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Libro di Mormon 20 страница




 

Alma 61:10 Ed ora ecco, noi resisteremo alla malvagità anche fino allo spargimento di sangue. Non verseremmo il sangue dei Lamaniti, se essi rimanessero nel loro paese.

 

Alma 61:11 Non verseremmo il sangue dei nostri fratelli, se non si ribellassero e non prendessero la spada contro di noi.

 

Alma 61:12 Noi ci assoggetteremmo al giogo della schiavitù, se la giustizia di Dio lo richiedesse, o se egli ci comandasse di farlo.

 

Alma 61:13 Ma ecco, egli non ci comanda di assoggettarci ai nostri nemici, ma di riporre la nostra fiducia in lui, ed egli ci libererà.

 

Alma 61:14 Dunque, mio diletto fratello Moroni, resistiamo al male; e a qualsiasi male a cui non possiamo resistere con le parole, sì, come le ribellioni e i dissidi, resistiamo con le nostre spade, per poter conservare la nostra libertà, per poter gioire del grande privilegio della nostra chiesa e della causa del nostro Redentore e nostro Dio.

 

Alma 61:15 Perciò vieni presto da me con alcuni dei tuoi uomini e lascia il resto sotto la custodia di Lehi e di Teancum; da' loro il potere di condurre la guerra in quella parte del paese, secondo lo spirito di Dio, che è anche lo spirito di libertà che è in loro.

 

Alma 61:16 Ecco, ho mandato loro un po' di provviste, affinché non periscano mentre tu verrai da me.

 

Alma 61:17 Durante la tua marcia in questa direzione raduna ogni forza possibile, e andremo rapidamente contro quei dissidenti nella forza del nostro Dio, secondo la fede che è in noi.

 

Alma 61:18 E prenderemo possesso della città di Zarahemla, per ottenere più cibo da mandare a Lehi e a Teancum; sì, andremo contro di loro nella forza del Signore e porremo fine a questa grande iniquità.

 

Alma 61:19 Ed ora, Moroni, ho proprio gioito nel ricevere la tua epistola, poiché ero alquanto preoccupato su ciò che avremmo dovuto fare; se fosse giusto per noi andare contro i nostri fratelli.

 

Alma 61:20 Ma tu hai detto che, a meno che non si pentano, il Signore ti ha comandato di andare contro di loro.

 

Alma 61:21 Vedi di fortificare Lehi e Teancum nel Signore; di' loro di non temere, poiché Dio li libererà, sì, e anche tutti coloro che persistono in quella libertà grazie alla quale Dio li ha resi liberi. Ed ora concludo la mia lettera al mio diletto fratello Moroni.

 

Alma Capitolo 62

 

Moroni marcia in aiuto di Pahoran nel paese di Gedeone -- Gli uomini del re che rifiutano di difendere la loro patria sono messi a morte -- Pahoran e Moroni riprendono Nefiha -- Molti Lamaniti si uniscono al popolo di Ammon -- Teancum uccide Ammoron e viene ucciso a sua volta -- I Lamaniti sono scacciati dal paese e viene stabilita la pace -- Helaman ritorna al ministero e consolida la chiesa. Circa 62-57 a.C.

 

Alma 62:1 ED ora avvenne che, quando Moroni ebbe ricevuto questa epistola, il suo cuore prese coraggio e fu riempito di immensa gioia a motivo della fedeltà di Pahoran, che non era un traditore della libertà e della causa del suo paese.

 

Alma 62:2 Ma fu anche grandemente afflitto a causa dell'iniquità di coloro che avevano scacciato Pahoran dal seggio del giudizio, sì, infine a causa di quelli che si erano ribellati contro il loro paese e anche contro il loro Dio.

 

Alma 62:3 E avvenne che Moroni prese un piccolo numero d'uomini, secondo il desiderio di Pahoran, e diede a Lehi e a Teancum il comando sul rimanente del suo esercito e si mise in marcia verso il paese di Gedeone.

 

Alma 62:4 Ed egli innalzava lo stendardo della libertà in ogni luogo in cui andava e in tutta la sua marcia verso il paese di Gedeone raccolse ogni forza che poté.

 

Alma 62:5 E avvenne che migliaia si aggregarono sotto il suo stendardo e impugnarono la spada in difesa della loro libertà, per non cadere in schiavitù.

 

Alma 62:6 E così, quando Moroni ebbe radunato tutti gli uomini che poté nel corso della sua marcia, venne alla terra di Gedeone; e unendo le sue forze a quelle di Pahoran, essi divennero fortissimi, ed anche più forti degli uomini di Pachus, che era il re di quei dissidenti che avevano cacciato gli uomini liberi dal paese di Zarahemla e avevano preso possesso del paese.

 

Alma 62:7 E avvenne che Moroni e Pahoran scesero con i loro eserciti nel paese di Zarahemla, avanzarono contro la città e affrontarono gli uomini di Pachus, tanto che vennero a combattimento.

 

Alma 62:8 Ed ecco, Pachus fu ucciso, i suoi uomini furono presi prigionieri e Pahoran fu rimesso sul seggio del giudizio.

 

Alma 62:9 E i seguaci di Pachus furono sottoposti a giudizio secondo la legge, e anche quegli uomini del re che erano stati presi e gettati in prigione; e furono giustiziati in conformità alla legge, sì, i seguaci di Pachus e gli uomini del re; chiunque non avesse preso le armi in difesa della sua patria, ma avesse combattuto contro di essa, fu messo a morte.

 

Alma 62:10 E così fu opportuno che questa legge fosse rigidamente osservata, per la sicurezza del paese; sì, e chiunque fu trovato a rinnegare la libertà fu prontamente giustiziato, secondo la legge.

 

Alma 62:11 E così finì il trentesimo anno del regno dei giudici sul popolo di Nefi; Moroni e Pahoran avevano ristabilito la pace nel paese di Zarahemla, fra il loro popolo, e avevano condannato a morte tutti coloro che non erano fedeli alla causa della libertà.

 

Alma 62:12 E avvenne che, al principio del trentunesimo anno del regno dei giudici sul popolo di Nefi, Moroni fece mandare immediatamente delle provviste ed anche un esercito di seimila uomini ad Helaman, per aiutarlo a difendere quella parte del paese.

 

Alma 62:13 E fece anche mandare un esercito di seimila uomini con una sufficiente quantità di cibo agli eserciti di Lehi e Teancum. E avvenne che questo fu fatto per fortificare il paese contro i Lamaniti.

 

Alma 62:14 E avvenne che Moroni e Pahoran, lasciata nel paese di Zarahemla una grande quantità di uomini, si misero in marcia con una grande quantità d'uomini verso il paese di Nefiha, decisi a sconfiggere i Lamaniti in quella città.

 

Alma 62:15 E avvenne che, mentre stavano marciando verso il paese, catturarono una grande quantità d'uomini dei Lamaniti; ne uccisero molti e presero le loro provviste e le loro armi da guerra.

 

Alma 62:16 E avvenne che, dopo averli catturati, fecero loro stipulare l'alleanza di non prender più le armi da guerra contro i Nefiti.

 

Alma 62:17 E dopo che ebbero stipulato quest'alleanza, li mandarono ad abitare col popolo di Ammon; ed erano in numero di circa quattromila che non erano stati uccisi.

 

Alma 62:18 E avvenne che quando li ebbero mandati via, proseguirono la loro marcia verso il paese di Nefiha. E avvenne che quando furono giunti alla città di Nefiha, piantarono le tende nella pianura di Nefiha, che è vicino alla città di Nefiha --

 

Alma 62:19 Ora Moroni desiderava che i Lamaniti uscissero a combattere contro di loro nella pianura; ma i Lamaniti conoscendo il loro immenso coraggio e vedendo la vastità del loro numero, non osarono perciò uscire contro di loro; non vennero dunque a combattere in quel giorno.

 

Alma 62:20 E quando venne la notte, Moroni uscì nelle tenebre della notte e salì in cima alle mura, per spiare in quale parte della città i Lamaniti erano accampati col loro esercito.

 

Alma 62:21 E avvenne che essi erano a levante, presso l'ingresso; ed erano tutti addormentati. Allora Moroni tornò al suo esercito e fece preparare in fretta forti corde e scale da calare dalla cima delle mura nella parte interna delle mura.

 

Alma 62:22 E avvenne che Moroni fece venire avanti i suoi uomini, li fece salire in cima alle mura e li fece calare in quella parte della città ove i Lamaniti non erano accampati con i loro eserciti, sì, a ponente.

 

Alma 62:23 E avvenne che si calarono tutti dentro la città di notte, per mezzo delle loro forti corde e delle loro scale; così, quando venne il mattino, essi erano tutti entro le mura della città.

 

Alma 62:24 Allora, quando i Lamaniti si svegliarono e videro che gli eserciti di Moroni erano dentro le mura, furono atterriti, tanto che fuggirono fuori dall'ingresso.

 

Alma 62:25 Allora, quando Moroni vide che fuggivano dinanzi a lui, fece avanzare i suoi uomini contro di loro e ne uccisero molti, e ne circondarono molti altri e li presero prigionieri; e il resto di loro fuggì nel paese di Moroni, che era sui confini presso la riva del mare.

 

Alma 62:26 Così Moroni e Pahoran presero possesso della città di Nefiha senza la perdita di una sola anima; e vi furono molti Lamaniti che vennero uccisi.

 

Alma 62:27 Ora avvenne che molti Lamaniti che erano prigionieri desiderarono unirsi al popolo di Ammon e diventare un popolo libero.

 

Alma 62:28 E avvenne che a tutti coloro che lo desiderarono, fu accordato secondo il loro desiderio.

 

Alma 62:29 Perciò tutti i prigionieri lamaniti si unirono al popolo di Ammon e cominciarono a lavorare alacremente, zappando la terra, coltivando ogni sorta di grano e allevando greggi e armenti di ogni specie; e così i Nefiti furono alleviati d'un gran fardello; sì, tanto che furono alleggeriti di tutti i prigionieri lamaniti.

 

Alma 62:30 Ora avvenne che Moroni, dopo aver preso possesso della città di Nefiha, aveva preso molti prigionieri, cosa che aveva ridotto assai gli eserciti dei Lamaniti, e aveva riacquistato molti dei Nefiti che erano stati presi prigionieri, il che aveva rinforzato grandemente l'esercito di Moroni; Moroni dunque si recò dalla terra di Nefiha alla terra di Lehi.

 

Alma 62:31 E avvenne che quando i Lamaniti videro che Moroni veniva contro di loro, furono di nuovo terrorizzati e fuggirono davanti all'esercito di Moroni.

 

Alma 62:32 E avvenne che Moroni e il suo esercito li inseguirono di città in città, finché furono affrontati da Lehi e Teancum; e i Lamaniti fuggirono da Lehi e Teancum giù sui confini presso la riva del mare, finché vennero al paese di Moroni.

 

Alma 62:33 E gli eserciti dei Lamaniti erano tutti raggruppati, tanto ch'erano tutti in una sola schiera nel paese di Moroni. Ora Ammoron, re dei Lamaniti, era pure con loro.

 

Alma 62:34 E avvenne che Moroni, Lehi e Teancum si accamparono con i loro eserciti tutt'attorno, sui confini del paese di Moroni, tanto che i Lamaniti erano circondati sui confini del deserto a meridione e sui confini del deserto ad oriente.

 

Alma 62:35 E così si accamparono per la notte. Poiché, ecco, i Nefiti e anche i Lamaniti erano stanchi a causa della lunga marcia; perciò non si decisero per nessun stratagemma durante la notte, salvo Teancum; poiché egli era grandemente adirato con Ammoron, tanto che riteneva che Ammoron e Amalichia, suo fratello, fossero stati la causa di questa grande e interminabile guerra fra loro e i Lamaniti, che era stata motivo di tante battaglie e spargimento di sangue, sì, e di tanta carestia.

 

Alma 62:36 E avvenne che Teancum, nella sua collera, si inoltrò nel campo dei Lamaniti e si calò oltre le mura della città. E con una corda andò di luogo in luogo, fintanto che trovò il re e gli scagliò una lancia che lo trafisse vicino al cuore. Ma ecco, il re svegliò i suoi servi prima di morire, tanto che inseguirono Teancum e lo uccisero.

 

Alma 62:37 Ora avvenne che, quando Lehi e Moroni seppero che Teancum era morto, ne furono grandemente addolorati, poiché ecco, era stato un uomo che aveva combattuto valorosamente per la sua patria, sì, un vero amico della libertà; e aveva sofferto moltissime afflizioni estremamente dolorose. Ma ecco, era morto, ed era andato per la via di ogni mortale.

 

Alma 62:38 Ora avvenne che il giorno seguente Moroni si mise in marcia e attaccò i Lamaniti, tanto che ne fecero grande strage; e li cacciarono fuori dal paese, ed essi fuggirono, al punto che non tornarono più per il momento ad attaccare i Nefiti.

 

Alma 62:39 E così ebbe fine il trentunesimo anno del regno dei giudici sul popolo di Nefi; e così avevano avuto guerre, spargimenti di sangue, carestia ed afflizioni per lo spazio di molti anni.

 

Alma 62:40 E v'erano stati omicidi, lotte, dissidi ed ogni sorta di iniquità fra il popolo di Nefi; nondimeno, grazie ai giusti, sì, a motivo delle preghiere dei giusti, essi erano stati risparmiati.

 

Alma 62:41 Ma ecco, a causa della lunghissima durata della guerra fra Nefiti e Lamaniti, molti si erano induriti, a causa della durata lunghissima della guerra, e molti si erano inteneriti a motivo delle loro afflizioni, tanto che si umiliarono dinanzi a Dio, proprio in profonda umiltà.

 

Alma 62:42 E avvenne che, dopo che Moroni ebbe fortificato le parti del paese ch'erano più esposte ai Lamaniti finché furono sufficientemente salde, egli ritornò alla città di Zarahemla; e anche Helaman tornò al luogo della sua eredità; e ancora una volta la pace fu stabilita fra il popolo di Nefi.

 

Alma 62:43 E Moroni rimise il comando degli eserciti nelle mani di suo figlio, che aveva nome Moroniha, e si ritirò nella sua casa per trascorrere in pace il resto dei suoi giorni.

 

Alma 62:44 E Pahoran tornò al seggio del giudizio; ed Helaman si dedicò di nuovo a predicare al popolo la parola di Dio; poiché a causa di tante guerre e contese era divenuto necessario che si ristabilissero dei regolamenti nella chiesa.

 

Alma 62:45 Perciò Helaman e i suoi fratelli andarono a proclamare la parola di Dio con grande potere, fino a convincere molte persone della loro malvagità, il che le fece pentire dei loro peccati ed essere battezzate nel Signore loro Dio.

 

Alma 62:46 E avvenne che ristabilirono la chiesa di Dio ovunque in tutto il paese.

 

Alma 62:47 Sì, e furono emanati regolamenti riguardo alle leggi. E furono scelti i giudici e i giudici supremi.

 

Alma 62:48 E il popolo di Nefi ricominciò a prosperare nel paese, e cominciò di nuovo a moltiplicarsi e a farsi molto forte nel paese. E cominciarono a farsi molto ricchi.

 

Alma 62:49 Ma nonostante le loro ricchezze, la loro forza e la loro prosperità, essi non si elevarono nell'orgoglio dei loro occhi; né erano lenti a ricordarsi del Signore loro Dio; ma si umiliavano grandemente dinanzi a lui.

 

Alma 62:50 Sì, ricordavano quali grandi cose il Signore aveva fatto per loro; che li aveva liberati dalla morte, dai ceppi, dalla prigionia e da ogni sorta di afflizioni, e che li aveva liberati dalle mani dei loro nemici.

 

Alma 62:51 E pregavano il Signore loro Dio senza posa, tanto che il Signore li benedisse, secondo la sua parola, cosicché si fecero forti e prosperosi nel paese.

 

Alma 62:52 E avvenne che tutte queste cose si compirono. Ed Helaman morì, nel trentacinquesimo anno del regno dei giudici sul popolo di Nefi.

 

Alma Capitolo 63

 

Shiblon e più tardi Helaman prendono possesso dei sacri annali -- Molti Nefiti si mettono in viaggio verso il paese a settentrione -- Hagoth costruisce della navi che salpano nel mare occidentale - Moroniha sconfigge i Lamaniti in battaglia. Circa 56-52 a.C.

 

Alma 63:1 E AVVENNE che, all'inizio del trentaseiesimo anno del regno dei giudici sul popolo di Nefi, Shiblon prese possesso delle cose sacre che erano state affidate da Alma ad Helaman.

 

Alma 63:2 E fu un uomo giusto, e camminò rettamente dinanzi a Dio e prestò attenzione a fare continuamente il bene, a obbedire ai comandamenti del Signore suo Dio; e così pure fece suo fratello.

 

Alma 63:3 E avvenne che anche Moroni morì. E così ebbe fine il trentaseiesimo anno del regno dei giudici.

 

Alma 63:4 E avvenne che nel trentasettesimo anno del regno dei giudici vi fu un grande gruppo di persone, in numero di cinquemilaquattrocento uomini, con le loro mogli e i loro figli, che emigrò dal paese di Zarahemla nel paese che era a settentrione.

 

Alma 63:5 E avvenne che Hagoth, essendo un uomo estremamente abile, si fece dunque avanti e si costruì una grandissima nave, sui confini del paese di Abbondanza, presso il paese di Desolazione, e la spinse in acqua nel mare occidentale, presso lo stretto istmo che conduce alla terra settentrionale.

 

Alma 63:6 Ed ecco, vi furono molti Nefiti che vi entrarono e salparono con molte provviste, e anche con molte donne e bambini; e si diressero a settentrione. E così finì il trentasettesimo anno.

 

Alma 63:7 E nel trentottesimo anno quest'uomo costruì altre navi. E la prima nave pure fece ritorno e molte più persone vi salirono; e anch'esse presero molte provviste e partirono di nuovo per il paese a settentrione.

 

Alma 63:8 E avvenne che non se ne udì più parlare. E si suppone che siano annegati negli abissi del mare. E avvenne che un'altra nave salpò pure, e non sappiamo dove sia andata.

 

Alma 63:9 E avvenne che, in quell'anno, vi furono molte persone che andarono nel paese a settentrione. E così finì il trentottesimo anno.

 

Alma 63:10 E avvenne che nel trentanovesimo anno del regno dei giudici anche Shiblon morì, e Corianton era andato per nave nel paese a settentrione, per portare delle provviste al popolo che era andato in quel paese.

 

Alma 63:11 Divenne dunque necessario che Shiblon, prima di morire, affidasse le cose sacre al figlio di Helaman, che aveva nome Helaman, avendo ricevuto il nome di suo padre.

 

Alma 63:12 Ora ecco, tutte le incisioni che erano in possesso di Helaman erano state trascritte e diffuse ovunque nel paese fra i figlioli degli uomini, salvo quelle parti che Alma aveva comandato di non divulgare.

 

Alma 63:13 Nondimeno tutte queste cose erano da considerarsi sacre e da tramandarsi da una generazione ad un'altra; perciò quell'anno esse furono affidate ad Helaman, prima della morte di Shiblon.

 

Alma 63:14 E avvenne pure che in quell'anno vi furono alcuni dissidenti che andarono dai Lamaniti, e questi furono di nuovo aizzati all'ira contro i Nefiti.

 

Alma 63:15 E in questo stesso anno, con un numeroso esercito, essi scesero pure in guerra contro il popolo di Moroniha, ossia contro l'esercito di Moroniha; ma furono battuti e ricacciati indietro nelle loro terre, soffrendo grandi perdite.

 

Alma 63:16 E così ebbe fine il trentanovesimo anno del regno dei giudici sul popolo di Nefi.

 

Alma 63:17 E così finì il racconto di Alma, di Helaman suo figlio, e anche di Shiblon, che era suo figlio.

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IL LIBRO DI HELAMAN

Racconto sui Nefiti. Le loro guerre, e contese e dissensi. Ed anche le profezie di molti santi profeti, prima della venuta di Cristo secondo gli annali di Helaman, ch'era figlio di Helaman, e anche secondo gli annali dei suoi figli, fino alla venuta di Cristo. Anche molti dei Lamaniti sono convertiti. Racconto della loro conversione. Racconto della rettitudine dei Lamaniti e della malvagità e delle abominazioni dei Nefiti, secondo la storia di Helaman e dei suoi figli, fino alla venuta di Cristo, che è chiamato Libro di Helaman.

 

Helaman Capitolo 1

 

Pahoran Secondo diventa giudice supremo ed è ucciso da Kishcumen -- Pacumeni occupa il seggio del giudizio -- Coriantumr conduce gli eserciti lamaniti, prende Zarahemla e uccide Pacumeni -- Moroniha sconfigge i Lamaniti e riprende Zarahemla, e Coriantumr viene ucciso. Circa 52-50 a.C.

 

Helaman 1:1 Ed ora ecco, avvenne che al principio del quarantesimo anno del regno dei giudici sul popolo di Nefi cominciarono ad esservi serie difficoltà tra il popolo di Nefi.

 

Helaman 1:2 Poiché ecco, Pahoran era morto, ed era andato per la via di tutti i mortali, perciò cominciò ad esservi una grave contesa riguardo a chi dovesse avere il seggio del giudizio fra i fratelli che erano i figli di Pahoran.

 

Helaman 1:3 Ora, questi sono i nomi di coloro che si contendevano il seggio del giudizio e che portarono anche il popolo alla contesa: Pahoran, Paanchi e Pacumeni.

 

Helaman 1:4 Ora, questi non sono tutti i figli di Pahoran (poiché ne aveva molti) ma questi son quelli che contendevano per il seggio del giudizio; essi perciò causarono tre divisioni tra il popolo.

 

Helaman 1:5 Nondimeno avvenne che Pahoran fu nominato, per voce del popolo, giudice supremo e governatore sul popolo di Nefi.

 

Helaman 1:6 E avvenne che Pacumeni, quando vide che non poteva ottenere il seggio del giudizio, si unì alla voce del popolo.

 

Helaman 1:7 Ma ecco Paanchi e quella parte del popolo che desiderava ch'egli fosse loro governatore fu grandemente in collera; egli stava dunque per persuadere quelle persone a sollevarsi in ribellione contro i loro fratelli.

 

Helaman 1:8 E avvenne che mentre stava per fare ciò, ecco, fu preso e processato secondo la voce del popolo, e condannato a morte; poiché era insorto in ribellione e aveva cercato di distruggere la libertà del popolo.

 

Helaman 1:9 Ora, quando quelle persone che desideravano ch'egli fosse loro governatore videro che era stato condannato a morte, si adirarono, ed ecco, mandarono un certo Kishcumen fino al seggio del giudizio di Pahoran; e uccise Pahoran mentre sedeva sul seggio del giudizio.

 

Helaman 1:10 E fu inseguito dai servi di Pahoran; ma ecco, la fuga di Kishcumen fu così rapida che nessuno poté raggiungerlo.

 

Helaman 1:11 Ed egli andò da coloro che l'avevano mandato; ed essi tutti entrarono in alleanza, sì, giurando sul loro eterno Creatore che non avrebbero detto a nessuno che Kishcumen aveva ucciso Pahoran.

 

Helaman 1:12 Perciò Kishcumen non fu conosciuto fra il popolo di Nefi, poiché era travestito al momento in cui aveva ammazzato Pahoran. E Kishcumen, e la sua banda che aveva fatto alleanza con lui, si mescolarono col popolo in modo tale che non potevano essere scoperti; ma tutti quelli che furono scoperti furono condannati a morte.

 

Helaman 1:13 Ed ora ecco, Pacumeni fu nominato, secondo la voce del popolo, ad essere giudice supremo e governatore sul popolo, per regnare al posto di suo fratello Pahoran; ed era secondo il suo diritto. E tutto ciò avvenne nel quarantesimo anno del regno dei giudici; ed esso ebbe fine.

 

Helaman 1:14 E avvenne che nel quarantunesimo anno del regno dei giudici i Lamaniti radunarono un'innumerevole esercito d'uomini e li armarono con spade, con scimitarre, con archi e frecce, con elmi, e pettorali, e con ogni sorta di scudi d'ogni specie.

 

Helaman 1:15 E scesero di nuovo per ingaggiare battaglia contro i Nefiti. Ed erano guidati da un uomo il cui nome era Coriantumr; ed era un discendente di Zarahemla ed era un dissidente dei Nefiti; ed era un uomo grande e possente.

 

Helaman 1:16 Perciò il re dei Lamaniti, che aveva nome Tubaloth e che era figlio di Ammoron, supponendo che Coriantumr, che era un uomo possente, avrebbe potuto resistere ai Nefiti con la sua forza e anche con la sua grande saggezza, tanto che mandandolo innanzi avrebbe guadagnato potere sui Nefiti --

 

Helaman 1:17 Li aizzò dunque all'ira e radunò i suoi eserciti e nominò Coriantumr ad essere loro capo, e fece sì che marciassero verso il paese di Zarahemla per combattere contro i Nefiti.

 

Helaman 1:18 E avvenne che, a causa delle tante contese e tante difficoltà nel governo, essi non avevano tenuto guardie sufficienti nel paese di Zarahemla; poiché avevano supposto che i Lamaniti non avrebbero osato inoltrarsi nel cuore delle loro terre per attaccare la grande città di Zarahemla.

 

Helaman 1:19 Ma avvenne che Coriantumr marciò alla testa delle sue numerose schiere e piombò sugli abitanti della città; e la loro marcia fu talmente rapida che non vi fu tempo per i Nefiti di radunare i loro eserciti.

 

Helaman 1:20 Coriantumr dunque eliminò le sentinelle all'entrata della città e marciò con tutto il suo esercito nella città, e uccisero chiunque si opponesse loro, tanto che presero possesso dell'intera città.

 

Helaman 1:21 E avvenne che Pacumeni, che era il giudice supremo, fuggì dinanzi a Coriantumr fino alle mura della città. E avvenne che Coriantumr lo sbatté contro le mura, tanto che morì; e così finirono i giorni di Pacumeni.

 

Helaman 1:22 Ed ora, quando Coriantumr vide che era in possesso della città di Zarahemla e vide che i Nefiti erano fuggiti dinanzi a loro, ed erano stati uccisi o erano stati presi e gettati in prigione, e aveva ottenuto il possesso della maggior piazzaforte di tutto il paese, il suo cuore prese coraggio, tanto che stava per avanzare contro tutto il paese.

 

Helaman 1:23 Ed ora, non si trattenne nel paese di Zarahemla, ma proseguì la marcia con un grande esercito sì, verso la città di Abbondanza; poiché la sua determinazione era di avanzare e aprirsi la via con la spada, per poter ottenere le parti settentrionali del paese.

 

Helaman 1:24 E, supponendo che le loro forze maggiori fossero nel centro del paese, proseguì dunque la marcia, senza dare loro il tempo di riunirsi assieme, salvo che in piccoli gruppi; e in questo modo piombarono su di loro e li falciarono.

 

Helaman 1:25 Ma ecco, questa marcia di Coriantumr attraverso il centro del paese diede a Moroniha un grande vantaggio su di loro, nonostante il gran numero di Nefiti che erano stati uccisi.

 

Helaman 1:26 Poiché ecco, Moroniha aveva supposto che i Lamaniti non avrebbero osato entrare nel centro del paese, ma che avrebbero attaccato le città intorno, sui confini, come avevano fatto sino ad allora; perciò Moroniha aveva fatto sì che i suoi eserciti più forti tenessero le parti intorno, presso i confini.

 

Helaman 1:27 Ma ecco, i Lamaniti non si erano impauriti come egli desiderava, ma erano entrati nel centro del paese, e avevano preso la capitale, che era la città di Zarahemla, e stavano marciando attraverso le parti vitali del paese, uccidendo il popolo con grande strage, sia uomini che donne e bambini, prendendo possesso di molte città e di molte piazzeforti.

 

Helaman 1:28 Ma quando Moroniha scoprì ciò, mandò immediatamente Lehi con un esercito ad aggirarli per intercettarli prima che giungessero al paese di Abbondanza.

 

Helaman 1:29 E così egli fece; tenne loro testa, prima che giungessero al paese di Abbondanza; e dette loro battaglia, tanto che iniziarono a ritirarsi verso il paese di Zarahemla.

 

Helaman 1:30 E avvenne che Moroniha tenne loro testa, mentre si ritiravano e diede loro battaglia, tanto che divenne una battaglia estremamente cruenta; sì, molti furono uccisi, e nel numero degli uccisi fu trovato anche Coriantumr.

 

Helaman 1:31 Ed ora, ecco, i Lamaniti non potevano ritirarsi in nessuna direzione, né al nord né al sud, né all'est né all'ovest, poiché erano circondati da ogni lato dai Nefiti.

 

Helaman 1:32 E così Coriantumr aveva incuneato i Lamaniti in mezzo ai Nefiti, tanto che erano in potere dei Nefiti, ed egli stesso era stato ucciso, e i Lamaniti si dettero in mano ai Nefiti.




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