, come tendere alla conoscenza della risurrezione e del mondo a venire?

 

Giacobbe 4:13 Ecco, fratelli miei, colui che profetizza, profetizzi in modo che gli uomini comprendano; poiché lo Spirito dice la verità e non mente. Pertanto Esso parla delle cose come sono realmente, e delle cose come realmente saranno; pertanto queste cose ci sono manifestate con semplicità, per la salvezza della nostra anima. Ma ecco, noi non siamo i soli testimoni di queste cose; poiché Dio le disse anche agli antichi profeti.

 

Giacobbe 4:14 Ma ecco, i Giudei erano un popolo dal collo rigido; ed essi disprezzavano le parole di semplicità, e uccidevano i profeti, e cercavano cose che non potevano comprendere. Pertanto, a causa della loro cecità, cecità che veniva loro dal guardare al di là del segno, essi devono necessariamente cadere; poiché Dio ha tolto loro la sua semplicità, e ha dato loro, perché lo desideravano, molte cose che essi non possono comprendere. E poiché lo desideravano, Dio l'ha fatto, affinché potessero inciampare.

 

Giacobbe 4:15 Ed ora, io Giacobbe, sono incoraggiato dallo Spirito a profetizzare; poiché percepisco, mediante l'influsso dello Spirito che è in me, che, nel loro inciampo, i Giudei rigetteranno la pietra sulla quale essi avrebbero potuto costruire e avere fondamenta sicure.

 

Giacobbe 4:16 Ma ecco, secondo le Scritture, questa pietra diventerà il grande e l'ultimo e l'unico sicuro fondamento sul quale i Giudei possano costruire.

 

Giacobbe 4:17 Ed ora, miei diletti, come è possibile che costoro, dopo avere rigettato il sicuro fondamento, possano mai costruirvi sopra, cosicché diventi la loro pietra angolare?

 

Giacobbe 4:18 Ecco, miei diletti fratelli, io vi svelerò questo mistero; se non vengo in qualche modo smosso dalla mia fermezza nello Spirito e non inciampo a causa della mia eccessiva ansietà per voi.

 

Giacobbe Capitolo 5

 

Giacobbe cita Zenos in merito all'allegoria dell'olivo domestico e dell'olivo selvatico -- Essi sono una similitudine di Israele e dei Gentili -- Prefigurazione della dispersione e del raduno di Israele -- Allusioni ai Nefiti e ai Lamaniti e a tutto il casato d'Israele -- I Gentili saranno innestati su Israele -- Alla fine la vigna sarà bruciata. Circa 544 - 421 a.C.

 

Giacobbe 5:1 Ecco, fratelli miei, non vi ricordate di aver letto le parole del profeta Zenos, ch'egli rivolse al casato d'Israele, dicendo:

 

Giacobbe 5:2 Date ascolto, o voi, casato d'Israele, e udite le parole dette da me, un profeta del Signore.

 

Giacobbe 5:3 Poiché ecco, così dice il Signore, io ti paragonerò, o casato d’Israele, a un olivo domestico, che un uomo portò nella sua vigna; e lo nutrì ed esso crebbe, e invecchiò, e cominciò a deperire.

 

Giacobbe 5:4 E avvenne che il padrone della vigna uscì e vide che il suo olivo cominciava a deperire; e disse: Lo poterò e vi zapperò attorno, e lo nutrirò, affinché possa forse emettere dei rami giovani e teneri, e non perisca.

 

Giacobbe 5:5 E avvenne che lo potò, e vi zappò attorno, e lo nutrì secondo la sua parola.

 

Giacobbe 5:6 E avvenne che dopo molti giorni esso cominciò a metter fuori qualche ramoscello giovane e tenero; ma ecco, i suoi rami principali cominciarono a perire.

 

Giacobbe 5:7 E avvenne che il padrone della vigna lo vide, e disse al suo servo: Mi affligge il dover perdere quest'albero; pertanto va', e stacca dei rami da un olivo selvatico e portameli qui; e noi strapperemo quei rami principali che cominciano ad avvizzire, e li getteremo nel fuoco affinché possano essere bruciati.

 

Giacobbe 5:8 Ed ecco, disse il Signore della vigna, io toglierò molti di questi rami giovani e teneri e li innesterò dovunque vorrò; e non importa se accadrà che la radice di quest'albero perisca: io posso preservarmene i frutti; pertanto io prenderò questi rami giovani e teneri e li innesterò dovunque vorrò.

 

Giacobbe 5:9 Prendi i rami dell'olivo selvatico e innestali al posto di quelli; e questi che ho strappato li getterò nel fuoco e li brucerò, affinché non ingombrino il terreno della mia vigna.

 

Giacobbe 5:10 E avvenne che il servo del Signore della vigna fece secondo la parola del Signore della vigna, e innestò i rami dell'olivo selvatico.

 

Giacobbe 5:11 E il Signore della vigna dispose che vi zappassero attorno, lo potassero e lo nutrissero, dicendo al suo servo: Mi affligge il dover perdere quest'albero; pertanto ho fatto questo per poter forse preservarne le radici, affinché non periscano e me le possa preservare.

 

Giacobbe 5:12 Pertanto va', veglia sull'albero e nutrilo, secondo le mie parole.

 

Giacobbe 5:13 E questi io li metterò nella parte più bassa della mia vigna, dovunque vorrò, a te non importa; e faccio ciò per potermi preservare i rami naturali dell'albero; ed anche per potermene mettere da parte i frutti per la stagione; poiché mi affligge il dover perdere quest'albero e il suo frutto.

 

Giacobbe 5:14 E avvenne che il Signore della vigna se ne andò e nascose i rami naturali dell'olivo domestico nelle parti più basse della vigna, alcuni in una e alcuni in un'altra, secondo la sua volontà e a suo piacimento.

 

Giacobbe 5:15 E avvenne che trascorse molto tempo, e il Signore della vigna disse al suo servo: Vieni, scendiamo nella vigna, per poter lavorare nella vigna.




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